Una parte dei proventi del canone Rai in bolletta, novità introdotta dalla Legge di stabilità 2016, finirà in un fondo per finanziare le emittenti private locali. La cui situazione non è certo delle migliori. La Stampa ricorda infatti che proprio alla vigilia del Natale un editore ha annunciato la chiusura di nove emittenti tra Piemonte e Val d’Aosta. A questo proposito il Segretario della Federazione nazionale della stampa italiana, Raffaele Lorusso, ha ricordato che la diminuzione di pubblicità e finanziamenti pubblici ha certamente avuto ripercussioni pesantissime sulle emittenti locali. “Adesso arriverà un fondo per l’emittenza locale tratto dal canone Rai, che sarà messo in bolletta. È una risposta parziale, non certo esaustiva”, ha detto Lorusso. Dunque anche quei soldi non basteranno per salvare le emittenti locali in crisi.
La Legge di stabilità 2016 ha portato una novità non di poco conto per gli italiani, abituati per tantissimi anni a pagare il canone Rai attraverso il bollettino prestampato. Dall’anno prossimo, infatti, l’imposta si pagherà con un addebito diretto nella bolletta elettrica. L’importo di 100 euro verrà suddiviso in dieci rate. Tuttavia, poiché le bollette elettriche sono bimestrali, quindi ne vengono emesse sei all’anno, in ciascuna di esse, tranne una, si dovrebbe trovare un addebito di due rate, per complessivi 20 euro. Dato che però ci vorrà del tempo per aggiornare i sistemi di fatturazione, sembra che solo per il 2016 il primo addebito avverrà nel secondo semestre.
Questo vuol dire che ci si potrebbe trovare a dover pagare in un’unica soluzione almeno le prime sei rate dell’anno, ovvero 60 euro. Ma non è da escludere che le rate del primo semestre vengano richieste nella bolletta relativa a giugno, che arriverebbe quindi a luglio o ad agosto, facendo levitare la quota del canone Rai a 70 o persino 80 euro in un solo colpo. Cifra a cui bisognerebbe aggiungere il costo del normale consumo di energia elettrica effettuato. Insomma, il rischio è che del canone Rai in bolletta ci si accorga – eccome! – con una “stangata”, magari proprio quando ci si sta per preparare alle vacanze.