La novità del canone Rai 2016 che si pagherà in bolletta presenta delle criticità, che vengono sottolineate da Mino Rossi in un intervento su Formiche.net. Il fiscalista evidenzia che la Legge di stabilità ha disciplinato solamente il “caso standard”, con il rinnovo del canone o l’avvio di uno nuovo senza casistiche particolare. “Ma che succede per le vicende interruttive infra-annuali come il cambio di residenza, l’acquisto o la rottamazione dell’apparecchio tv, la cessazione dell’utenza, la morte dell’intestatario, eccetera?”, si chiede Rossi. Ci sono quindi delle lacune nella norma, che potrebbero portare a problemi non di poco conto. “Fare finta di niente significa andare incontro inevitabilmente a una o più campagne massive di ‘cartelle pazze’”, spiega infatti il fiscalista.
Il canone Rai 2016 verrà automaticamente addebitato nella bolletta relativa alle utenze in cui i contribuenti hanno la propria residenza anagrafica. Dunque chi ha più di un immobile riceverà un solo addebito e non dovrà pagare il canone anche per le seconde case. Se una di queste è data in affitto, l’inquilino che vi fosse residente dovrà versare il canone, posto che avrà richiesto la fornitura di energia elettrica intestandosi il relativo contratto. Se poi il proprietario desse la seconda casa in comodato d’uso gratuito a un proprio parente, il canone Rai finirebbe addebitato a quest’ultimo, sempre che risulti intestatario del contratto di fornitura elettrica come residente.
Le notizie sulla rete si espandono a macchia d’olio riguardo al Canone Rai che dal 2016 saranno in Bolletta e in poche ore quella che è una novità assume anche contorni non del tutto precisi e chiari, generizzando troppo spesso con un po’ troppo di superficialità. E’ così che negli ultimi giorni impazza la notizia dell’addebito del Canone Rai sulla bolletta della fornitura elettrica con conseguente obbligo a pagarlo anche nel caso non si possieda un televisore. Fatto sta che va fatta una precisazione importante per far capire agli utenti con più precisione chi pagherà il canone Rai sulla bolletta della luce. Si avrà l’addebbito solo nel caso in cui si sia residenti e si abbia a proprio nome la fornitura della luce nello stesso immobile, in quel caso ci sarà l’addebbito.
Antonello Giacomelli rispedisce al mittente le critiche giunte sul pagamento del canone Rai 2016 in bolletta. In un’intervista a Repubblica, il sottosegretario alle Comunicazioni spiega che le risorse non andranno tutte alla Rai, ma solo in parte. Il resto sarà infatti destinato a un fondo per le emittenti private locali e all’abbattimento delle tasse. Non deve quindi passare l’idea che la misura approvata con la Legge di stabilità serva a far arrivare 450 milioni in più alla tv pubblica, ma, ha spiegato Giacomelli, si tratta di un’operazione di equità di certezza di risorse, dato che l’imposta viene evasa, secondo le stime, per il 30%. Alla Rai continuerà quindi ad arrivare un contributo dello Stato commisurato al costo del servizio pubblico, così da non infrangere le normative europee.
Si schiera contro il canone Rai in bolletta Urbano Cairo. Il patron di La7, nonché di Cairo Communication, in un’intervista a Repubblica sostiene che si tratta di un provvedimento al limite della concorrenza sleale e quasi agli aiuti di Stato. In particolare Cairo evidenzia come gli introiti del canone aumenteranno, senza dimenticare che la Rai potrà contare sulla raccolta pubblicitaria, mentre altre emittenti pubbliche europee, come la Bcc, non trasmettono nemmeno un secondo di spot. A questo punto per l’editore la tv pubblica dovrebbe rinunciare a una fetta dei suoi spazi pubblicitari. E in conclusione ricorda che Renzi, alla Leopolda del 2011, aveva proposto di privatizzare Rai 1 e Rai 2.
La Legge di stabilità 2016 ha portato la novità del canone Rai in bolletta. Dunque ci sarà un addebito diretto che e non più il bollettino da pagare in banca, alle poste oppure on line con carta di credito. Se per certi versi ciò può considerarsi una comodità, per altri va detto che potrebbe essere un problema. Infatti si darà per implicito il possesso di un televisore, cosa che comporta il pagamento del canone, solo per il fatto di avere una fornitura di energia elettrica. Posto che già il sistema dovrebbe escludere le utenze relative a seconde case, resta da capire come dovrà comportarsi chi nella sua abitazione non ha un televisore.
Eddy Locati, Presidente di Adiconsum Bergamo, suggerisce per esempio di inviare entro la fine del 2015 all’Agenzia delle Entrate, direzione provinciale 1 di Torino, il modello di autocertificazione di non possesso di un televisore già ora utilizzati per evitare di pagare il canone Rai. Dato che in effetti al momento non ci sono indicazioni precise per gli italiani su come comunicare il fatto che l’imposta non è dovuta, il consiglio è quello di farlo sapere al più presto per evitare di dover chiedere un domani il rimborso per un avvenuto addebito in bolletta.