Il canone Rai 2016 in bolletta è stato criticato da Enrico Mentana, secondo cui la tv di stato avrà la possibilità di disporre di risorse aggiuntive a differenza dei suoi concorrenti, che devono invece fare i conti con un mercato pubblicitario che langue. Dalle pagine de Il Tempo, Guelfo Guelfi, membro del cda Rai, risponde a questa critica evidenziando per prima cosa che con la nuova modalità di pagamento si eviterà l’evasione dell’imposta, cosa che non potrà che far felice chi l’ha sempre pagata. Poi ha spiegato che “la Rai, per quel che mi riguarda, impegna il proprio budget per affrontare e vincere la sfida di un servizio di qualità, diffuso, capillare, capace di portare informazione e intrattenimento nelle case degli italiani. Anzi mi correggo nelle case e nelle tasche degli italiani”. Guelfi ha poi aggiunto: “La sfida digitale, la multipiattaforma, la capacità e varietà distributiva, unitamente a contenuti di soddisfazione, sono questi gli obiettivi e gli impegni in cui investiremo i soldi che il canone ci dà e non li utilizzeremo nemmeno tutti”.
Gli italiani si stanno preparando alla novità del canone Rai 2016 in bolletta e nel frattempo l’Agcom ha elaborato dei dati molto interessanti. Ha calcolato, per esempio, l’indice ponderato dei prezzi del paniere di beni e servizi di comunicazione, che risulta in calo negli ultimi anni, mentre invece il tasso di inflazione è andato crescendo. Interessante notare che dal settembre 2011 il Canone Rai è cresciuto del 2,7%, mentre il costo per la pay tv del 15,9% e quello dei quotidiani del 22,2%. Dunque la tassa sulla tv è cresciuta meno dell’inflazione e il calo previsto per il 2016, da 113,5 a 100 euro dovrebbe far migliorare ancor di più la situazione.
La novità del canone Rai 2016 in bolletta porterà a un risparmio per gli italiani (100 euro anziché gli attuali 113,5 euro) e alla drastica riduzione dell’evasione su questa imposta. Dato infatti che non ci sarà il bollettino, ma un addebito diretto, evitare di pagare il canone Rai diventa quasi impossibile. Anzi, per chi non ha motivo di pagarlo, perché ad esempio non possiede un televisore, non è ancora chiaro quale iter procedurale andrà percorso. Quindi più risorse andranno a finire all’Erario e alle casse della tv di Stato.
Si fa però strada un dubbio, che riguarda chi finora ha evaso il canone Rai. Se un italiano cui verrà addebitato il canone non farà richiesta di esenzione, ma verrà anche appurato che non ha mai pagato l’imposta prima gli si potrà imputare l’evasione dell’imposta per gli anni passati con le relative sanzioni? Di certo è un dubbio di non poco conto e che la normativa al momento non aiuta a dissipare. Forse la situazione diventerà più chiara nelle prossime settimane.