Il consuntivo annuale di Borsa italiana segnala che Piazza Affari chiude il 2015 aggiudicandosi il primo gradino del podio per performance tra tutte quelle mondiali, portando il Ftse All Share ad un incremento del 16,47%, il Ftse Mib ad un +13,94% (la migliore tra i listini principali) ed il Ftse Italia Star ad una impennata del 39,52%.
Un saldo +17,6% per la capitalizzazione delle società quotate, che hanno guadagnato 567,6 miliardi di euro. L’azione più scambiata in assoluto è stata Intesa Sanpaolo, che ha guadagnato un totale di 95,2 miliardi di euro. UniCredit è stata invece la più scambiata in termini di contratti, per un totale di 3,9 milioni di firme.
Le società quotate sui mercati italiani sono 356 – in aumento rispetto alle 342 di fine 2014 -, strutturate, nel dettaglio, tra 282 Mta (mercato telematico azionario ), 74 Aim (piccole imprese) e 71 Star -contando le 16 revocate e le 32 nuove ammissioni: il maggior numero di quotazioni dal 2007.
Un anno da ricordare, dunque, per la Borsa Italiana anche grazie alle new entry sopra citate, che hanno raccolto 9,8 miliardi di euro di cui 4 in aumento capitale e 5,7 in sede Ipo – dato, in realtà, in calo rispetto ai 14 miliardi del 2014.
L’Ipo di Poste Italiane ha significato, questo autunno, la maggiore operazione grazie ad un capitale raccolto pari a 3 miliardi di euro, che la porta ad essere l’Ipo più forte degli ultimi dieci anni. Sul terreno Significativo anche l’Opa di ChemChina su Pirelli.