Perché ieri il governo Renzi, con un collocamento accelerato sul mercato, ha reso formalmente contendibile Enel mentre nelle stesse ore ha difeso la proprietà statale “ex lege” di Rai Way (controllata quotata di una controllata del Tesoro)? Qual è il surplus di “strategicità nazionale” del gestore delle torri del servizio pubblico televisivo rispetto al principale produttore di energia elettrica del Paese? Perché il governo ha cancellato la golden share per Enel (e per Eni) per obbedire ai vincoli Ue sulle interferenze statali nell’economia e considera invece immodificabile una norma nazionale contenuta in un decreto ad hoc della presidenza del consiglio sull’Ipo Rai Way?



Perché il governo ha deciso – un mese fa, per decreto – che le dieci maggiori Popolari del Paese – da sempre cooperative bancarie private – devono diventare Spa contendibili mentre la Rai e le sue controllate strumentali – di proprietà dello Stato – non possono esserlo? 

Perché il Tesoro ha autorizzato la Rai a quotare RaiWay, ma solo “quel tanto che basta” per far cassa e salvare il bilancio 2014? Perché ora rifiuta la logica intrinseca della quotazione sul mercato di una società? Perché la quotazione in Borsa assimila a forza le Popolari alle banche quotate, mentre per Ray Way – che pure opera in un settore terziario concorrenziale – il principio non vale? Perché per le Popolari “il mercato” può giudicare se un’impresa è ben gestita o no e se è interessante o no la proposta d’acquisto di un altro operatore? 



Perché Mittel – finanziaria a lungo presieduta dal banchiere-decano Giovanni Bazoli – ha deciso oggi di fondere una sua partecipata (Sorin) con un gruppo statunitense Cyberonics per creare un leader globale nel biomedicale e sempre in Italia non è possibile che un gestore pubblico di torri tv esamini un piano d’integrazione con un gestore privato (Mediaset-Ei), probabilmente aperto a ulteriori sviluppi (torri Telecom)?

Perché l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, difende oggi la Rai pubblica dopo essere stato il braccio del premier Massimo D’Alema nel padrinaggio politico della (disastrosa) “madre di tutte le Opa” su Telecom? Perché lo stesso Bersani pretende un posto negli annali del governo del Paese per le sue “lenzuolate” di liberalizzazioni e la legge del canone Rai per pagare l’ingaggio di Fabio Fazio è invece impermeabile a ogni tentativo di riforma?