La crisi langue in un dormiveglia congiunturale di chi, gira e rigira, nicchia al voler cambiare le regole del gioco. Per cominciare a cambiare invece e dare inizio a un gioco nuovo ci potrebbe essere bisogno di una legge per fare una economia resistente, pressappoco questa:
“Visto come la crisi economica abbia posto in evidenza la necessità ridefinire i legami produttivi che regolano il rapporto tra gli agenti operanti nel ciclo di generazione della ricchezza;
Visto che la crescita, da tempo differita, non consente di poter godere dell’agio di espansione del ciclo che rinnova la produzione, crea occupazione, reddito e quel prelievo fiscale che consente di disporre di previdenza, assistenza, pubblica sicurezza, giustizia, istruzione;
Considerato come si renda necessario, per lo sviluppo dell’economia di mercato, disporre di un adeguato equilibrio tra quote di consumo e produzione, per sottrarre quelle sovraccapacità di processo e di prodotto che svalutano le risorse impiegate;
Considerato come la crescita renda indifferibile l’esercizio della spesa;
Considerato come la spesa aggregata, che il Pil misura ed espone, mostra il diverso contributo fornito dagli agenti alla generazione della ricchezza nazionale;
Visto che, a spesa fatta, tutti gli agenti del ciclo traggono ristoro e sprone per l’esercizio del proprio ruolo, elevando nel contempo la produttività totale dei fattori impiegati;
Ritenuto di straordinaria necessità e urgenza emanare disposizioni volte a favorire un più razionale impiego delle risorse della spesa per dare sostegno alla crescita economica;
Il Presidente della Repubblica promulga la seguente legge:
Art. 1 La crescita si fa con la spesa. Spesa che genera reddito, buono per fare altra spesa.
Art. 2 Il reddito generato dalla spesa deve compiutamente dare sostegno al potere d’ acquisto.
Art. 3 Occorre allocare le risorse economiche generate dalla crescita per tenere adeguato quel potere d’acquisto che consente l’esercizio di ruolo dei diversi operatori della spesa.
Art. 4 L’atto di poter esercitare l’acquisto dispone una economia più resistente con adeguato beneficio per tutti gli agenti del ciclo”.
Visto che legge?
Niente paura, cultori di vecchi paradigmi, è solo uno scherzo!