Piazza Affari chiude la seduta con un -0,81%, mentre Mps cede l’1,05%, restando sopra i 61 centesimi ad azione. Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, ha intanto dichiarato che la sua banca quest’anno erogherà 37 miliardi di credito, 10 in più del 2014. Una cifra in ogni caso indicativa, perché il suo istituto di credito sarebbe pronto anche a stanziare più risorse se necessario.
Piazza Affari ha virato in rosso e Mps ora cede l’1,2%, tornando verso quota 61 centesimi ad azione. Resta intanto alta la tensione tra Abi e sindacati. La Cisl contesta all’Associazione delle banche italiane di aver tenuto un atteggiamento di chiusura nelle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro del settore, determinando così una situazione critica per i lavoratori del comparto.
Piazza Affari si muove sopra la parità, mentre Mps sale del 2%, superando così ampiamente quota 63 centesimi ad azione. Intanto il decreto legge sulle banche popolari ha ottenuto il via libera del Senato ed è stato quindi convertito in legge. Secondo Il Sole 24 Ore, ora si aprirà una stagione di fusioni e aggregazioni che dovrebbe avere come perno centrale Bpm. Secondo il quotidiano di Confindustria, tra la banca milanese e il Bper i contatti sarebbero proseguiti per riprendere in mano il progetto di fusione accantonato nel 2007.