Matteo Renzi ha esordito alla Borsa di Milano, cuore e motore del capitalismo italiano con un discorso incentrato proprio sul bisogno di un nuovo modo di intendere il capitalismo. Basta capitalismo di relazione, ha detto, e sì a un capitalismo trasparente. Un sistema cioè “bastato più sulle relazioni che sulla trasparenza e sul rapporto con il mondo che sta fuori e chiede più dinamismo e trasparenza”. L’intervento del premier è ispirato alla proposta di quotazione in Borsa di piccole e medie imprese: “i fondi pensione, che in Italia sono numerosissimi e spesso piccoli, in molti casi hanno un grado di investimento nel nostro paese che è fra i più bassi a livello europeo, e forse a livello mondiale. Esiste la necessità di una strategia diversa per i fondi: è un tema su cui sta lavorando il ministro Padoan e credo che sarà un argomento su cui discutere molto nei prossimi mesi”. Si è poi detto ottimista che la legge elettorale verrà approvata oggi stesso e anche ottimista sul futuro del nostro paese: “Sono ottimista per i prossimi 20 anni dell’Italia, possiamo ottenere molto dalla globalizzazione, che non è il nostro problema come spesso si è detto. La democrazia è il Governo dei maleducati, e l’aristocrazia è il governo degli educati male’. Dare tutte le colpe alla politica è comodo, ma ingiusto: abbiamo un problema di classe dirigente in questo Paese. Non tocca soltanto a noi”.