Il 2016 ci porta la novità del canone Rai in bolletta, i cui introiti serviranno anche a finanziarie il fondo per le emittenti radi e tv locali. Tuttavia proprio la modalità con il ministero dello Sviluppo economico distribuisce questi fondi finisce per essere criticata dalla Corte dei Conti, che rileva come la mancanza di una “finalizzazione” dei contributi faccia apparire gli stessi un “mero sostegno economico alla gestione delle emittenti”. La Corte ha anche evidenziato che “la tipologia di contributi è apparsa obsoleta rispetto al rapido cambiamento che ha subito il settore delle comunicazioni, grazie all’avvento del segnale televisivo in digitale terrestre, a cui si accompagnerà la radiofonia digitale (Dab – Digital Audio Broadcasting). La comunicazione di segnali audio e video è inoltre interessata dalla diffusione via cavo o via internet (streaming), sempre più estesa”. Insomma, i soldi che arriveranno dal canone Rai rischiano di non essere spesi bene.
Il 2016 porta agli italiani la novità del canone Rai in bolletta. Se fino a pochi giorni fa nemmeno il sito della Rai dedicato al canone era aggiornato (tanto che parlava ancora del vecchio bollettino), proprio in queste ore www.abbonamenti.rai.it è stato messo “in manutenzione”, pur presentando un messaggio in homepage che riassume i cambiamenti in arrivo. Facendo però sorgere dei dubbi. È scritto infatti: “È confermato che il canone ordinario è dovuto da chiunque detenga un apparecchio atto od adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive”. Dunque anche un tablet, un computer o uno smartphone, dato che è possibile vedere i programmi tv anche in streaming? In teoria il canone Rai sarebbe dovuto solo a chi è in possesso di una televisione, ma questa formulazione è alquanto ambigua. Riguardo alla possibilità di non pagare il canone è scritto che “la dichiarazione di non detenere apparecchi deve essere tassativamente resa nelle forme previste dalla legge, ha validità per l’anno in cui è presentata ed espone a responsabilità penale in caso di mendacio”. Dunque non sono da considerarsi valide le autocertificazioni che qualcuno suggeriva di inviare entro la fine del 2015 (dato che non avrebbero valore nel 2016)?
Anche con la novità del pagamento in bolletta il canone Rai resterà con tutta probabilità une delle imposte più odiate, se non la più odiata in assoluto, dagli italiani. Forse anche per questo su Twitter in molti stanno condividendo un’immagine che porta semplicemente una scritta su sfondo azzurro: “Visto che la Rai continua a trasmettere repliche, accetteranno come pagamento la fotocopia del bollettino dell’anno scorso?”. Purtroppo no, vien da rispondere, dato che l’imposta verrà addebitata direttamente sulla bolletta elettrica e quindi non si dovrà utilizzare alcun bollettino (fotocopiato o meno).
La novità del canone Rai 2016 in bolletta desta preoccupazione nell’Udicon, l’Unione per la difesa dei consumatori. Il Presidente nazionale Denis Nesci sottolinea in particolare che qualche perplessità deriva dal fatto che non è chiaro se verranno richiesti anche i versamenti degli arretrati nel caso non si sia pagato il canone negli anni passati. “Aspetteremo le prime comunicazioni che la Rai o l’ Agenzia delle Entrate invierà, al fine di valutare le misure da intraprendere a tutela degli utenti”, ha spiegato Nesci. Che se la prende anche col fatto che non sia possibile più il suggellamento degli apparecchi tv. Dunque se qualcuno non ha la tv ma conserva un vecchio apparecchio come ricordo o per collezione rischia di dover pagare il canone.
Come noto, il canone Rai 2016 in bolletta diminuirà drasticamente il numero di evasori di tale imposta. Secondo le stime di Mediobanca R&S, l’evasione del canone Rai è di circa il 30%. Spulciando nell’annuario tv, Forli24Ore.it è andato a vedere come sono andate le cose in Emilia Romagna nel 2014. Scoprendo così che nella provincia di Reggio Emilia l’evasione è al 29,1%, mentre a Rimini scende al 28,9% e a Ravenna arriva al 25,6%. A Forlì si passa al 23,9%, mentre a Cesena il tasso diminuisce al 20,4%. La provincia più “virtuosa” viene indicata in Ferrara, ma non viene citato il dato di evasione.
La novità del canone Rai 2016 che si pagherà in bolletta sta generando non poca ansia negli italiani che non possiedono un televisore e che si stanno chiedendo come evitare di pagare i 100 euro di imposta. In mancanza del modulo che dovrebbe servire a non vedersi addebitare il canone in bolletta, sulla Rete cominciano a circolare i fac-simile delle autocertificazioni che si consiglia di inviare il più presto con raccomandata all’Agenzia delle Entrate Ufficio territoriale di Torino 1 S.A.T. Sportello Abbonamento TV Casella postale 22, 10121 Torino e al proprio fornitore di energia elettrica. Sui modelli viene segnalato di indicare “di non avere il possesso di alcuna televisione”, insieme ai dati del contratto di fornitura e il proprio indirizzo. Resta da capire se basterà questo a non pagare il canone.