Tra le novità inserite dalla Legge di Stabilità per questo anno 2016 c’è anche e soprattutto l’inserimento del Canone Rai in bolletta, effettuando così una operazione di collegamento tra l’utenza energetica ed gli apparecchi audiovisivi. Una novità che tuttavia da un lato è stata salutata con plauso visto l’abbassamento dell’importo annuale e dall’altra con una certa polemica in ragione delle tante incongruenze e passaggi di possibile fraintendimento. Ad esempio è utile sottolineare come non debba essere pagato il canone Rai per le seconde case in quanto dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza dallo stesso soggetto oppure da soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.



Una bolletta rincarata, una spiacevole sorpresa dovuta al canone Rai 2016 e che entrerà a pieno regime nel 2017; sia La Stampa che Wall Street Italia hanno analizzato in queste ultime ore la “grana Rai”, con la novità del governo Renzi sulla Legge di Stabilità che cerca di risolvere un problema, quello dell’evasione dal canone che da molti anni affligge lo stato italiano. Ebbene, una grana peggio dell’Imu, delle pensioni e della Tasi? In molti dicono di si, anche poi bisognerà vedere a regime come si comporterà lo stato con il pagamento da richiedere e gli stessi italiani come recepiranno la novità. Di fatto una bolletta a 20 euro in più ogni due mesi non è certamente una buona novella per gli italiani, con la norma che a questo punto dovrebbe essere prevista in tale modo: dal 2017 le rate saranno dieci a cadenza mensile e con un importo di 10 euro al mese, con il versamento che arriverà da gennaio, mentre per quest’anno data la speciale introduzione, si dovrà pagare a luglio. I punti da chiarire sono ancora tanti, e non possono arrivare solo tramite call center che di fatto costa 50 centesimi al minuto per ogni chiamata e che su molti punti comunque non risolve, visto che ai vertici del governo ancora alcuni dettagli devono essere ridefiniti.



La legge di Stabilità varata dal Governo Renzi prevede una serie di novità che riguardano la tassazione. Tra queste c’è quella relativa al pagamento del Canone Rai che dal 2016 va in bolletta con conseguente abbassamento a 100 euro di importo annuale. Tuttavia in Italia sono diversi i personaggi che sono pesantemente contrari al pagamento del Canone Rai partendo dal sindaco leghista di Rovigo, Massimo Bergamin che ha ammesso di essere fiero di non averlo mai pagato: “Fiero di non aver mai pagato la cosiddetta tassa di possesso che i burocrati della comunicazione chiamano canone Rai”. Il sindaco inoltre attacca quella che lui definisce la casta mantenuta dallo stesso canone: “Il canone alla fine serve solo a mantenere una certa casta, che dal dopoguerra in poi è il vero cancro in seno a questo Paese che sta andando alla rovina, governato da un pallonaro e tenuto in vita da una ciurma che si autoreferenzia e si auto sostiene a vicenda”.

Leggi anche

Prezzi energia elettrica/ Forte ribasso per eccesso di gas? (18 ottobre 2024)