Nastri pronti, pazienza allenata e si parte: domani mattina inizieranno ufficialmente i saldi invernali 2016 con le promozioni che terranno compagnia agli italiani fino ad inizio marzo. Ma siamo davvero pronti per il grande evento degli sconti? L’Ansa ha contattato una esperta psicoterapeuta e presidente di Eurodap, Associazione Europea per il disturbo da attacchi di panico, Paolo Vinciguerra, per sapere come combattere al meglio con l’ansia da shopping che purtroppo esiste davvero come simil patologia in alcune donne e negli ultimi anni anche nei ragazzi e negli uomini. Una forma di stress particolare che nel periodo di saldi evidentemente esplode: come combatterla? Con sei brevi consigli dati dall’esperta, eccoli qui: Scelte ponderate per prima cosa, ma anche fare prima l’inventario per sapere cosa effettivamente vi può servire e cosa no; da terzo, prima provare online per ridurre lo stress da calca e da eccessiva coda nei negozi. Quarto punto è fissare all’inizio un budget: potrebbe esservi utile prima di dare fondo completo ai prossimi mesi di carta di credito. Ultimi due consigli della Vinciguerra riguardano proprio le carte da lasciare a casa, come gesto estremo se non riuscite al punto quattro e da ultimo evitare gli scontri, le situazioni conflittuali su un prodotto unico rimasto in saldo. Anche se è l’affare della vita non vuol dire che vale la nostra vita, badate!
In alcuni città, i saldi invernali 2016 che stanno per esordire in tutta Italia, dopo le prime 4 regioni che erano già al via il 2 gennaio, sono stati previsti importanti accordi con i commercianti per favorire il più possibile questa fase commerciale che mai come ora, con la crisi che ancora non è sconfitta, diviene vitale per l’economia italiana.
E allora Genova spunta come massimo esempio di buona amministrazione, in questo senso, per aver disposto per domani e per tutta l’Epifania la possibilità di parcheggi gratis su molte strisce blu delle zone più centrali e più prossime alle aree commerciali. E il motivo è proprio per l’inizio dei saldi che si vuole esaltare con la massima possibilità di favorire la corsa degli italiani in febbre da saldi.
Zone Blu Area e Isole Azzurre saranno gratuiti mentre solo nel parcheggio di piazza Vittoria si continuerà a pagare normalmente, visto che è gestito da Apcoa che ha legittimamente scelto di non aderire all’iniziativa. L disposizione del Comune era arrivata anche l’anno scorso in accordo con i commercianti che chiedevano una politica concreta di agevolazioni e incentivi per favorire il settore dopo anni di crisi economica
Domani, signore e signori, domani il grande giorno dei saldi invernali 2016, quelli che dovrebbero segnare la ripartenza dell’economia reale e commerciale italiana. Avverrà? Non siamo indovini, certo a guardare dai primi inizi in Sicilia, Campania, Basilicata e Valle D’Aosta, e dal grande esordio generale di tutte le altre domani, 5 gennaio 2016, l’accordo su queste date non sono state semplici e le polemiche insorgono anche in queste ore. Sono infatti molti i commercianti che tra le varie associazioni di categoria o anche singolarmente sul web lamentano un periodo come questo molto mite che non favorisce la vendita di alcuni prodotto, come fa Rosangela Bistolfi, presidente di Ascodeangeli a Milano (associazione commercianti De Angeli) in questo modo: «Andrebbe posticipata, il clima più mite penalizza le vendite dei capi pesanti, l’anno prossimo chiederemo alla conferenza delle regioni di spostarla il 31 gennaio». Ovviamente per altri invece l’inizio di questi saldi è stato troppo tardi, e andrebbe anzi anticipata altrimenti si perde molto del flusso dei turisti in Italia per le ferie natalizie. Quindi deregulation sulle date dal prossimo anno? È la ricetta proposta da Alessandro Prisco di Ascoduomo Milano che propone ogni anno una richiesta mirata alla Conferenza delle regioni per capire quale periodo di volta in volta sia migliore rispetto all’anno precedente e alle varie congiunture (ponti, ferie, eccetera).
Palermo come l’Italia. In che senso? Per i saldi 2016 iniziati da pochi giorni in Sicilia in attesa del resto d’Italia che esordisce domani, le promozioni invernali sembrano registrare una tendenza comune all’economia intera italiana. Infatti i grandi sconti, attesi da commercianti molto più che dai consumatori, sono partiti e a Palermo, ma anche a Napoli e ad Aosta, il trend è subito positivo, peccato che con una lentezza che ancora desta preoccupazioni. La gente gira per i negozi e i grandi magari siciliani studiando le offerte più convenienti e c’è ottimismo, come dice anche la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio: «Siamo ottimisti i saldi sono un indicatore importante per capire se la ripresa effettivamente c’è stata», ma ancora il volume degli affari registrato è troppo basso per i primi giorni di un grande evento commerciale come i saldi invernali. «Volume troppo basso con un +1% in più nella zona centrale di Palermo, il che dimostra anche l’emergenza parcheggi che frena la voglia d’acquisto dei palermiatani» afferma il presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi. I turisti aiutano certamente con le attività del food che si impennano ma è tutta l’economia che ora va rimessa in moto: come vedete si parla di Palermo ma si può tranquillamente sostituire con Italia e nessuno avrebbe da ridire.
Non sono ancora cominciati in tutta Italia, ma per i saldi 2016 le ipotesi di grandi code e resse nei centri commerciali potrebbe tornare improvvisamente d’attualità. Già, per le grandi promozioni invernali che iniziano domani in tutta Italia ma che sono stati anticipati, come spieghiamo più sotto, con 4 regioni in particolare, potrebbero rappresentare un elemento di segnale buono per la ripresa (lenta) italiana. I dati di Eurostat ieri hanno inquadrato una situazione schizofrenica in Italia dal punto di vista della fiducia e dell’economia: se da un lato non riusciamo a riprendere quota come prima della crisi, dall’altra in questo 2015 siamo ritentati in una crescita che non accadeva dal 2008. In questo senso il periodo pre natalizio con gli esercizi commerciali non esattamente soddisfatti dalla stagione dei regali, aveva spaventato, mentre ora giusto qualche settimana dopo i saldi sembrano aver riacceso, almeno in Campania, la voglia d’acquisto. Come possibile questo? Potrà reggere anche su larga scala? Per questo dovremo aspettare, ma intanto nei primi due giorni è stata ressa nei vari outlet campani, con La Reggia di Marcianise che è stata investita da una fiumana di persone con carta di credito come arma principale. I principali centri commerciali a Caserta hanno accolto fasce di popolazione di ogni tipo, da studenti a famiglie, da anziani a giovani coppie, tutti stanno cercando di approfittare dei primi giorni di grandi saldi invernali 2016. Un buon segnale quindi? In Campania certamente sì, bisogna attendere la prova nazionale ora.
La corsa ai saldi 2016 avrà il suo start ovviamente anche a Varese il 5 Gennaio, ovvero domani: come in molte città italiane e le previsioni per la regione Lombardia sono a dir poco ottimiste. Sarebbe un bel passo in avanti dopo che la perdita di attività commerciali, pari al -14.347, che la regione ha subito nel corso degli ultimi cinque anni. E’ il caso della ‘Casa del Disco’, un negozio in voga e apprezzato soprattutto negli anni ’80 e ’90. In un epoca in cui i vinili e i cd erano ancora fra gli articoli più venduti e regalati, l’esercizio commerciale era uno dei 5 punti di riferimento per tutta l’Italia. Con l’arrivo di internet prima, e con la crisi poi, il negozio ha subito un drastico calo negli ultimi anni e che ha portato il titolare a chiudere i battenti. Questo è quanto ha raccontato Mauro Gritti, il titolare, ai giornali locali sottolineando le iniziative lanciate negli ultimi anni, come la presentazione dei dischi di J-Ax, Marco Mengoni ed Edoardo Bennato ma nulla che possa evitare la chiusura della serranda che avverrà il 17 Gennaio, proprio poco dopo il lancio dei saldi. La crisi è rimasta, i segnali di ripresa ci sono e questi saldi sono davvero un banco importante di prova per il rilancio dell’economia reale del nostro Paese.
Con i saldi invernali 2016 iniziati di fatti ieri e che saranno effettivi in tutta Italia martedì, sono molti gli obiettivi dei commerciati che intendono ribaltare un anno pessimo, concluso con il periodo di Natale davvero nero. Questi saldi possono infatti portare, e questa è la speranza di molti, una boccata d’ossigeno anche alle imprese del commercio di abbigliamento, calzature e tessile. Secondi il rapporto di Conesercenti, tutto questo intero settore non è ancora uscito dalla crisi: nel 2015 purtroppo sono state cessate più di 10mila negozi, quasi 27 al giorno, mentre solo 5mila sono state le nuove aperture. Regioni da maglia nera? La Sicilia e il Lazio, con un saldo in negativo di 674, a seguire invece la Campania con -547: «speriamo che i saldi invernali di quest’anno aiutino gli esercizi che, come dimostrano le troppe chiusure di impresa, non sono affatto usciti dalla crisi. È importante che questo strumento dunque vada tutelato e ulteriormente regolato, con l’istituzione di una data unica d’inizio e fine in tutta Italia», le parole del presidente Fismo, Roberto Manzoni. A guardare il calendario di inizio saldi, quasi tutte hanno accettato l’uniformità tranne Sicilia, Campania, Valle d’Aosta e Basilicata che hanno anticipato tutti andando in scena già da ieri.
Saldi invernali che ormai sono sulla bocca di tutti con donne (e non solo) che stanno per buttarsi nei negozi e centri commerciali per la grande promozione invernale 2016. Con l’inizio delle prima quattro regioni ieri, tutti attendono l’inizio ufficiale di tutto il resto d’Italia con il Friuli Venezia Giulia, cui andiamo ad analizzare, che si attende il grande segno “più”. “Quella dei saldi invernali rimane un’occasione importante per i consumatori a caccia di affari, da parte delle imprese associate si aggiunge anche la garanzia della qualità”, afferma Alberto Marchiori, presidente regionale di Confcommercio, il quale per questo nuovo anno si attende e spera di poter assecondare i segnali di ripresa economica, non dimenticando che non si è per niente fuori dalla crisi. «La speranza è che il segno + riguardi anche il Friuli Venezia Giulia, sarebbe un segnale finalmente importante di rilancio dei consumi nella nostra regione, nonostante gli interventi di governo e parlamento siano stati accettati con buon giudizio».
Inutile nascondersi, tutte le regioni e anche i commercianti si aspettano per questi saldi invernali 2016 una netta ripresa delle vendite, dopo il preoccupante calo durante il periodo natalizio. Il calendario di tutte queste grande promozioni invernali, come dicevamo anche qui sotto, prevede il prossimo martedì 5 gennaio il vero inizio ufficiale per tutte le regioni italiane, escluse Campania, Sicilia, Valle d’Aosta e Basilicata che hanno già aperto i battenti ieri, sabato 2 gennaio. Tra queste dunque, a vedere la luce tra poche ore, ci sarà anche la Lombardia che di norma segna sempre il record di vendite per la maggior presenza di popolazione dal livello di ceto medio-alto. «Già nel periodo natalizio si è visto un cambio di tendenza positivo, rispetto all’anno scorso, una inversione che gradualmente ridà fiducia ad esercenti e consumatori che credo si possa consolidare con un proficuo epilogo dei saldi di stagione» afferma l’assessore allo sviluppo economico, Mauro Parolini. Il politico della regione Lombardia è tra l’altro anche garante della tutela dei consumatori e invita, come già il Codacons e altre associazioni avevano fatto, i commercianti a prendere sul serio gli obblighi di legge sulla questione saldi, in modo da salvaguardare i clienti. Per sapere nel dettaglio tutte queste normative, basta consultarle sul portale di Regione Lombardia nella sezione dedicata al commercio.
Partita la grande attesa per l’inizio ufficiale dei saldi invernali 2016 anche a Milano e in tutta la Lombardia: dopo la partenza ieri, sabato 2 gennaio, in Campania, Sicilia, Basilicata e Valle d’Aosta, le altre regioni sono tutte ai nastri di partenza per la grande stagione degli sconti e promozioni invernali. Ma come spenderanno i milanesi? Secondo i fati di FedermodaMilano, un’associazione di Confcommercio, i cittadini di Milano arriveranno ad aprire il portafoglio complessivo fino ai 453 milioni di euro, con un acquisto medio di 176 euro a testa. Insomma, l’incremento sembra esserci e rispetto all’anno scorso si attesta al 4% di salita: come però in tante altre grandi città italiane, anche Milano ha di fatto già anticipato i saldi con promozioni e ribassi temporanei, o con il meccanismo delle carte fedeltà, un modo per aggirare legalmente il provvedimento ufficiale dei saldi invernali. Secondo Renato Borghi (presidente di FedermodaMilano), «non sono certamente dissipate le preoccupazioni sugli effetti della crisi, ma un risveglio dei consumi si è registrato anche grazie ad Expo dopo anni di segni negativi e le nostre stime sulle vendite in saldo ne tengono conto».
Como è fra le città italiane che inizierà il suo periodo di saldi invernali 2016 il prossimo 5 gennaio, martedì è alle porte! Mentre alcune regioni hanno già dato il via all’evento, i cittadini di Como e dintorni si preparano a pregustare sconti e occasioni da non perdere. È un periodo indubbiamente caldo per i commercianti che anche quest’anno hanno ricevuto diverse raccomandazioni dalla Confcommercio. L’organizzazione ha puntato tutto sulla campagna ‘saldi chiari’ lanciandosi a tutela del cliente ma anche nel rispetto dei venditori. I siti della città di Como e della Confcommercio locale ricordano a tutti i cittadini le modalità anti-truffa che sono state innescate dopo diverse frodi ai danni dei consumatori. Si tratta di una serie di misure che garantiscono la sostituzione di un capo nel caso ci si sia sbagliati con la taglia o di rimborsi o ancora sostituzioni per quegli articolo che presentano gravi difetti non visibili immediatamente. Attenzione però che questo vantaggio è dato solo a chi pagherà con la carta di credito e sarà offerto solo dalle attività che aderiranno alla campagna.
Iniziati ieri in quattro regioni italiane, i saldi invernali di questo 2016 stanno tenendo banco per i vari consumatori impazienti di incomincerei la grande stagione degli sconti ma anche per i commercianti come abbiamo visto negli aggiornamenti precedenti sono molto attenti per vedere come andranno questi saldi, dopo il periodo negativo delle vendite di Natale. In un’intervista sul canale Rai News, ha parlato Valeria Graziussi del Codacons indicando alcuni utili consigli per i saldi che stanno ufficialmente per aprirsi anche nelle altre regioni italiane il prossimo 5 gennaio: “bisogna diffidare quando vedete sconti oltre il 50%, perché potrebbe essere che il prezzo originale di partenza è stato contraffatto; l’etichetta infatti deve mostrare sempre il prezzi di partenza, lo sconto applicato e quello finale in saldo”. Altra importante misura a cui stare molto attenti è la questione sostituzione del capo d’abbigliamento: “non fatevi truffare da chi vi dice che non è possibile, lo è sempre e in tutto rispetto della legge, ovviamente previa presentazione dello scontrino”.
E’ periodo di Saldi invernali e in Italia scoppia la mania per gli sconti con tutti pronti a fare acquisti. Un analisi di ConfCommercio ci dice che l’acquisto medio a famiglia per questo inverno 2016 è di 346 euro per un valore complessivo di 5.4 miliardi di euro spesi. Davvero cifre importanti che ci fanno capire come gira l’economia di un paese che vive ancora la crisi, ma che cerca di rialzarsi. Infatti le famiglie spendo di quattro punti percentuali più rispetto allo scorso anno e vanno soprattutto sull’abbigliamento forti di sconti che fanno gola, ma anche di una situazione che sembra finalmente in leggera ripresa. Certo è che però la crisi colpisce ancora molte famiglie che in questi saldi avranno poco da fare purtroppo.
Iniziano i saldi invernali del 2016 con alcune città che li hanno già visti iniziare, con diverse situazioni interessanti e offerte davvero impossibili da perdere. Sono diverse infatti le città che regalano occasioni e opportunità a chi magari vuole avvantaggiarsi nell’acquisto di capi di abbigliamento per l’arrivo immediato dell’inverno. Da uno studio fatto dalla Confcommercio infatti l’abbigliamento è il settore dove si sono venduti più prodotti, ben il 94,1% a seguire con il 72.8% troviamo le calzature e con il 30.7% accessori. Solo dopo troviamo al 26.4% la biancheria intima, gli articoli sportivi al 17.7% e infine la pelletteria con il 17.4. In aumento anche le famiglie che acquistano in saldo che salgono dal 51% dello scorso anno al 55% di quest’anno. Oggi iniziano i saldi in Basilicata, Campania, Sicilia e Valle d’Aosta. Il 5 gennaio li vedremo in tutte le altre città.
Un’Italia intera che attende questi saldi invernali 2016 in maniera spasmodica? Non lo sappiamo di preciso, di certo le attese le previsioni sono tante e parlando in un aumento delle vendite rispetto alle negative situazioni attorno al periodo di Natale. L ripresa economica c’è stata ma in forma molto debole, anche se rispetto al 2014 comunque bisogna parlare di un miglioramento: sarà interessante, come riferiscono vari siti ed esperti del mondo commerciale, vedere quali settori in questi saldi verranno interessati, anche per capire la tendenza del cliente medio. Un’economia che riparte di certo va osservata su più fronti, sia nella parte più low cost, ma anche nel settore del lusso: se i negozi a basso costa come Zara, Terranova, H&M e tutti gli outlet faranno quasi sicuramente il pieno come ogni anno, gli esperti si domandano se aumenterà la percentuale dei consumatori italiani rispetto ai turisti che come sempre investiranno molti capitali nelle compere italiane. La qualità dei prodotti in un periodo di crisi è paradossalmente stata esaltata, e si guarda anche a quella e non solo al prezzo: dunque molti riflettori puntata anche sui consumi di lusso, per comprendere come realmente una parte dell’economia italiana possa essere rilanciata o meno.
Sono dunque partiti, la carrellata dei grandi saldi invernali 2016 ai nastri di partenza per tutte le regioni il prossimo 5 gennaio ma già partiti ieri in quattro regioni: situazione positiva per le prime ore, con Sicilia, Campania, Basilicata e Valle d’Aosta che hanno rotto l’esordio in Italia dei grandi sconti fino a marzo, quantomeno quelli ufficiali. È già polemica sulle ipotesi di previsioni, con varie associazioni di consumatori e commercianti che “sfidano” sui possibili risultati di questi saldi 2016, versione inverno: se per Confcommercio nei saldi che si aprono ogni famiglia spenderà in media 346 euro, per altre categorie il “saldo”, scusate il gioco di parole, non sarà così positivo e quella ripresa importante potrebbe non essere così tale. Secondo Adusbef e soprattutto Federconsumatori le previsioni non sono così rosee e si parla di situazione galleggiamento: non si spenderà di più ma semplicemente ci sarà un leggero aumento del numero di famiglie che acquisteranno a saldo, saran o 9 milioni e 10mila (ovvero il 38% delle famiglie italiane) che proveranno ad approfittare degli sconti invernali, con un relativo giro d’affare da 1,68 miliardi di euro (fonte La Stampa). Basterà per far avviare un’economia ancora troppo stantia?
E’ tempo di saldi anche per Torino, una delle città italiane che aprirà le porte ai supersconti solo a partire dal 5 Gennaio 2016 fino al 1 Marzo 2016. In realtà molti negozi hanno già iniziato a offrire diverse riduzioni, anche del 50%, per molti articoli ma soprattutto per quegli amanti dello shopping che non ama ridursi all’ultimo momento per gli acquisti. E’ il caso di chi, per esempio, possiede una fidelity card che fornisce l’occasione di usufruire dell’ondata del pre-saldo. In particolare una notizia ANSA comunica che gli outlet sono i più avvantaggiati del settore commerciale ma anche i più organizzati. Per evitare, infatti, che alcuni esercizi come Mondovicino o l’outlet di Serravalle Scrivia rimanessero vuoti perché troppo lontani, i titolari hanno previsto un servizio di navetta a disposizione di tutti i clienti. Un’ottima iniziativa quindi per chi adora l’acquisto facile in tutto e per tutto.
Oggi continuano i Saldi invernali 2016. Ieri c’è stato il primo giorno di sconto a Napoli, che è stato salutato positivamente da Federmoda, che ha registrato, nonostante il blocco del traffico, “una boccata di ossigeno”. Giuseppe Giancristofaro, Presidente della rappresentanza partenopea dell’associazione di categoria, evidenzia come siano state particolarmente affollate le zone dedicate tradizionalmente allo shopping, come Vomero, Chiaia e via Toledo, grazie anche a sconti che sono stati “leggermente più alti del solito”.
“L’auspicio è che in tanti possano continuare ad affollare i negozi e acquistare prodotti a prezzi vantaggiosi”, ha aggiunto Giancristofaro, ricordando che per un bilancio più completo bisognerà attendere una decina di giorni. Qualche difficoltà, infatti, sembra esserci stata in periferia. Si spera che il trend positivo possa continuare in questo secondo giorno di sconti.