Si chiude bene la seconda giornata di Ferrari a Piazza Affari. Le azioni hanno infatti messo a segno un +2,11%, portando il titolo a 44,59 euro. Fca termina invece la seduta con un +2,64%, sopra gli 8,36 euro. A proposito della casa italoamericana, Matteo Salvini ha ricordato che Marchionne non fa gli interessi dell’Italia, dato che “ha trasferito la sede legale e la produzione di gran parte delle Fiat all’estero”.



Il leader della Lega Nord, parlando a Radio 24, ha anche spiegato che se lui fosse Premier nazionalizzerebbe la Fiat e qualche banca. Dando invece uno sguardo a Exor, la holding di casa Agnelli sal dello 0,5%, vicino a quota 40,5 euro. 

Le azioni Ferrari a Piazza Affari segnano un +2,5%, sui massimi di giornata a 44,75 euro. Il tutto mentre il Ftse Mib risale dello 0,8%. Fca rallenta la sua corsa, con un +2,1%, nonostante i dati sulle immatricolazioni negli Usa facciano registrare buone performance. In particolare Jeep ha aumentato del 42% il suo dato nell’arco di un anno. 



La Borsa Italiana perde slancio a metà mattina, segnando un rialzo inferiore allo 0,3%. Tuttavia le azioni Ferrari salgono del 2%, superando i 44,5 euro ad azione. Fca sale del 3,3%, superando gli 8,4 euro, mentre Exor, la holding che controlla entrambe le società, limita i guadagni all’1,2%, avvicinandosi ai 40,8 euro. Secondo Repubblica, il futuro di Fca sarà nelle mani di John Elkann e non più di Sergio Marchionne. Per il quotidiano romano, quindi, sarà il rampollo di casa Agnelli a prendere le decisioni strategiche dei prossimi anni. Tra queste la ricerca di un partner industriale.



Le azioni di Ferrari cominciano la seconda giornata in Borsa con un rialzo dello 0,5%, con il titolo a quota 43,9 euro, dopo aver superato la soglia dei 44 euro nei primi scambi. L’approdo del cavallino rampante a Piazza Affari è stato salutato positivamente anche dai sindacati, quanto meno dalla Fim-Cisl, il cui Segretario generale, Marco Bentivogli, ha detto che la quotazione rappresenta un’opportunità finanziaria di rafforzamento sia per Ferrari che per Fca. “Nello stesso tempo si costruiscono i presupposti per un ulteriore rilancio industriale delle due società nel nostro Paese, ha aggiunto il sindacalista. Fca, invece, sale del 2,1%, superando gli 8,3 euro ad azione.

Le azioni di Ferrari affrontano oggi la seconda giornata di quotazione a Piazza Affari, che si spera possa essere migliore di quella di ieri, considerato che il Ftse Mib ha messo a segno un ribasso del 3,2%. Di per sé, il titolo del cavallino rampante è riuscito a chiudere con un rialzo rispetto al prezzo di apertura e questo non è male. Vien da chiedersi quindi come potrebbe andare in una giornata positiva per i mercati o quanto meno non così negativa come quella di ieri. Di sicuro c’è poi interesse su Fca. Nel suo primo giorno senza più Ferrari, le azioni hanno perso quasi il 37%. Ma è chiaro che non si può considerare questo il loro prezzo normale. Va poi detto che proprio ieri, a mercato chiuso, sono usciti dei buoni dati sulle immatricolazioni del mese di dicembre, che vedono crescere il gruppo italoamericano sopra il 29,5%.

Il primo giorno delle azioni Ferrari alla Borsa Italiana si chiude tuttosommato in positivo. La quotazione stamattina era infatti iniziata a 43 euro e, dopo una sospesione al ribasso, al termine della seduta il prezzo del titolo ha fatto segnare 43,67 euro (vicino al massimo intraday di 43,68 euro). A Wall Street, dopo il Cavallino rampante è già di casa da oltre due mesi, il titolo fatica a tenersi sulla linea dei 47 dollari. Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa italiana, ha detto che “la scelta di Ferrari di quotarsi anche a Milano conferma il ruolo centrale di Borsa Italiana, sempre piu riconosciuta a livello internazionale come piazza di riferimento per la valorizzazione di titoli espressione del lusso e dell’italianità”. 

Resta in rosso Piazza Affari e le azioni di Ferrari, dopo aver toccato un nuovo massimo a 43,68 euro, viaggiano ora intorno a quota 43,3. Stamattina Sergio Marchionne, tra le altre cose, ha detto che nel Consiglio di amministrazione si è discusso della possibilità di fusioni o acquisizioni per la casa di Maranello. Tuttavia ha poi prevalso la cautela, “perché il marchio Ferrari è così unico che sarebbe pericoloso inquinarlo con altre acquisizioni”. Una strada che resta invece senz’altro aperta per Fca, il cui titolo viaggia ora a quota 8,4 euro. 

Piazza Affari continua a marciare in territorio negativo (-2,3%), ma Ferrari, dopo essere stata sospesa per eccesso di ribasso, torna sopra i 43 euro (il prezzo con cui è iniziata oggi la quotazione a Milano), più precisamente a 43,15 euro, dopo aver toccato il massimo intraday a 43,5 euro. Sergio Marchionne, presente a palazzo Mezzanotte per l’occasione, ha detto che “ci vorrà del tempo per capire l’andamento dei titoli”, con riferimento anche a Fca, che, sotto gli 8,5 euro, perde più del 34% rispetto alla chiusura di mercoledì scorso. Marchionne ha anche detto che Ferrari emetterà un bond entro il primo semestre dell’anno e ha poi escluso una quotazione di Maserati. 

Non è certo un giorno buono per fare il debutto in Borsa, dato che il Ftse Mib inizia il 2016 con un -2,3%. Le azioni Ferrari arrivano comunque a Piazza Affari con un prezzo intorno ai 42 euro dopo aver aperto a quota 43. Intanto l’area intorno a palazzo Mezzanotte è blindata dato che per l’occasione speciale sarà presente anche il Premier Matteo Renzi. La conseguenza più evidente dell’approdo di Ferrari in Borsa è comunque il forte cambio di prezzo di Fca: il titolo il 30 dicembre aveva chiuso a 12,92 euro e oggi scambia a 8,8, con un calo superiore al 31%. Del resto i due marchi e titoli sono ora in tutto e per tutto separati.

Sarà una quotazione in grande stile quella di Ferrari a Piazza Affari. Come avvenne per l’approdo a Wall Street, davanti a palazzo Mezzanotte ci saranno diversi modelli della casa di Maranello. E nonostante si tratti di una quotazione secondaria, che arriva due mesi dopo quella a New York, non mancheranno Sergio Marchionne, John Elkann, Piero Ferrari, Maurizio Arrivabene e Amedeo Felisa. Inoltre, sarà presente anche Matteo Renzi. In settimana ci sarà anche l’assegnazione di un’azione Ferrari ogni dieci possedute per gli azionisti di Fca, a seguito dello spin-off tra i due marchi automobilistici: un’operazione destinata a ridurre il debito di Fiat Chrysler Automobiles. Oggi poi il ministero dei Trasporti diffonderà i dati delle immatricolazioni di dicembre e dell’intero 2015, che porteranno certamente numeri positivi per Fca. Oltre che su Ferrari e Fca, bisognerà tenere gli occhi puntati sul titolo Exor, la holding degli Agnelli, che controlla saldamente entrambe le società.