Sul Canone Rai 2016 in bolletta, gli italiani si stanno scatenando su Twitter. E c’è chi riporta a galla un emendamento del Movimento 5 Stelle alla Legge di stabilità, che chiedeva una modifica molto semplice alla norma, a tutela anche di chi può esentarsi dalla tassa. Sul sito del deputato Luigi Gallo, infatti, si legge che era stato chiesto di emettere due distinte fatture: una per l’energia elettrica, l’altra per il canone. “Senza due fatture come richiesto dal mio emendamento i cittadini che non sono tenuti a pagare il Canone Rai si troveranno a dover fare ricorsi a dover scorporare voci della bolletta elettrica per pagare il giusto con il rischio di rimanere al buio”, scrive Gallo. L’emendamento è stato però respinto.



Pagare la bolletta elettrica, ma non il canone Rai. Questa è l’idea proposta sul sito di Life, Liberi imprenditori federalisti europei. In un post viene spiegato come si potrebbe dar vita a una rivoluzione fiscale attraverso un semplice gesto, fattibile da chi non ha l’addebito della bolletta sul conto corrente bancario: una volta ricevuta la bolletta con le rate del canone, recarsi in posta utilizzando un nuovo bollettino destinato alla compagnia elettrica pagando la quota della bolletta tolto quanto andrebbe al canone. In questo modo si otterrebbero degli “effetti devastanti”: anzitutto le Poste dovrebbero dotarsi di tanti bollettini vuoti; poi le aziende elettriche dovrebbero segnalare all’Agenzia delle Entrate il mancato pagamento del canone, con pratiche burocratiche non indifferenti; l’Agenzia delle Entrate di Torino si troverebbe quindi ad avere a che fare con le tante segnalazioni delle compagnie elettriche e dovrebbe poi trovare il tempo di inviare a tutti coloro che hanno compiuto questa operazione un sollecito di pagamento. Secondo chi ha scritto il post, gli effetti devastanti si avrebbero solamente nel caso tanti italiani decidessero di compiere il semplice gesto. 



Lo scontento per il Canone Rai in bolletta,l vera novità del 2016, continua a montare. Su Twitter qualcuno è andato a ripescare un post apparso l’ottobre scorso sul blog di Beppe Grillo a firma di Alberto Airola, Portavoce M5S in Vigilanza Rai, nel quale si sostiene che il canone Rai in bolletta è illegittimo. Il post risale al periodo precedente la presentazione della Legge di stabilità, quando già circolavano voci sulla novità circa il pagamento dell’imposta sulla tv. La posizione di Airola è che “non si può inserire una tassa per un certo scopo in un’altra”. Il Senatore spiega anche il canone è una delle tasse più invise ai cittadini perché “il servizio pubblico non risponde alle attese degli italiani”, tanto più che con la riforma della Rai il Governo ha sempre più voce in capitolo. Dunque, “è inaccettabile che i cittadini vengano rapinati in questo modo, ancora con le bollette e i soldi in bolletta”. 



Il Movimento 5 Stelle Puglia punzecchia Renzi sul tema del Canone Rai 2016 in bolletta. Il gruppo pentastellato non manca infatti di notare che l’imposta verrà versata dagli italiani dopo la primavera, quando sono previste le elezioni amministrative, che riguarderanno, tra le altre, anche città importanti come Milano, Roma e Napoli. Insomma, il Premier vuole mettere le mani in tasca (o meglio in bolletta) agli italiani, ma non prima del voto, così da evitare di perdere consensi. Va infatti ricordato che i 100 euro dell’imposta verranno suddivisi in 10 rate. Tuttavia il primo addebito, solo per quest’anno e per ragioni legate al sistema di fatturazione, avverrà nel secondo semestre dell’anno. Dunque fino ad allora nessuno pagherà il canone in bolletta e, dicono al Movimento 5 Stelle Puglia, Renzi potrà quindi affrontare le elezioni in tutta tranquillità. 

In questi giorni in cui si è riaccesa la battaglia contro il canone Rai, qualcuno su Twitter ricorda che la questione era stata fatta arrivare anche all’Europa. L’europarlamentare Marta Bizzotto aveva infatti promosso, insieme al Comitato libera informazione radio televisiva, una petizione europea per abolire l’imposta in Italia, depositandola poi accompagnata da migliaia di firme. Già più di due anni fa, l’Ue aveva dato il via libera alla petizione, con l’avvio di un’indagine da parte della Commissione europea. Diversi utenti si chiedono quindi se ci siano state delle novità, se l’Europa può “salvarli” dal pagamento di un’imposta che ritengono sbagliata. 

Mentre monta ancora la polemica sul Canone Rai in bolletta, che molti italiani sembrano proprio non digerire, Michele Anzaldi annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare alla Rai per sapere come mai l’azienda non utilizza la sua orchestra, pagata anche con le risorse del canone stesso, dato che a Capodanno è stato trasmesso il concerto del teatro La Fenice di Venezia. Il deputato del Pd spiega che “sarebbe stata una grande occasione se sul palco della Fenice, per il concerto trasmesso dal servizio pubblico, fosse salita proprio l’orchestra della Rai”. “Perché viale Mazzini ha pubblicato e pubblica tuttora con il marchio Rai Trade, numerosi dvd con altre orchestre italiane e con la propria Orchestra Sinfonica Nazionale nulla?”, si chiede ancora il segretario della Commissione di Vigilanza della Rai.

Il popolo di Twitter sembra non gradire affatto il canone Rai in bolletta. In questi giorni di inizio d’anno vengono condivisi molti link e molte frasi contro l’imposta sulla tv. E c’è chi non capisce il perché di tanta avversione. Vi sono infatti alcuni utenti che non mancano di notare che mai come quest’anno c’è tanta avversione verso il canone Rai. Forse perché viene addebitato in bolletta, e quindi è impossibile non pagarlo. Il sospetto di questi utenti, insomma, è che molti italiani siano infuriati solo perché dovrebbero pagare una tassa che non hanno mai pagato. Un sospetto che aumenta constatando che i link più condivisi sono quelli in cui si danno istruzioni su come non pagare il canone Rai.

La querelle sul Canone Rai 2016 in bolletta è arrivata anche su change.org, con il via ad alcune petizioni che chiedono di abolire l’imposta sulla tv. Per esempio, quella di Giuseppe Sorbello, che ritiene del tutto illegittima l’imposta. “L’idea dei nostri politici di far pagare il canone Rai nella bolletta elettrica la trovo del tutto illegittima e anti-costituzionale”, spiega il promotore, aggiungendo che “non si può imporre una tassa per mantenere la Rai, nata come televisione pubblica e a oggi gestita dai partiti politici per far lavorare solo chi di loro gradimento”. Dunque, “approfittare che tutti paghiamo la luce per imporci una tassa del tutto ingiusta è del tutto immorale soprattutto pensando a come vengono “sperperati” gli introiti del canone e a come vengono  gestiti i canali Rai ormai diventata la TV di propaganda governativa”. Da qui la petizione per chiedere al Presidente del Consiglio di abolire la tassa.

Il Canone Rai 2016 in bolletta è una novità di cui non tutti gli italiani potrebbero essere al corrente. Cosa che espone che non è a conoscenza al rischio di truffe. È infatti possibile che qualcuno possa approfittare della situazione per inviare dei falsi bollettini postali spacciandoli ovviamente per quelli necessari al pagamento dell’imposta sulla tv. Specialmente gli anziani, che per tanto tempo sono stati abituati a questa forma di versamento del canone, potrebbe esserci questo rischio. Dunque per esseri sicuri meglio ignorare qualsiasi richiesta di pagamento dovesse arrivare in merito a questa tassa, anche perché per il 2016 verrà addebitata direttamente in bolletta a luglio e non nei primi mesi dell’anno.

Una delle novità più interessanti e discusse introdotte dal Governo Renzi nella Legge di Stabilità è quella relativa, per questo anno 2016, dell’introduzione del canone Rai in bolletta. Una normativa che è stata salutata con soddisfazione dalla Maggioranza in ragione di una abbassamento dell’importo con relativo abbattimento del numero di ‘evasori’ che in passato non lo pagavano. Tuttavia ci sono sul territorio italiano situazioni al limite, con utenti che lamentano un servizio di scarsa qualità. Nel caso specifico, nella provincia di Piacenza ci sono diversi abbonati Rai che non riescono a vedere sui propri televisori alcuni canali della piattaforma Rai come Rai Uno, Rai Due, Rai Tre e lo stesso Rai News. Del disservizio si è fatto voce il segretario provinciale del Sunia Cgil, Claudio Malacalza che dal proprio profilo Facebook, si dice pronto ad organizzare una vera e propria disobbedienza civile nei confronti del pagamento del Canone Rai, anche rivolgendosi alle classiche vie legali.