Piazza Affari chiude con un ribasso del 2,67%, mentre Mps termina la seduta a -3,61%, sotto gli 1,1 euro ad azione. Durante la giornata è stato anche toccato il minimo di 1,093 euro. La Banca centrale europea ha intanto comunicato che i suoi attivi di bilancio sono saliti di oltre 14 miliardi di euro nell’ultima settimana, superando i 2.781 miliardi. I bond del settore pubblico acquistati nell’ambito del programma di Quantitative easing ammontano a oltre 491 miliardi di euro. La Borsa Italiana amplia le perdite, così come Mps, che cede il 3,2%, arrivando a quota 1,1 euro. Secondo quanto scrive Il Messaggero, i rimborsi per gli obbligazionisti subordinati delle quattro banche territoriali falliti dovrebbero cominciare ad arrivare a febbraio. I tecnici del Mef stanno mettendo a punto i decreti riguardanti le modalità e i criteri per gli indennizzi. Toccherà poi all’Anac gestire gli arbitrati. Piazza Affari si muove in rosso e Mps cede l’1,5%, avvicinandosi agli 1,12 euro ad azione. Milano Finanza ricorda che la Fondazione Mps ha già approvato il nuovo statuto, che recepisce il protocollo Acri-Mef in largo anticipo rispetto alle altre fondazioni bancarie. Dato poi che la partecipazione in Mps incide per il 16% sul totale attivo, essa rientra pienamente nei parametri fissati dall’Acri.