Piazza Affari chiude a -1,22% e Mps azzera i guadagni chiudendo persino a -0,52%, mantenendosi comunque sopra i 17 centesimi ad azione. Mf – Dow Jones riporta le dichiarazioni di Carlo Gori, senior analyst Emea banking di Moody’s, circa gli effetti di una vittoria del No al referendum costituzionale del 4 dicembre. A suo modo di vedere, ci sarebbe un rischio per le banche che hanno bisogno di capitale. Gori ha anche fatto i nomi degli istituti di credito che avrebbero più difficoltà: Montepaschi, Carige, Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Piazza Affari resta in rosso e Mps riduce i suoi guadagni allo 0,6%, restando comunque sopra i 17 centesimi ad azione. Sulle banche italiane arrivano intanto le parole di Edoardo, assistant vicepresident-analyst Emea banking di Moody’s, secondo cui il problema dei crediti deteriorati, in assenza di interventi, richederà molto tempo per risolversi. “Ci vorranno molti anni e anche crescita economica”, ha aggiunto, ricordando che le banche italiane scontano anche una redditività decrescente. Piazza Affari resta in rosso e Mps sale dell’1%, consolidandosi sopra i 17 centesimi ad azione. Secondo quanto riporta Milano Finanza, Corrado Passera starebbe continuando a lavorare sul dossier Montepaschi e potrebbe presentare un nuovo piano più articolato rispetto a quello di fine luglio. Tuttavia sembra difficile che i vertici della banca toscana possano valutare un’eventuale proposta dell’ex ministro prima della presentazione del nuovo piano industriale prevista per il 24 ottobre. Piazza Affari si muove in rosso, ma Mps sale dello 0,2%, restando sopra i 17 centesimi ad azione. Dal Fondo Atlante arriva la conferma dell’investimento fino a 1,6 miliardi per l’acquisto di Npl cartolarizzati di Montepaschi. Credito Fondiario ha infatti concluso la due diligence sulle sofferenze della banca toscana confermando le ipotesi di prezzo formulate da Questio Capital Management.