Nella nuova Legge di Stabilità 2017 numerose sono le novità anche per il mondo della scuola che alla fine riesce ad ottenere un finanziamento di 1 miliardo di euro per il prossimo anno, da suddividere in un serie di provvedimenti volti a rilanciare la difficile situazione anche post Buona Scuola del Miur. Tra le grandi novità del piano di Renzi e Padoan ci sono alcuni finanziamenti alle scuole paritarie non statali dell’infanzia, con lo stesso premier che ha voluto fugare ogni dubbio subito: «Daremo una mano a realtà come il Veneto, dove le scuole non statali svolgono un servizio pubblico. Altro aiuto alle paritarie giungerà per quegli istituti che hanno insegnanti di sostegno e che hanno un numero di disabili rilevante». Secondo Renzi molte realtà paritarie sono un risparmio e un aiuto per lo stato e fungono ruolo pubblico, dunque «non facciamo polemiche ideologiche inutili». Tra le principali novità dunque, oltre ai 100 milioni di euro alle scuole paritarie materne in cui sono iscritti molti bambini disabili, vi sono 300 milioni di euro stanziati per le deleghe previste dalla Buona scuola, inclusa la riforma 0-6 e le nuove regole per la formazione e il reclutamento insegnanti. Raddoppiati i finanziamenti per gli ITS e ritoccati anche i fondi per l’Università. Incremento del fondo per il diritto allo studio per le Università attraverso un investimento di 50 milioni di euro, e anche “no tax area” per i redditi bassi. Da ultimo, sono stati creati 25mila posti nuovi per la mobilità e le assunzioni con lo stanziamento di altri 200 milioni di euro inseriti nella nuova Legge di Bilancio 2017.



Legge di Stabilità 2017, piace nei nostri confini molto meno in Unione Europea: non è la prima volta che accade così per l’Italia, con il debito pubblico che resta lo spettro numero uno per la Commissione di Bruxelles nei riguardi del nostro Paese “attenzionato”. Secondo fonti vicine all’Ue, i patti tra Renzi e la Commissione erano chiari: sarebbe stata approvata senza problemi con anche la discussione positiva delle richieste italiane di accoglienza migranti e flessibilità per la ricostruzione post-terremoto, in tutto circa 4,7 miliardi la spesa inserita dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Questo sarebbe stato completamente accettato solo se l’Italia avesse ridotto di due decimali il deficit Pil annunciato al 2,2% per il 2017: ma questo non avvenuto, almeno dalle prime cifre esposte da Renzi che inquadrano il deficit con il PIl al 2,3%, addirittura più alto di quanto messo in previsione da Roma. Ora potrebbero esserci un warning ufficiale al governo italiano dalla Ue, o anche qualcosa di peggio come la non approvazione della Legge di Stabilità economica. Il prossimo 16 novembre verrà dato il responso a Bruxelles ma per Renzi il timore di una bocciatura è assai presente, se non cambierà qualcosa nei prossimi giorni come un accordo, magari di massima, proprio tra Padoan e la Commissione economica europea.



L’Associazione italiana medici (Aim) è piuttosto cauta nel giudicare la Legge di stabilità 2017, nonostante essa contenga misure relative ai concorsi per infermieri e medici. L’associazione ricorda infatti che gli interventi annunciati sono di fatto la ripresa di quanto non era stato fatto l’anno scorso, nonostante le dichiarazioni precedenti la manovra. Quindi i medici vogliono attendere l’esito delle trattative con l’Unione europea sulla sostenibilità della manovra. “Auspichiamo pertanto, che, al di là del fisiologico scetticismo della nostra Associazione e delle migliaia di medici precari, di ogni ordine ed età, il Governo mantenga le promesse e chiediamo, anzi, che vada oltre, mettendo in campo un programma strutturale di ricambio generazionale in seno al sistema salute, creando i necessari presupposti, che non consistono soltanto nel reperire risorse aggiuntive, bensì nell’intervenire al fine di sostenere il riordino e la riorganizzazione del SSN, assumendosi le sue responsabilità politiche e rimuovendo, quindi, a livello regionale gli ostacoli e gli attori che, a oggi, non sono stati capaci di avviare il cambiamento ma che, anzi, lo hanno osteggiato con politiche dissennate e clientelari”, conclude l’Aim.



La Legge di stabilità 2017 non incontra critiche solo da parte delle opposizioni, ma anche dalla minoranza del Pd, il partito di cui Renzi è Segretario. Massimo D’Alema, infatti, ha infatti dichiarato che nella manovra ci sono “molte distribuzioni di bonus, in qualche caso giuste, positive, come ai pensionati”. Tuttavia per l’ex Premier ricevono molto di più gli industriali e nel complesso si tratta di “una finanziaria abbastanza elettorale”. Più specifico nelle sue critiche Pierluigi Bersani che sulla sua pagina Facebook ha pubblicato un post contro la volontary disclosure con cui il Governo conta di aumentare le entrate facendo emergere il contante degli italiani che l’hanno ricevuto magari in nero. “Dopo aver alzato drasticamente il limite al contante, adesso dovremmo farlo emergere dal nero con una specie di amnistia a pagamento, con qualche vantaggio per il bilancio dello Stato”, scrive l’ex Segretario del Pd. Che conclude in modo pungente il suo post: “Voglio credere che una simile idea sia stata messa in giro artatamente da Fabrizio Corona che, nel caso, potrebbe candidarsi a sottosegretario”.

I lavoratori pubblici si sentono presi in giro: è questa la tesi dei segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa dopo che sono stati resi noti alcuni dettagli della Legge di Stabilità, in particolare quelli sul rinnovo dei contratti del pubblico impiego. “Le risorse sono insufficienti, daremo battaglia per un contratto vero e innovativo”, commentano Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco. Nel mirino dei sindacati, dunque, finisce il Governo, perché “promette e non mantiene”. I segretari di categoria Cgil Cisl Uil hanno prima evidenziato la mancata di un tavolo di confronto e poi hanno rincarato la dose: “Il premier Renzi ha fatto un’altra scelta sbagliata e miope che smentisce tutte le buone intenzioni e le false promesse di questi mesi”. I sindacati sono pronti a dar battaglia, dunque, al Governo per il rinnovo dei contratti: in programma assemblee, iniziative e incontri per discutere con lavoratori e lavoratrici della proposta di un “contratto per i cittadini”. Inoltre, sono pronti ad ogni forma di mobilitazione fino alla firma di un contratto atteso da 7 anni.

Nella manovra presentata ieri dal Governo, la Legge di Stabilità per il prossimo anno prevede una forte novità dell’ultima ora che riguarda il piano della Sanità, forse poco attesa ma rilanciata da Renzi e Padoan: «Fondo per la salute a 113 miliardi, due in più. La salute al centro: piano vaccini, farmaci oncologici innovativi e stabilizzazione precari» sono le parole su Twitter del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dopo il CdM di ieri sera e l’approvazione della nuova Legge di Stabilità 2017. Proprio la sanità infatti resta il punto chiave per i fondi, visto che d’improvviso quel secondo miliardo di aumento nel Fondo Servizio Sanitario Nazionale che sembrava cancellato è stato invece reinserito: fino a venerdì scorso sembrava tutto rinviato mentre alla fine la Lorenzin ha ottenuto il secondo miliardi di aumento rispetto allo scorso anno, questo portando dunque a 113 miliardi il complessivo Fondo salute. Una novità però è legato all’utilizzo di questo miliardo di euro, destinato al piano nazionale dei vaccini, all’assunzione del personale precario ancora purtroppo troppo diffuso, ma anche disponibilità di nuovi farmaci oncologici e immunologici.

La novità della Legge di stabilità subito evidente è la sua entità, dato che si è passati dagli ipotizzati 24,5 miliardi di euro a 26,5 miliardi. Non tutti i dettagli della manovra sono noti dopo la conferenza stampa con cui il Premier Renzi l’ha presentata a seguito del Consiglio dei ministri. L’incognita degli incentivi sulle assunzioni è stata risolta: gli sgravi saranno garantiti alle aziende che assumono neodiplomati che hanno fatto percorsi di alternanza scuola-lavoro. Confermato l’aumento di 2 miliardi di euro per il Fondo sanità, mentre aumentano a 7 miliardi le risorse per le pensioni nel triennio. Il canone Rai, invece, scenderà da 100 a 90 euro. Rinnovato anche il bonus diciottenni, mentre per la famiglia sono stati stanziati 600 milioni di euro. Non resta che attendere maggiori dettagli sugli specifici interventi.

Il Consiglio dei ministri chiamato a varare la Legge di stabilità 2017 è cominciato con circa due ore di ritardo. Oltre alle novità e agli specifici interventi, uno dei temi più importanti della manovra riguarda “l’accoglienza” che troverà da parte dell’Unione europea, in particolare per quel che riguarda la flessibilità relativa al rapporto deficit/Pil. Secondo ultime indiscrezioni riportate dal sito del Sole 24 Ore, il Governo dovrebbe tenere il parametro al 2,3%, nonostante abbia formalmente ricevuto l’autorizzazione da parte del Parlamento per arrivare fino al 2,4%. Questo proprio forse per non “urtare” troppo Bruxelles. Tuttavia per poter arrivare a un deficit/Pil al 2,3% occorrono circa 1,7 miliardi di euro. E questo potrebbe anche spiegare il ritardo con cui ha avuto inizio il Consiglio dei ministri. Non resta quindi che aspettare il termine della riunione: subito dopo, infatti, ci sarà una conferenza stampa e la diretta via Facebook sulla pagina di Matteo Renzi.

Legge di stabilità all’ordine del giorno con Matteo Renzi che ne ha illustrato i tratti più significativi sottolineando che in Italia “scendono le tasse”. A detta del Presidente del Consiglio va giù l’Iri (che dal 27,5% passa al 24%) così come l’Ires, mentre sparisce l’Irpef agricola. Secondo il premier questa è una “cosa di grandissimo impatto per i più piccoli”. Renzi sfida chi li chiama “bonus”: “Saranno anche bonus, li facciamo da 4 anni, ma meglio questi di chi per 30 anni ha fatto “malus””. Secondo il segreatrio del Pd la “pressione fiscale continua a scendere, i soldi non vanno ai banchieri ma ai piccoli e medi artigiani”. Capitolo pensioni: secondo quanto dichiarato dall’inquilino di Palazzo Chigi sono stati stanziati 7 miliardi di euro che verranno utilizzati come quattordicesima per quelle più basse. Ce n’è anche per la Sanità: Renzi sostiene che la Manovra prevede 2 miliardi in più rispetto al 2015 e rivendica:”Questo Governo sulla Sanità non ha mai tagliato”, rispondendo ai giornali che stamattina ipotizzavano una “stretta” proprio su questo settore. Confermati i 4,5 miliardi di euro per le popolazioni terremotate del Centro Italia e i 3 miliardi per la ristrutturazione degli edifici scolastici.

Contrariamente a quanto previsto e comunicato dal sito del Governo, il Consiglio dei ministri con all’ordine del giorno la Legge di stabilità 2017 non è ancora iniziato. Di conseguenza anche la diretta su Facebook annunciata per le 17:00 inizierà più tardi. Ancora non si sa, però, quando. Non sono nemmeno chiari i motivi del ritardo della riunione a palazzo Chigi. In ogni caso sembra che tra le misure che verranno varate ci sarà il rinnovo dei bonus fiscali per le ristrutturazioni (50%) e l’efficienza energetica (65%) delle case. Dovrebbe anche essere confermato il bonus mobili (50%), mentre il cosiddetto “sismabonus”, cioè lo sconto fiscale previsto in caso di lavori per la messa in sicurezza sismica, dovrebbe essere rafforzato, passando dal 50% al 65%.

Il Consiglio dei ministri chiamato ad approvare la Legge di stabilità 2017 è si terrà oggi alle 15:00. Sono diverse le misure che verranno approvate dal Governo e poi illustrate in conferenza stampa. Non è chiaro, tuttavia, se Matteo Renzi vorrà puntare ancora sugli incentivi alle assunzioni, su cui nei mesi scorsi ci sono state diverse polemiche. C’è infatti chi sostiene che siano stati gli sgravi fiscali e non il Jobs Act a far crescere l’occupazione in Italia. Negli ultimi giorni si è fatto largo l’ipotesi che gli incentivi possano essere limitati ad alcune categorie di persone, come i giovani, o in determinate aree geografiche, come il Mezzogiorno. Non resta che attendere per capire cosa avrà deciso di fare il Governo su questo tema. Ricordiamo che al termine del Cdm è prevista una diretta Facebook del Premier Renzi.

C’è attesa per il Consiglio dei ministri chiamato ad approvare la Legge di stabilità 2017. La riunione non dovrebbe durare molto, dato che il sito del Governo annuncia che alle 17:00 si terrà la conferenza stampa per la presentazione dei principali interventi inseriti nella manovra. Matteo Renzi, con un tweet, ha annunciato che ci saranno “buone nuove per l’Italia”, dando appuntamento, sempre alle 17:00 per una diretta su Facebook che sarà verosimilmente la stessa conferenza stampa prevista a palazzo Chigi. Dunque tra un paio d’ore si saprà anche quale sarà il destino di Equitalia. Il Premier ha infatti promesso che scomparirà, ma non è chiaro se verrà o meno assorbita dall’Agenzia delle Entrate. Di certo gli italiani non dovrebbero più avere a che fare con l’agenzia di riscossione dei tributi.

Quasi certamente la Legge di stabilità 2017 conterrà una misura importante per gli agricoltori. Matteo Renzi stesso ha infatti detto ieri nel suo intervento alla Fao che verrà cancellata l’Irpef sui terreni agricoli. Il Premier ha in particolare evidenziato il fatto che per sostenere il settore non servono chiacchere, ma interventi concreti, come quelli già messi in atto di abolizione di Imu e Irap agricola. Dunque il Governo vuole aggiungere questo nuovo tassello per far scendere la pressione fiscale su un settore importante per il Paese. Secondo il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, l’insieme di queste misure fiscale produrrà un taglio di tasse superiore a 1,3 miliardi di euro in due anni.

Nella Legge di stabilità 2017 che verrà approvata oggi dal Governo ci saranno con tutta probabilità misure di sostegno alla famiglia. In particolare, si sarebbe lavorato a un “premio mamma domani”, che consisterebbe in un bonus una tantum, indipendente dal reddito percepito, per le mamme in attesa di un bambino, prima ancora quindi della nascita. L’esecutivo potrebbe anche inserire nella manovra un buono da 1.000 euro l’anno per le spese di asilo nido. Si dovrebbe infine procedere alla proroga del bonus bebè e dei voucher per babysitter che oggi viene erogato alle donne che rinunciano al congedo di maternità. In tutto dovrebbero essere stanziati 400 milioni di euro.

C’è attesa per il varo della Legge di stabilità 2017 atteso dopo il Consiglio dei ministri di oggi. Tra le misure che il Governo intende approvare ce n’è una che probabilmente farà discutere, riguardante il settore bancario. Il Premier ha infatti spesso ripetuto che ci sono troppe filiali in Italia e anche i processi di aggregazione e di contenimento dei costi che gli stessi istituti di credito stanno portando avanti. Questo vuol dire che si andrà incontro già dal prossimo anno a diversi esuberi tra i bancari. Per questo l’esecutivo vuole contribuire al fondo di solidarietà delle banche con una cifra tra gli 80 e i 100 milioni di euro. Soldi che purtroppo serviranno come ammortizzatore sociale per dei licenziamenti.

Si terrà oggi, sabato 15 ottobre 2016, il Consiglio dei ministri che approverà la legge di stabilità. Nelle ultime ore ci sono state riunioni per definire la manovra economica, chiusa tra la nottata e la mattinata odierna. Tra le ultime novità, riportate da Il Sole 24 Ore, c’è la stabilizzazione di tremila medici precari e quattromila infermieri. Il fondo sanitario nazionale dovrebbe fermarsi a 112 miliardi, quindi non ci sarà l’auspicato aumento di un miliardo, di cui aumenta rispetto ai 111 precedenti. Alcuni dei punti della legge di bilancio prevedono l’abolizione di Equitalia e la creazione di una nuova agenzia con un “modello diverso”. La legge di stabilità si fonda su tre pilastri: il blocco delle clausole di salvaguardia da 15,1 miliardi, il pacchetto di investimenti da 4,2 miliardi e le misure sociali con quelle su pensioni, lotta alla povertà e contratto agli statali da 3,1 miliardi. Al pacchetto vanno aggiunti 2 miliardi per le misure adottate con l’ultima manovra.

La legge di stabilità 2017, con una manovra che raggiunge quota 24,5 miliardi, pone – come ogni manovra di spesa – il problema delle coperture economiche. Come intende coprire questa somma il Governo di Matteo Renzi? Il premier conta innanzitutto su 8,5 miliardi dalle nuove entrate fiscali, ovvero il gettito fiscale derivante sostanzialmente dalle tasse. Oltre 5,8 miliardi arriveranno dalla lotta all’evasione Iva e dalla stretta sull’aiuto alla crescita economica, mentre 2,6 miliardi sono attesi dalla replica della voluntary disclosure, dai giochi, dalle rivalutazioni di terreni e partecipazioni. Un extradeficit potrà arrivare a quota 13,3 miliardi, secondo Il Sole 24 Ore: una parte è legata alla volontà di salire al 2% nel rapporto deficit/Pil, mentre l’altra è da “contrattare” in Europa. Nel corso dell’intervento all’assemblea Anni a Bari, il presidente del Consiglio ha invitato i dipendenti pubblici ad un cambio di mentalità e ha ribadito la necessità di sbloccare i contratti.