La pessima chiusura di Mps di oggi in Borsa trasmette il lungo periodo appena avvenuto: il Monte dei Paschi di Siena p in condizione di saliscendi continuo e la giornata di oggi sta a dimostrarlo dopo essere iniziata al +20% con le prime contrattazioni. Sull’exploit del titolo nelle ultime sedute Morelli non ha fornito interpretazioni ‘Negli ultimi giorni obiettivamente non sono riuscito a occuparmi niente di diverso dal piano della banca. E’ molto difficile fare commenti sull’andamento del titolo degli ultimi giorni. Non mi sento fare nessun commento”, come riporta RadioCor. Ma il punto chiave dell’intero piano dell’ad di Mps sono i crediti: secondo le anticipazioni del Sole 24Ore, i crediti saranno ripuliti di 28 miliardi di Npl cartolarizzati, e si avrà l’aumento ben oltre il 40%. Ma la banca nello stesso momento intende anche portare lo stock dei crediti al retail dai 32 miliardi del 2016 ai 35,5 del 2019e quello delle Pmi da 13,2 a 16,2 miliardi.
Piazza Affari chiude in calo dello 0,44% e Mps termina una seduta contraddistinta da continue sospensioni dalle contrattazioni con un -14,99%, che porta il titolo sotto i 30 centesimi. Marco Morelli, durante la presentazione del piano industriale approvato ieri dal cda di Montepaschi ad analisti e giornalisti, ha spiegato che se l’aumento di capitale (per un importo fino a 5 miliardi di euro) dovesse fallire, le banche del consorzio di garanzia non incasseranno commissioni. Tali commissioni sono state rinegoziate e, ha spiegato l’amministratore delegato di Mps, il loro imporo sarà più basso rispetto alle operazioni di ricapitalizzazione della banca toscana avvenute negli ultimi due anni. Prosegue il caos in Mps dopo le ultime notizie che arrivano dalla Borsa e che danno l’aggiornamento della continua volatilità delle azioni del Monte dei Paschi di Siena: -18% dopo un saliscendi che da settimane prosegue senza sosta. Ma dalla Borsa all’andamento della Banca, le novità sono dietro l’angolo, nonostante il ceo Marco Morelli oggi davanti agli analisi finanziari non abbia sbottonato molto del piano di risanamento di Mps che prevede entro inizio dicembre un aumento di capitale ingente. Secondo il Sole 24ore i dettagli principali del Piano Morelli prevedono un ritorno all’utile nel 2018 con una quota vicina al miliardo di euro, da incrementare fino a 1,1 miliardi nel 2019. Anche i ricavi dovrebbero crescere, il 5% per quest’anno, +4,3 miliardi di euro, fino ai 4,5 miliardi del 2019, con i costi che scendono fino ai 2,2 miliardi di euro. Come ultima anticipazione del quotidiano economico, il piano Morelli prevede anche un riduzione del costo del lavoro del 9% fino a 1,5 miliardi di euro nel 2019: meno 2600 dipendenti e la chiusura di 500 filiali sulle attuali 2mila.
Il nuovo piano industriale di Mps oggi è stato presentato dall’ad Marco Morelli e questo ha generato un saliscendi di scambi e contrattazioni che prosegue sulla scia delle ultime settimane, con Monte dei Paschi di Siena che prepara gli ultimi mesi di un 2016 burrascoso verso una possibile via di uscita dalla crisi. «Il nuovo piano industriale di Mps si focalizzerà su una maggiore efficienza mediante la riduzione di circa 2.600 dipendenti, lo spostamento sempre maggiore dei restanti dipendenti alle attività commerciali e la chiusura di circa 500 filiali», rileva Morelli davanti agli azionisti questa mattina. Importante l’annuncio della Banca di Siena per l’aumento di capitale, la vera notizia del giorno in casa Mps: «idealmente partirebbe i primi 7-8 giorni di dicembre, se ci sono condizioni di mercato l’obiettivo è quello», tracciando la tempistica finale per i prossimi step attorno al Monte dei Paschi. Ma come sarà strutturato l’aumento? In tre componenti principali, come rileva l’Ansa riportando le parole di Morelli: «una parte da destinare ai titolari di bond subordinati per la conversione dei loro titoli in azioni, una parte per cassa “riservata ad eventuali cornerstone investor”, cioè soggetti “disponibili ad acquistare una partecipazione significativa nella banca” e infine una ulteriore componente per cassa, una parte della quale potrà per l’appunto essere destinata in opzione agli attuali azionist».
Una mattina incredibile per Mps in Borsa dove prima volta a vette altissime, al 23% di picco massimo e poi il brusco dietrofront nella seconda parte della mattinata, con lo sprofondamento verso il -23% del titolo di Monte dei Paschi. Il tutto avviene per le conseguenze del piano Morelli, il nuovo ad di Mps, che ha illustrato agli azionisti le novità sulla banca più tribolata del panorama italiano. In particolare, le ultime notizie che arrivano dall’assemblea riportano le parole dello stesso Marco Morelli che indica come e dove poter rafforzare il piano Passera. «Siamo aperti a qualunque tipo di proposta con la strada tracciata spiegata oggi. Da parte nostra c’e’ massima apertura a considerare chiunque voglia dare un contributo al rafforzamento della banca», riporta Radiocor. La volatilità del titolo mld rientra negli scambi di questi giorni e già ora sta risalendo verso il -6% ma resta molto complesso arrivare a definire un piano futuro per il Monte dei Paschi, specie quando l’ad Marco Morelli avrà ancora parola nell’assemblea che dovrebbe chiudersi a breve. Nel pomeriggio ci saranno le analisi su quanto affermato nel piano e forse in quel caso si avranno quotazioni leggermente più stabili.
Piazza Affari continua a muoversi in rialzo, ma Mps fa storia a sé, con continue sospensioni per eccesso di rialzo, l’ultima per un +22,48% e il titolo sopra i 42 centesimi. Nel piano approvato ieri dal cda di Montepaschi è prevista la conversione, su base volontaria, dei bond subordinati in azioni. Marco Morelli, rispondendo questa mattina alle domande degli analisti finanziari, ha spiegato che ancora non è possibile fornire i dettagli di questa opzione, che comunque verrebbe offerta anche alle obbligazioni destinate ai risparmiatori retail, e non solo agli investitori istituzionali. Piazza Affari si muove in territorio positivo e Mps viene sospeso due volte nel giro di pochi minuti dagli scambi, segnando un teorico +4,03%. Il cda di ieri ha analizzati i conti di Montepaschi al 30 settembre scorso, da cui emerge una perdita di 849 milioni di euro, su cui pesano rettifiche straordinarie su crediti di 750 milioni di euro contabilizzate proprio nel terzo trimestre. Nello stesso periodo del 2015, Mps aveva realizzato un utile di 585 milioni. I ricavi si sono attestati a 3,418 miliardi di euro, in calo del 16,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La banca attribuisce questo calo alla flessione del margine di interesse e dell’attività di negoziazione. Il board ha anche analizzato il nuovo piano industriale, che prevede di arrivare a un utile netto superiore a 1,1 miliardi di euro nel 2019. Un passo importante sarà l’aumento di capitale fino a 5 miliardi euro, con esclusione o limitazione del diritto di opzione. L’operazione sarà assistita da un accordo di pre-underwriting sottoscritto da un consorzio di primarie istituzioni finanziarie.