Piazza Affari chiude a -1,15% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2a (+0,4%), Brembo (+0,72%), Exor (+0,75%), Fca (+1,14%), Luxottica (+0,11%), Stm (+3,33%), Terna (+0,5%) e UnipolSai (+0,06%). I ribassi più ampi sono invece quelli di Banco Popolare (-2,96%), Bpm (-3,04%), Mps (-7,39%), Eni (-2,22%), Fineco (-3,62%), Mediobanca (-4,78%), Saipem (-2,85%), Tenaris (-2,28%) e Unicredit (-3,83%). Fuori dal listino principale Alerion chiude a +7,64%, Saras del +5,47%, mentre Mediacontech cede il 43,18%. Il cambio euro/dollaro risale sopra quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund supera i 151 punti base.
Piazza Affari cede l’1,3% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Brembo (+0,7%), Fca (+0,1%), Stm (+1,1%) e Terna (+0,9%). I ribassi più ampi sono invece quelli di Bper (-2,9%), Banco Popolare (-3,5%), Bpm (-3,4%), Mps (-6,3%), Cnh Industrial (-2,6%), Ferragamo (-3%), Fineco (-3,8%), Mediobanca (-4,2%) e Unicredit (-3,6%). Fuori dal listino principale Alerion sale dell’8%, Zucchi del 4,5% e Saras del 4,1%. Carige cede invece il 5,4% e Creval il 4,2%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund si porta sotto i 150 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,8% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Brembo (+0,1%), Campari (+0,2%), Exor (+0,1%), Fca (+0,1%), Moncler (+0,1%), Snam (+0,1%), Stm (+1,4%), Telecom Italia (+0,1%) e Terna (+0,4%). I ribassi più ampi sono invece quelli di Azimut (-1,6%), Bper (-2,6%), Banco Popolare (-2,2%), Bpm (-2,5%), Mps (-5,9%), Eni (-1,7%), Fineco (-2%), Tenaris (-1,7%) e Unicredit (-2,3%). Fuori dal listino principale Alerion sale dell’8,4%, Zucchi dell’8% e Saras dal 2,5%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 152 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,6% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente A2A (+0,3%), Campari (+0,3%), Exor (+0,7%), Mediaset (+0,1%), Moncler (+0,5%), Snam (+0,3%), Stm (+1,3%), Telecom Italia (+0,1%), Terna (+0,3%) e Ubi Banca (+0,1%). I ribassi più ampi sono invece quelli di Banco Popolare (-1,9%), Bpm (-1,6%), Mps (-4,1%), Unicredit (-1,6%) e Unipol (-1,8%). Fuori dal listino principale Frendy Energy sale dell’8,1%, Zucchi dell’8% e Alerion del 5,7%, mentre Sintesi cede il 6,8%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,095, mentre lo spread tra Btp e Bund si avvicina ai 149 punti base.
Piazza Affari cercherà di iniziare la settimana riavvicinandosi ai 17.500 punti. In mattinata sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio tedesche, quelli sui mutui inglesi e l’indice dei prezzi al consumo in Italia e nell’eurozona. Si passerà poi ai dati americani con attenzione alta per quanto riguardo le spese personali dei cittadini. La settimana scorsa si è chiusa in maniera contrastata, con Piazza Affari che ha registrato un leggero arretramento nell’ordine del mezzo punto, chiudendo a fine della giornata di contrattazione a -0,59% a 7.324 punti, ma conservando comunque l’importante supporto rappresentato dai 17.300 punti. In Europa l’unica negativa, oltre Piazza Affari, è stata Francoforte che alla fine ha chiuso con un ribasso frazionale dello 0,19%, mentre sia Londra che Parigi hanno chiuso la settimana in rialzo, rispettivamente dello 0,14% e dello 0,33%.
Nel campo azionario sono tornate le vendite sul titolo di Monte dei Paschi di Siena sceso sotto quota 0,27 euro, lasciando sul terreno quasi 4 punti percentuali. Molto male anche Banca Carige, che lascia sul terreno oltre l’8% sulla scia di alcuni richiami fatti dalla Banca centrale europea. Ottima invece la performance di Stm che ha guadagnato oltre 5 punti beneficiando ancora dell’ottima trimestrale presentata nei giorni scorsi: alla fine della giornata il titolo tecnologico ha fissato un prezzo di 8,42 euro per azione.
Il differenziale tra Bund tedeschi e Buoni del tesoro italiani si è avvicinato ai 150 punti, ampliando notevolmente il suo valore. Alla fine della giornata di contrattazione di venerdì lo spread è stato fissato a ben 149 punti base.