Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,21% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Atlantia (-0,81%), Bper (-0,31%), Mps (-1,36%), Buzzi (-1,05%), Campari (-0,8%), Fineco (-0,78%), Generali (-0,28%), Leonardo (-0,85%), Recordati (-0,32%) Snam (-1,1%), Terna (-1,01%) e Unicredit (-1,08%). I rialzi più consistenti sono invece quelli di Azimut (+1,9%), Bpm (+2,2%), Exor (+2,04%), Ferrari (+1,89%), Moncler (+1,94%), Saipem (+1,93%), Yoox (+2,05%) e Unipol (+2,03%). Fuori dal listino principale Axelero chiude a +10,81%, mentre Go Internet a -4,61%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,115, mentre lo spread tra Btp e Bund ritorna sopra i 140 punti base.



Una giornata interlocutoria per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che continua a galleggiare praticamente sulla quota di chiusura di ieri. In questo momento l’indice è a 16305 per un fiacco +0,19%. Tra i titoli migliori ci sono Saipem (+1,90%), Tenaris (+1,81%), Banca Mediolanum (+1,68%) e Unipol (+1,50%) mentre tra quelli più in difficoltà figurano Unicredit (-1,87%), Terna (-1,58%), Snam (-4,83%) e Atlantia (-1,17%). In discesa l’Euro rispetto al Dollaro scambiato a 1,1167, il prezzo del petrolio è in leggera salita essendo pari a 51,58 dollari al barile per quanto concerne il Brent mentre in calo dell’1,55% il prezzo dell’oro. Infine, per quanto riguarda lo spred tra i titoli decennali italiani e quelli tedeschi, c’è un netto aumento pari al 4,66% con l’indice che è arrivato a 139,8 punti base per un rendimento dell’1,31%.



Piazza Affari guadagna lo 0,5% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-0,2%), Bpm (-0,1%), Mps (-0,4%), Buzzi (-0,2%), Ferragamo (-0,4%), Ferrari (-0,1%), Leonardo (-0,1%), Luxottica (-0,2%), Recordati (-0,2%) Snam (-0,4%), Terna (-0,4%) e Unicredit (-0,1%). I rialzi più consistenti sono invece quelli di Azimut (+1,1%), Banca Mediolanum (+1,2%), Fca (+1%), Telecom Italia (+1,2%), Saipem (+1,6%) e Unipol (+1,1%). Fuori dal listino principale Axelero guadagna il 9%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,12, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 140 punti base.



Per la Borsa Italiana la giornata non presenterà particolari dati macroeconomici. Da segnalare l’indice dei prezzi alla produzione a a livello aggregato europeo. Ieri Piazza Affari ha accusato una perdita dello 0,77%. Sul fronte azionario spicca la debacle de Il Sole 24 Ore, con un calo in doppia cifra percentuale. Bancari ancora sotto pressione con Monte dei Paschi di Siena ancora in calo (-1,18%). Buon balzo invece per FCA che archivia il lunedì con un +1,41% a 5.73 euro per azione.

Sul fronte macroeconomico importanti indicazioni sono giunte dal nostro Paese, con gli indicatori PMI dell’indice manifatturiero nuovamente sopra la quota 50. Piccolo recupero anche dell’attività industriale, che come riferito da Confindustria nel mese di settembre si assesta al +0,3%. Tuttavia l’ottimismo degli analisti è stato raffreddato dalla comunicazione di Banca Italia secondo cui la ripresa del Pil sarà sicuramente sotto l’1% anche nel 2017. Il Differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani, intanto, si riporta in area 135. A fine giornata il valore di riferimento è stato fissato a 133,8 punti base.