In Italia, dal 2001 a oggi oltre 13mila edicole – quasi un terzo del totale – hanno chiuso bottega. Un terremoto da Nord a Sud, con gli edicolanti allo stremo. Sui loro conti pesa soprattutto il boom del digitale, e la conseguente disaffezione del pubblico dall’acquisto dei giornali cartacei: -50% per i quotidiani, anche peggio per i periodici. E allora?
Allora qualcosa si sta finalmente muovendo. Le 25mila edicole che ancora resistono si stanno facendo furbe e hanno trovato almeno un nuovo terreno d’azione, grazie a un partner internazionale che a sua volta cerca spazio di mercato per rompere una situazione di monopolio di fatto perdurante nonostante tutto: Nexive, azienda di recapito di corrispondenza e pacchi, gruppo Poste Olandesi, guidata in Italia da Luca Palermo.
Per iniziare su vasta scala il servizio di recapito delle raccomandate – che richiede necessariamente l’utilizzo di una rete fisica di punti di distribuzione dei plichi che non si riesce a recapitare fisicamente ai destinatari – Nexive ha siglato e presentato a Milano un accordo destinato a far sicuramente scalpore e, forse, a rivoluzionare il settore con l’obiettivo duplice di valorizzare il ruolo delle edicole sul territorio e garantire servizi postali smart, e con l’obiettivo di coinvolgere 12 mila edicole in tre anni. L’accordo vede come partner Sinagi – Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia – e Snag – Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai. Grazie a esso, i cittadini potranno ricevere e inviare corrispondenza e pacchi, recandosi dai giornalai di prossimità. In prima battuta, da subito, 150 edicole-pilota: ma presto molte di più, in teoria tutte e 12mila che sono le più dinamiche e attive.
Il progetto intende “aiutare le edicole a ripensare il proprio modello di business” per superare la crisi – in linea con le previsioni della nuova Legge Delega sull’editoria approvata dalla Camera dei Deputati lo scorso 4 ottobre – e a sviluppare attività a valore aggiunto che vadano oltre la classica distribuzione di giornali e riviste. “In un momento in cui”, spiega Luca Palermo, ceo di Nexive, “il servizio pubblico si sta ritirando dal territorio, è fondamentale fare sistema e ripensare in modo originale i servizi di prossimità a vantaggio dei cittadini. Il progetto conferma l’impegno di Nexive nel voler guidare l’innovazione postale integrando canale fisico e canale digitale”.
Per Nexive si tratta di un’innovazione “importante” perché, con quest’accordo i servizi vengono estesi anche a un’utenza familiare, e non solo business. Giuseppe Marchica, Segretario generale Sinagi, spiega che l’obiettivo è valorizzare il ruolo dell’edicola come “centro polifunzionale” per la diffusione dell’informazione e per i servizi al cittadino. “In questo quadro – aggiunge – il rapporto con partner che operano nel servizio di postalizzazione, consente agli edicolanti di proporsi come ‘ufficio postale di zona’ dove il cittadino potrà recarsi per spedire e ricevere posta e pacchi, oltre a poter ritirare gli acquisti effettuati online”.
Armando Abbiati, presidente Snag, dice che secondo una “vecchia regola del marketing”, portare le persone in negozio aumenta le possibilità di vendita. “Per questo – continua – accogliamo positivamente le nuove partnership come quella stipulata con Nexive: i potenziali lettori, infatti, avranno più opportunità di avvicinarsi all’edicola per usufruire dei servizi e saranno stimolati ad acquistare i prodotti editoriali offerti”.
“Proprio in questa settimana – interviene Roberto Rampi, onorevole della camera dei Deputati – c’è stata l’approvazione della legge sull’informazione che contiene un passaggio specifico sul tema della distribuzione, diventato da diversi anni uno degli anelli deboli nel garantire il pluralismo, e questa importante iniziativa contribuisce a dare una risposta a un problema sentito e sul quale abbiamo ricevuto segnalazione da centinaia di cittadini e di operatori del settore”. Per Antonio Palmieri, onorevole della Commissione cultura della Camera dei Deputati, l’accordo va nella “giusta direzione”, dal momento che “viviamo un’epoca di grandi novità” ed è necessario saper cambiare abitudini e mentalità, per rispondere a sfide inedite.