) – Nel Decreto Fiscale ancora in discussione alla Camera spunta la novità del nuovo tetto ai prelievi in banca e agli sportelli oltre il quale potrebbero esserci numerosi problemi per il cittadino: stando al decreto legato alla Manovra Economica, se dovesse passare da domani chi preleva dal conto corrente più di mille euro in un giorno (oppure 5mila in un mese) potrebbe essere soggetto di indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il limite molto criticato che ancora deve essere confermato riguarda però un ulteriore passaggio oltre al controllo è la presunzione di nero qualora venga superato il tetto numerico: in quel caso il contribuente deve dimostrare il contrario presentando delle prove. Spiega il portale “Laleggepertutti.it”, «tutte le volte in cui le cause del prelievo o del versamento in banca non possono essere dimostrate al fisco, quest’ultimo (o meglio, l’Agenzia delle Entrate) può presumere che, dietro l’operazione, si nasconda un’attività in nero. Scatta quindi il recupero a tassazione di quel reddito».



Nel Decreto Fiscale approdato alla Camera questa mattina si troveranno molte modifiche e altrettante conferme sulle decisioni in ambito fiscale legate alla Legge di Bilancio 2017: dopo il passaggio in Commissione Bilancio della Manovra – che dovrebbe arrivare il prossimo 24 novembre in Aula – il decreto fiscale vede confermata con qualche modifica apportata la rivoluzione delle cartelle esattoriali di Equitalia che dall’anno prossimo verranno rottamate. «la definizione dei ruoli è stata estesa a tutto il 2016: quindi il periodo ammesso è 2000-2016. Si allunga anche il termine per presentare la dichiarazione all’agente della riscossione dal 23 gennaio 2017 al 31 marzo 2017. Entro la stessa data il contribuente potrà integrare la dichiarazione presentata prima di tale data», riporta il Sole 24ore questa mattina in approfondimento. Di fatto, su fronte delle rate che verranno date ai cittadini, si passa da 4 a 5, anche se «i pagamenti dovranno essere per il 70% delle somme complessivamente nell’anno 2017 e per il restante 30% nel 2018».



Il voto alla Camera sul Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017 scatta oggi, come spieghiamo qui sotto con l’elenco delle principale novità. Tra le varie novità presentate nel decreto del governo, che probabilmente prenderà parte con voto di fiducia, troviamo anche importanti cambiamenti e modifiche sugli studi di settore: o meglio, saranno aboliti nella loro precedente funzione, sostituti dagli “indici sintetici di affidabilità fiscale”, come si legge nel decreto. In sostanza, come spiega Repubblica, d’ora in poi verranno premiati i contribuenti più affidabili con esclusione o anche riduzione dei termini per gli accertamenti. Assieme all’abolizione degli studi di settore, verranno adottate altre semplificazioni fiscali come le spese deducibili dal reddito di lavoro autonomo che si inseriscono quelle per le prestazioni di viaggio o trasporto. Si introduce la tregua fiscale dal 1° al 31 agosto per la trasmissione di documenti e informazioni richiesti ai contribuenti dalle Entrate o da altri enti impositori, e da ultimo si sposta dal 28 febbraio al 31 marzo il termine per la consegna della Certificazione unica da parte dei sostituti d’imposta.



Oggi approda alla Camera il Decreto Fiscale legato alla Manovra Economica varata dal Governo Renzi: un decreto legge, firmato lo scorso 25 ottobre dal presidente Mattarella, che legifera su eventuali provvedimenti urgenti collegati alla Legge di Bilancio 2017 che invece è approdata alla Commissione con un carico di migliaia di emendamenti presentati. Sembra quasi scontata la richiesta del governo della Fiducia come voto alla Camera per questo decreto fiscale che porta con sé numerose novità importante analizzate anche negli scorsi giorni. Per prima cosa, il decreto fiscale che rielabora in parte la normativa fiscale vigente, è noto alle cronache per la previsione della rottamazione delle cartelle Equitalia e per l’addio agli studi di settore. Stando alla lettura del testo analizzata da Ansa, «Equitalia sarà sciolta e a partire dal primo luglio 2017 al suo posto sarà istituito un ente pubblico economico, denominato “Agenzia delle Entrate-Riscossione”. L’ente sarà sottoposto all’indirizzo e alla vigilanza del Mef.  Presidente dell’ente sarà il direttore dell’Agenzia delle Entrate». 

Tra le altre novità presenti nel decreto fiscale che approda oggi in Parlamento dopo i tanti emendamenti già presentanti, di certo non possiamo non citare la Volontary Disclosure, riallungata fino al 31 luglio 2017: il provvedimento consente agli italiani che detengono attività all’estero non dichiarate al Fisco, di sanare la loro posizione. Lo si legge nel testo del decreto fiscale, in cui si precisa che alla nuova operazione non potranno partecipare i contribuenti che hanno già presentato istanza in precedenza. Le violazioni sanabili sono quelle commesse fino al 30 settembre 2016: non solo, n materia di comunicazioni Iva, sanzioni più basse per l’omessa o errata trasmissione dei dati di ogni fattura: 2 euro per ogni fattura, fino a un massimo di mille euro a trimestre, e sanzione ridotta della metà (1 euro a fattura con tetto di 500 euro a trimestre) se la trasmissione è effettuata entro i primi 15 giorni dalla scadenza. Sanzione da 500 a 2mila euro per omessa, incompleta o infedele comunicazione Iva, anche in questo caso ridotta della metà se l’adempimento è effettuato nei 15 giorni successivi alla scadenza.