Nel testo della Legge di Bilancio 2017 (che attende ancora l’approvazione del Senato dopo quella avvenuta alla Camera) sono presenti nel complesso delle norme sulla scuola anche alcune importanti novità sulle Paritarie: dal 2017 infatti ci saranno 24,4 milioni di euro per quelle scuole che accolgono alunni con disabilità, ma non è certo l’unica novità. Lo school bonus infatti viene girato anche sulle paritarie e non solo sulle statali (ricordiamo che sono entrambe scuole con funzione pubblica): per questo motivo, con la Manovra di Stabilità si è deciso che le erogazioni liberali con detrazione andranno per il 90 per cento direttamente agli istituti scelti e solo per il 10 per cento al fondo di perequazione che riequilibra il rapporto scuole ricche e scuole povere. Come ultimi due punti inseriti nel testo approvato alla Camera, 100 milioni verranno destinati all’alternanza scuola-lavoro e quindi ripartiti anche tra le paritarie. Da ultimo, viene deciso l’incremento dell’importo massimo detraibile per spese di frequenza, compresa la mensa scolastica (detrazione Irpef sempre al 19%), gli importi annuali passano da 400 euro per l’anno in corso a 564 euro per il 2016, 717 per il 2017, 786 per il 2018 e 800 dal 2019 (dati con fonte Repubblica). 



Sulla Legge di Bilancio 2017 è stata approvato alla camera un provvedimento che assegna fondi da 450 milioni di euro per il Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze: ma ci sono già i primi mugugni, con addirittura oggi in piazza a Roma la prima manifestazione anti-manovra da parte dell’Asla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica). I malati di Sla protestano per la eccessiva esiguità dei fondi stanziati nella Manovra di Stabilità: «Non basterà a soddisfare le necessità dei disabili gravi e gravissimi italiani. Molte famiglie rischiano di non ricevere un sostegno economico essenziale per garantire un’assistenza adeguata ai loro cari», si legge nel comunicato stampa diffuso da Aisla. Interviene a difesa anche il presidente dell’associazione, Massimo Mauro (ex calciatore di Juventus e Napoli, ora commentatore a Sky Sport) denunciando i fondi troppo inadeguati per sostenere il peso delle richieste di situazioni davvero gravissime: «È una richiesta fondata sulle effettive esigenze delle persone malate che è nostro dovere difendere fino in fondo. Lo dobbiamo non solo alle persone affette da Sla che hanno riposto la loro fiducia in noi – conclude Mauro – ma anche a tutti i nostri sostenitori che grazie alla loro generosità ci consentono di essere concretamente al fianco di migliaia di disabili gravi che non devono essere lasciati soli». La Legge di Bilancio 2017 riserva dunque altri problemi e critiche, che probabilmente in Senato potranno trovare ancora qualche correttivo al testo approvato due giorni fa alla Camera.



La notizia che la Legge di Bilancio 2017 è stata approvata dalla Camera dei Deputati è di ieri. In attesa di capire se anche il Senato darà il suo via libera al testo della Manovra è bene approfondire come sono stati destinati i fondi dal governo. Vi era molta curiosità, ad esempio, per capire quanti soldi sarebbero stati smistati sul fronte della Sicurezza e della Difesa. Come riporta Repubblica.it, 70 milioni di euro per il 2017 e 180 per il periodo 2018-2030 verranno investiti per ammodernare i mezzi a disposizione della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco. Il fondo missioni potrà contare invece nel 2017 su 997 milioni di euro. La Legge di Bilancio 2017 prevede poi stanziamenti specifici nell’ottica di assunzioni a tempo indeterminato presso le amministrazioni dello Stato, inclusi i diversi Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco. L’esecutivo renziano ha infine pensato di stanziare un massimo di 280 milioni di euro (in aggiunta agli altri fondi provenienti dall’Unione Europea), per fronteggiare la crisi dei migranti favorendone l’accoglienza e l’integrazione all’interno della società italiana.



Nella Manovra Economica di Stabilità approvata alla Camera due giorni fa, non si placa la polemica sull’emendamento Ilva: nella Legge di Bilancio 2017 è stato infatti tolto quell’emendamento che stanziava 50 milioni di euro per affrontare l’emergenza sanitaria causata dalle emissioni dell’acciaieria Ilva di Taranto e finanziare le cure ai bambini residenti nei quartieri di Tamburi e Paolo VI, proprio a ridosso della fabbrica. Ha fatto scalpore questa vicenda creando uno scontro interno al Pd tra il premier Renzi e il presidente della Commissione Bilancio, Francesco Boccia. Ieri sera Renzi ha dato la sua versione nella diretta Facebook, mandando su tutte le furie il suo collega di partito: «A fronte di 1,6 miliardi investiti su Taranto e l’Ilva,  di cui 1,3 messi dal governo, si dice che noi avremmo tolto un emendamento per 50 milioni ulteriori per la sanità nel tarantino. Il presidente della commissione bilancio, che è un deputato pugliese, ha ritenuto non ammissibile questo emendamento. Avrà avuto i suoi buoni motivi, non tocca a noi dirlo. Ma non accetteremo mai che si faccia polemica su questo».

Scoppia la polemica visto che lo stesso Boccia replica per le rime sempre dopo l’approvazione della Camera alla Legge di Bilancio: «Caro Matteo, ma è così difficile per una volta provare a dire ‘ho sbagliato’? Oppure semplicemente ‘vi assicuro che per la sanità tarantina troverò le risorse in un altro momento’? Sono costretto a scriverti anche qui perché da giorni sostieni una tesi infondata. Il governo ha deciso di recuperare tutte le altre misure dichiarate inammissibili e riscritto gli emendamenti, ma non ha fatto lo stesso con i soldi per la salute dei bimbi di Taranto. Che senso ha continuare a far riferimento alle inammissibilità tecniche del 15 novembre? Erano tali anche gli altri, ma l’esito è stato diverso», scrive su Facebook il presidente Commissione Bilancio. L’unica buona notizia resta quanto annunciato in seguito dallo stesso Renzi, dal momento che «sono felice di annunciare che proprio in queste ore si è conclusa la negoziazione tra la famiglia Riva e l’Ilva, che ora è nelle mani dello Stato, e più di un miliardo di euro arriveranno dalla famiglia Riva come elemento di compensazione. Questi soldi, alla fine quasi 1,4 mld, andranno a risanare Taranto e l’Ilva».

I rapporti tra Renzi e l’Ue non sono ai massimi storici: sulla Legge di Bilancio approvata alla Camera e ora in dirittura al Senato – dal 6 dicembre prossimo approderà a Palazzo Madama – lo scontro è ancora molto teso visto che la stessa Legge di Stabilità è stata prorogata nel giudicato a Bruxelles fino al prossimo marzo, in pratica per permettere il funzionamento del referendum vede eventuali conseguenze senza il “peso” del giudizio europeo. Ma per Valdis Dombrovskisoggi intervistato dalla Stampa, il problema non è certo risolto: «Siamo in stretto contatto con le autorità italiane su molti aspetti. Indipendentemente dal referendum. Perché, in ogni caso, la bozza di bilancio è a rischio di non conformità con il Patto di Stabilità. E poi perché dobbiamo fare a breve una valutazione per vedere se l’Italia rispetta la regola del debito». Questo è il monito di Valdis Dombrovskis, vice presidente della Commissione Ue con delega ai servizi finanziari; insomma, il voto di domenica è importante ma indipendente dall’esito la nostra Legge di Bilancio è a rischio.

Nella nuova Legge di Bilancio 2017 approvata due giorni fa dalla Camera dei Deputati e pronta a passare all’esame del Senato dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 non si ci è dimenticati dell’edilizia scolastica. Come riferito da Italia Sicura, le novità introdotte con questa manovra fanno sì che gli Enti locali abbiano l’opportunità di esercitare la richiesta di spazi finanziari finalizzati alla costruzione di nuove scuole o alla ristrutturazione di edifici esistenti. Gli enti territoriali avranno modo di pianificare la progettazione dei lavori nell’arco di 3 anni, comunicando l’intenzione di iniziarli nei primi mesi del 2017, del 2018 o del 2019. Per quanto concerne gli aspetti finanziari, la proposta di intervento normativo prevede la “neutralizzazione degli effetti sul pareggio di bilancio per due fonti di finanziamento: l’avanzo di amministrazione e il ricorso all’indebitamento”. In entrambi i casi, sottolinea Italia Sicura, “ci sono concrete possibilità di utilizzare tutte le risorse a disposizione degli Enti”.

Tra le novità inserite nella Legge di Bilancio 2017 approvata ieri dalla Camera e attesa dall’esame del Senato dopo la consultazione referendaria del prossimo 4 dicembre, vi è anche quella che è stata già ribattezata Africa Act. Oltre ai 200 milioni di euro stanziati una-tantum per fronteggiare l’emergenza migranti, come riporta Il Sole 24 Ore ne sono stati previsti altri 50 che serviranno a promuovere gli investimenti italiani nel continente africano. Gli effetti di questa introduzione si tradurranno da una parte con la creazione di un trust fund che fungerà da garanzia per i progetti italiani in Africa, dall’altra con l’assunzione di 60 persone da parte dell’Agenzia per la cooperazione che verranno spediti nel continente nero per seguire da vicino gli sviluppi dei vari lavori. Grande soddisfazione rispetto all’Africa Act è stata espressa dalla parlamentare Lia Quartapelle, capogruppo Pd alla Commissione Esteri della Camera, secondo cui “i fondi dovrebbero essere disponibili da subito, mentre il nuovo personale dell’Agenzia dovrebbe essere effettivo entro l’estate”.

La Legge di Bilancio 2017 è stata approvata ieri alla Camera e dopo il voto del referendum costituzionale il testo passerà all’esame del Senato. Vi è però un ambito che oltre alle questioni parlamentari deve ancora superare lo scoglio della trattativa con le parti sociali: il rinnovo dei contratti del pubblico impiego. La Manovra di Stabilità dell’esecutivo renziano, come riporta La Repubblica, ha dotato un apposito Fondo di 1,48 miliardi di euro per il 2017 e 1,39 miliardi di euro a decorrere dal 2018, per finanziare il rinnovo dei contratti sul triennio 2016-2018; cifre, queste, che vanno ad aggiungersi ai 300 milioni di euro già stanziati dall’ultima legge di stabilità. Nonostante questo, però, come riporta rainews.it, è stato lo stesso Matteo Renzi a chiarire che serviranno gli sforzi del Governo per raggiungere l’intesa con le parti sociali:”Cercheremo di chiudere mercoledi’ se ci sono le condizioni per farlo, il ministro Madia e’ impegnata in questa direzione. E’ chiaro che chiudere significa trovare un punto di equilibrio e di compromesso come è stato molto ben trovato sul tema dei metalmeccanici”.

Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2017 ieri alla Camera – ora il testo passa al Senato da dopo il voto referendario – il premier Renzi oltre a cercare di sistemare alcuni “buchi” in eccesso, come la questione pensioni o il rinnovo degli statali, ha incassato il parere positivo dei sindaci italiani, quantomeno sul fronte dei costi e delle risorse. Secondo il Presidente di Anci, Antonio Decaro (sindaco di Bari) la rotta iniziata da questa Manovra di Stabilità è quella giusta. «Possiamo finalmente dire con soddisfazione che viene confermata l’inversione di rotta del Governo nei confronti del sistema dei Comuni: non ci saranno tagli e siamo fiduciosi che verrà eliminato anche il contributo a carico delle Città metropolitane. Ringrazio i deputati per il lavoro svolto fino a oggi, che ha permesso di fornire alcune risposte importanti, con la speranza che siano accolte, in fase di approvazione anche da parte del Senato. Solo così potremo garantire la continuità e la qualità dei servizi ai cittadini». Sono gli investimenti previsti dalla Legge di Bilancio 2017 del governo che vedono il plauso dell’Anci che aveva in un primo momento avanzato delle critiche e delle proposte: «le modifiche approvate hanno recepito alcune importanti richieste dell’Anci: la conferma del livello più elevato per l’anticipazione di tesoreria, ossigeno per i Comuni con problemi di liquidità; la proroga delle graduatorie dei concorsi sino al 31 dicembre 2017, che però necessita di un ampliamento in ordine alle graduatorie successive al 2013». Su tutto però pesa in maniera positiva secondo Decaro, intervenuto ad AgenParl, la revisione del sistema con alleggerimento generale delle sanzioni. «Sono previsti 700 milioni annui di spazi finanziari da assegnare prioritariamente ai Comuni con avanzi di bilancio per interventi di edilizia scolastica, l’adeguamento sismico e il dissesto idrogeologico. E’ stato confermato l’investimento di oltre 2 miliardi di euro sul Piano delle periferie e sono previsti 280 milioni a favore dei Comuni per le spese sostenute per l’accoglienza dei profughi».

Con l’approvazione della Camera alla Legge di Bilancio 2017, il Governo Renzi ottiene in vista del secondo e definitivo passaggio in Senato, dal prossimo 6 dicembre, il via libera su alcune importanti novità nel mondo scuola e per le neo mamme, come anticipato qui sotto questa mattina. La Manovra di Stabilità mette a disposizione 392 milioni l’anno per il bonus nascita da 800 euro, stimando una platea di 490mila future mamme. Alla Camera il bonus da 1000 euro per l’asilo nido è stato esteso anche ai bambini malati fino a 3 anni che hanno bisogno di assistenza a casa. Come riporta l’Ansa questo pomeriggio, «Ampliato nel corso dell’esame a Montecitorio anche il congedo per i neo-papa’: resta a 2 giorni nel 2017, salendo a 4 nel 2018 (5 in caso di uno in più a valere su quelli della madre». La legge di Stabilità prende forma finalmente con un duplice problema ancora davanti però: da un lato l’approvazione del Senato che arriverà dopo l’esito del referendum, che potrebbe ancora ribaltare l’intero scenario. E in secondo luogo, resta aperta ancora la pendente decisione della Commissione Bilancio Ue che da Bruxelles entro marzo darà il parere definitivo sulla Manovra del Governo Renzi.

Con l’approvazione da parte dei due rami del Parlamento della Legge di Bilancio vengono cancellate le clausole di salvaguardia sull’Iva per 15 miliardi di euro. Il “grosso” della Manovra di Stabilità sta proprio in questo, quindi nel 2017 non ci saranno aumenti delle tasse legati alle clausole lasciate in eredità dal passato. Il problema semmai riguarda il 2018 e il 2019, rispettivamente per 19,6 e 23,3 miliardi. Passiamo ora al delicato tema della salute: come riportato dall’Ansa, è stato rifinanziato il fondo per il Sistema sanitario nazionale con 113 miliardi nel 2017 e 114 miliardi nel 2018. Un miliardo è vincolato all’acquisto di farmaci innovativi oncologici e vaccini. Inoltre, è prevista la stabilizzazione del personale medico. Il “capitolo” migranti vale invece 3,4 miliardi di euro: ai 2,86 miliardi per la “missione” immigrazione bisogna aggiungere 320 milioni destinati ai Comuni e 200 milioni per il Fondo per l’Africa istituito presso la Farnesina.

La Camera approva la Manovra Economica di Bilancio 2017, la famosa “Legge di Stabilità” che da settimane agita il mare della maggioranza: a questo punto la “palla” passa al Senato che dopo la scadenza del referendum costituzionale di domenica prossima si pronuncerà definitamente sulla Legge di Bilancio del governo Renzi. I sì sono stati 290, contrari in 118. Il testo approderà al Senato per la seconda lettura solo nella settimana dopo il voto, ovvero da martedì 6 dicembre. Secondo le primissime parole dette dal premier Matteo Renzi, assieme al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, nella successiva conferenza stampa vanno in direzione dei risultati più importanti di questa Manovra. « L’attività parlamentare va avanti e il Senato ha tutto il tempo per chiudere in tempi ragionevoli la legge di bilancio. Il fatto di aver approvato prima del referendum il ddl alla Camera è un elemento di serietà che spero verrà apprezzata da tutti». Elementi importanti vengono apportati sulla Sanità con il premier che spiega, «le polemiche stanno a zero, c’è un aumento a 113 mld, due in più rispetto all’anno scorso, più il fondo per la non autosufficienza che è 450 mln con un più 50 mln rispetto all’anno scorso». Sulle tasse poi kl secondo punto forte affrontato da Renzi e immesso nella Legge di Bilancio: ci sarà una diminuzione, secondo il governo, di 23 miliardi di euro, visto che «va giù l’Ires, via l’Irpef agricola, interventi sulle partite Iva con buona pace del presidente Monti. Con la manovra arrivano 30-50 euro per le pensioni più basse, sotto i mille euro», riporta l’Ansa.

Le misure sulla crescita che verranno approvate oggi alla Camera nella Legge di Bilancio 2017 vedono confermate praticamente tutte le voci, con l’importante novità dello slittamento alle prossime Leggi di Stabilità del 2018-2019 dell’aumento Iva, spettro per qualche mese anche di questa Manovra in via di approvazione. Non viene abolito del tutto l’aumento Iva ma solo rimandato: «vale oltre 15 miliardi nel 2017. Ma si introduce un nuovo aumento dell’Iva di 0,9punti percentuali dal 1° gennaio 2019 (cioè fino al 25,9 per cento, qualora nel 2018 non si provveda a sterilizzare il previsto aumento del 3 per cento)», riporta il sito di Repubblica. Per quanto riguarda le altre misure sulla crescita, importante da registrare il collegato decreto fiscale approvato settimana scorsa dove sono emersi i punti forse più importanti della Manovra di Bilancio del Governo Renzi. Sul recupero di fondi infatti da reinvestire nella crescita e rilancio dell’economia, troviamo l’abolizione di Equitalia, la rottamazione delle cartelle, lo spesometro e la voluntery disclosure. Le accise e i gli incentivi, come spieghiamo qui sotto, rappresentano il secondo fronte importante dove Padoan e Renzi sperano di poter trarre risorse importanti per il rilancio economico.

Mentre si attende l’approvazione della Legge di Bilancio 2017 oggi alle 16 alla Camera, una serie numerose di emendamenti è stata approvata nei giorni scorsi nelle varie commissioni e con la prima votazione di fiducia proprio alla Camera venerdì scorso. Oggi si dovrebbe vedere l’approvazione finale prima del passaggio al Senato della Manovra Economica, e con questo verranno così ratificate le nuove modifiche alla Legge di Stabilità sul prossimo anno. Importante nel discorso tributario e tasse, la permanenze della flat tax così come era stata già ordinata in questa legislatura: Chi porta la residenza in Italia, dopo averne trascorso all’estero 9 degli ultimi 10 anni, pagherà una tassa fissa di 100 mila euro, a prescindere dal reddito percepito. Non passa la proposta di introdurre una percentuale di tassazione (tra il 10 e il 20%). Secondo l’emendamento sui traporti, non ci saranno maggiorati sconti fiscali per gli abbonamenti di autobus, treni locali e metro (si era arrivati a proporre lo sconto del 19%), ma niente da fare almeno per la Camera, se ne ridiscuterà al Senato. Sul fronte estrazioni invece, la Legge di Stabilità del governo Renzi prevede di estenderle per la ristrutturazione energetica e antisismica dei condomini anche agli incapienti. «Per ora è solo un emendamento depositato, non ancora votato (a differenza delle altre misure). La norma prevede che “in luogo della detrazione” i contribuenti a basso reddito possano “optare per la cessione del corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati”», riportano le anticipazioni di oggi di Repubblica.it.

Approda oggi per le ultime votazioni finale nella Legge di Stabilità 2017 anche l’ultima novità del mondo scuola, inserita nella Manovra di Bilancio del prossimo anno con l’estrema necessità di approvazione in breve tempo visto il dovuto passaggio in Senato dove la maggioranza del governo è più risicata e dove peserà la situazione caldissima post-referendum. Ma quanti sono le varie novità del mondo scuola inserire nella Manovra lo scopriamo con le anticipazioni confermate da Orizzonte Scuola: per prima cosa il Bonus 18 anni viene riconfermato con i 500 euro spendibili dai neo maggiorenni che compiranno gli anni nel 2017. Su queste note, confermati gli importanti sgravi per le imprese che assumono i giovani al termine delle esperienze varie di alternanza scuola/lavoro. La Card per i 18enni può essere utilizzata per l’acquisto di musica registrata, di corsi di musica, di teatro e di lingua straniera, ma non è neanche l’unica novità dal mondo scuola: in Manovra Bilancio il governo Renzi taglia il pagamento dei contributi  a favore dei datori di lavoro privati che assumono a tempo indeterminato studenti che abbiano svolto attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato presso la stessa impresa. Le risorse alle scuole vengono date sia alle statali che alle paritarie che anche agli enti locali, tutto ciò insomma che trasmette servizio pubblico in ambito scolastico; «La legge di bilancio stanzia infine 1 milione di euro per lo sviluppo dei settori giovanili delle società di pallacanestro e il sostegno degli investimenti per l’impiantistica dedicata allo stesso sport», riporta infine Orizzonte Scuola come ultima anticipazione degli emendamenti approvati nel testo. 

L’approvazione finale della legge di bilancio è prevista per oggi, lunedì 28 novembre 2016: si terranno, infatti, le votazioni finali sul provvedimento, dopo apposito Consiglio dei Ministri. Ultimo miglio a Montecitorio per la legge di bilancio, che passerà poi al Senato per la seconda lettura. Il valore complessivo della manovra è di 26,5 miliardi di euro, mentre l’effettivo espansivo sull’economia è di 12 miliardi, dato risultante dalla differenza tra il deficit programmatico del 2,3% e tendenziale (1,6%). La maggior parte delle risorse sarà utilizzata per scongiurare l’aumento dell’IVA e delle accise, ma sono previsti anche investimenti pubblici per 12 miliardi in tre anni. Il decreto fiscale legato alla manovra, cioè quello che prevede l’abolizione di Equitalia e la voluntary disclosure, è passato già al Senato senza che le commissioni Bilancio e Finanze di Palazzo Madama abbiano votato gli emendamenti e il mandato ai relatori: il testo, come riportato da La Repubblica, nella versione approvata dalla Camera è “blindato”. Prima di arrivare al voto finale, la legge di bilancio ha subito delle modifiche. Gli investimenti immobiliari per la costruzione di nuove scuole raggiungono i 100 milioni di euro, fondi che saranno erogati dall’Inail. Inoltre, resta il “bonus nido” da mille euro per tutte le famiglie che hanno un figlio nato dopo il primo gennaio 2016 e iscritto ad un asilo nido. L’Iva al 5%, invece, sarà estesa al trasporto marittimo: viene così sanata un’anomalia segnalata dalle autorità europee. Il costo delle corse con gondole, vaporetti e traghetti potrebbe allora aumentare dal prossimo anno. 

La Legge di Bilancio prima di passare al Senato dovrebbe passare oggi con le votazioni finali alla Camera: con il probabile voto di fiducia, la Manovra Economica 2017 si attesta a trovare la luce parlamentare, dopo mesi di discussioni e polemiche e con comunque la pendente decisione dell’Europa in arrivo verso marzo (che potrebbe ancora ribaltare tutto con la bocciatura). Tra le novità degli ultimi emendamenti presentati e approvati dalla Commissione Bilancio, la Legge di Bilancio 2017 vede importanti novità sul settore incentivi. La Manovra infatti prevede ora il potenziamento degli incentivi per la riqualificazione energetica e per gli adeguamenti antisismici. In particolare, trova conferma la detrazione IRPEF per la ristrutturazione edilizia e l’ecobonus per un altro anno, con estensione anche alle strutture alberghiere. Come riporta il Sole 24ore, «da un lato l’intervento di riqualificazione energetica riguarda l’intero involucro dell’edificio l’incentivo, la detrazione, prorogata fino al 31 dicembre 2021, può arrivare fino al 75 per cento». Ovviamente per i bonus anti-sisma, i vari interventi sostenuti saranno crescenti in funzione della loro entità e gravità: al netto di questo, un altro impulso alle agevolazioni edilizie verrà dato da alcune agevolazioni edilizie come ecobonus e bonus ristrutturazioni. Stando alle anticipazioni riportate dal portale Ipsoa, «Per tutto il 2017 sarà ancora possibile usufruire dello sconto di imposta, rispettivamente al 50% e al 65%, per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico». Nuovo tetto di spesa sarà di 10mila euro per il 65% e di 96mila per il 50%.