Non è ancora arrivata la risposta della Consob alla Monte Paschi di Siena ed è probabile che non arrivi affatto entro la fine della serata. Per questo il Consiglio d’amministrazione della Banca si dovrebbe sospendere in serata e riunirsi domani mattina quando si avranno sul tavolo le condizioni per la ricapitalizzazione da cinque miliardi di euro. Dopo la decisione della Banca centrale europea di non dare la proroga per la ricapitalizzazione, la Consob è l’ultima strada prima di procedere con il decreto del Tesoro per l’aiuto pubblico. A chiedere l’intervento dello Stato anche le maggiori sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil: “La soluzione della crisi politica mette il nuovo Governo in carica nella condizione senza ulteriori temporeggiamenti di agire immediatamente con tutti gli strumenti idonei compreso l’intervento pubblico per mettere il sicurezza Mps e salvaguardare il settore creditizio interessato da alcune situazioni di pesanti difficoltà e crisi aziendali”. Piazza Affari chiude con un -1,18% e Mps termina la giornata a -2,05%, restando sopra i 20 euro ad azione. Alessandro Vandelli ha intanto specificato che Bper non comprerà CariFerrara e che non ci sono stati contatti nuovi con Creval e Banca Popolare di Sondrio per una possibile aggregazione. L’amministratore delegato della Banca Popolare dell’Emilia-Romagna ha fatto capire che prima della fine dell’anno non ci saranno novità su questo dossier. È intanto ancora in corso il cda di Montepaschi per fare il punto sull’operazione di ricapitalizzazione. Piazza Affari è ancora in rosso e Mps cede il 2,2%, restando poco sopra i 20 euro ad azione. È intanto in corso un cda di Montepaschi dove si dovrebbe discutere dell’estensione dell’offerta di conversione volontaria in azione dei bond subordinati, per la quale si attende una risposta della Consob che potrebbe già arrivare in serata. Domani il board dovrebbe tornare a riunirsi e fornire poi a fine giornata delle comunicazioni al mercato. Piazza Affari resta in rosso e Mps cede l’1,5%, restando sopra i 20 euro ad azione. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, si appellano a Paolo Gentiloni per risolvere definitivamente la questione Montepaschi: “”La soluzione della crisi politica mette il nuovo Governo in carica nella condizione senza ulteriori temporeggiamenti di agire immediatamente con tutti gli strumenti idonei compreso l’intervento pubblico per mettere il sicurezza B.Mps e salvaguardare il settore creditizio interessato da alcune situazioni di pesanti difficoltà e crisi aziendali”, scrivono i tre in una nota unitaria. Per i sindacalissti “non è più tempo di incertezze e di inammissibili ritardi che non farebbero altro che aumentare le criticità a carico di un settore decisivo per la vita economica del Paese. Il Governo deve avere chiara la necessità di difendere l’occupazione e di tutelare i risparmiatori retail evitando gli errori già compiuti in passato”. Piazza Affari è in lieve ribasso e Mps cede l’1,6%, tornando sopra i 20 euro ad azione. Secondo quanto riporta Il Messaggero, oggi pomeriggio la Consob dovrebbe riunirsi per esprimere un parere sulla richiesta presentata da Montepaschi per estendere l’offerta di acquisto dei bond subordinati con contestuale conversione in nuove azioni della banca toscana nell’operazione di aumento di capitale. Per il quotidiano romano, queste dovrebbero avere un valore intorno ai 10 centesimi. Piazza Affari si muove in rosso e Mps cede il 4,2%, scendendo sotto i 20 euro ad azione. Una nota diffusa ieri in serata conferma che Montepaschi ha ricevuto dalla Banca centrale europea la risposta negativa alla richiesta di posticipare al 20 gennaio 2017 la scadenza per l’aumento di capitale da 5 miliardi di euro. L’Eurotower ha segnalato in particolare che un ritardo nell’operazione di ricapitalizzazione potrebbe far peggiorare i coefficienti patrimoniali di Mps mettendone a rischio la sopravvivenza.