Chi non possiede l’apparecchio televisivo e di conseguenza non vuole pagare il Canone Rai 2017 deve affrettarsi: anche se c’è tempo fino al 31 gennaio per presentare la dichiarazione di non detenzione della tv, è meglio anticipare i tempi. Il consiglio arriva direttamente dall’Agenzia delle Entrate che invita a presentare la dichiarazione sostitutiva in via telematica entro il 31 dicembre o per posta entro il 20 dicembre per evitare il primo addebito e quindi tutta la trafila burocratica per ottenerne il rimborso. La prima rata per il Canone Rai 2017 scatta, infatti, come riportato da Agi, proprio a partire dal prossimo gennaio. Il modello di dichiarazione sostitutiva, che va presentato ogni anno se ne ricorrono i presupposti, può essere presentato tramite l’applicazione web dell’Agenzia, utilizzando le credenziali da loro rilasciate, o con gli intermediari abilitati (Caf e professionisti). Se l’invio telematico non è possibile, si può presentare il modello con un documento di riconoscimento in un plico raccomandato senza busta tramite servizio postale o attraverso posta elettronica certificata.



Divampano le polemiche sul Canone Rai, la tanto odiata tassa governativa: negli ultimi giorni è emerso il caso delle duplici richieste. A fine ottobre diverse persone sono state informate dal proprio fornitore dell’energia elettrica che il canone non sarebbe stato addebitato in bolletta, quindi hanno provveduto al pagamento dello stesso con il modello F24, rispettando la scadenza fissata al 31 ottobre. I consumatori, però, quando hanno ricevuto le bollette elettriche contenenti il canone, contrariamente a quanto prospettato precedentemente, sono insorti. In questo caso si può fare un pagamento “parziale”, cioè corrispondere al fornitore solo la quota energia della bolletta, come previsto dall’Agenzia delle Entrate in questi casi. L’avvocato Luigi Piccarozzi ha, però, lanciato una class action: l’autodichiarazione è stata definita ingiusta, perché obbliga il contribuente a scaricare online il modulo, ma non tutti hanno accesso ad un computer e ad una stampante, quindi la richiesta di esenzione si complica. Secondo il legale sarebbe stato giusto inviare una copia del modulo in bolletta anche per via dei tempi brevi di presentazione della stessa richiesta.

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