-Il canone Rai 2017 non dovrà essere pagato, com’è giusto che sia, da chi non possiede un televisore. Non tutti, però, sono a conoscenza del fatto che la dichiarazione di non possesso debba essere presentata entro 3 giorni. A lamentare una cattiva copertura, come riferisce agi.it, è Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che dichiara:”Nonostante gli ammirevoli sforzi dell’Agenzia delle entrate, che per due volte (l’ultima ieri) ha comunicato che chi non possiede la tv è bene che invii la dichiarazione di non possesso, se lo fa tramite posta, entro il 20 dicembre, ossia tra appena tre giorni, la gran parte dei giornali cartacei non ha ripreso adeguatamente la notizia e gli italiani sono del tutto ignari di questa scadenza. Anche perché legalmente si ha tempo fino al 31 gennaio per farla. Peccato che poi sarebbero costretti a presentare domanda di rimborso per la prima rata di gennaio, nel frattempo addebitata. Per questo chiediamo che la Rai fin da oggi, sia alla fine dei telegiornali che alla fine di ogni programma, comunichi l’avviso dell’Agenzia delle entrate, per una corretta informazione degli utenti. Già è un sopruso bello e buono che una famiglia che non ha la tv sia costretta a comunicarlo ogni anno per tutta la vita, ma se poi dovesse pure fare due dichiarazioni, una per il non possesso della tv ed una per il rimborso, con relative spese, allora ci troveremmo di fronte ad un maltrattamento vero e proprio. Anche perché per recuperare 10 euro ne spenderebbero quasi altrettanti”.



Pochi giorni ancora a disposizione per inviare la disdetta per evitare di pagare il canone Rai 2017. Ma quali sono le misure adottate per scoraggiare gli evasori fiscali? Come riportato da La Repubblica il motivo per cui bisogna inviare ogni anno il modello di esenzione è proprio questo: costringere gli evasori incalliti, attraverso l’autocertificazione, ad eludere controlli sempre più stringenti. I frutti di questo tipo di politiche si stanno già riscuotendo: secondo i dati diffusi alla fine di novembre, infatti, le somme corrisposte dai contribuenti per il pagamento del canone tv dovrebbero superare i 2 miliardi di euro, mentre a detta dell’Agenzia delle entrate la percentuale di evasione dovrebbe rimanere al di sotto del 10%, una cifra molto più bassa di quelle del passato. Ad invogliare gli italiani a pagare il canone Rai a partire dal prossimo anno si aggiungerà anche l’abbassamento della somma da 100 a 90 euro mensili, pagabili a rate da 15 euro ogni due mesi.



Canone Rai ridotto a 90 euro per il 2017? È scoppiato già l’allarme in Viale Mazzini. Le eventuali conseguenze per la riduzione dell’importo da pagare preoccupano i vertici della Rai: il CdA ha formulato all’unanimità la richiesta al Ministero dell’Economia di un’Assemblea straordinaria per avere risposte. Il provvedimento in questione modificherà in maniera sostanziale lo scenario per il 2017 provocando “rilevanti criticità delle variabili economico finanziarie dovute alla contrazione delle risorse”. Il CdA ha, quindi, ribadito che, se non verrà fatta alcuna modifica, la Rai “dovrà attuare nel 2017 un significativo contenimento degli investimenti”. La riduzione di 10 euro dell’ammontare del canone può compromettere gli investimenti della Rai? E allora le riflessioni sono due: o nell’operazione canone contenuta nella Legge di Stabilità sono state trascurate le effettive ricadute o in Rai stanno usando toni un po’ estremi per commentare la questione. È evidente che non è affatto finita qui.



Buone notizie per tutti coloro che pagano il canone Rai: l’importo per il 2017 è stato ridotto a 90 euro grazie al provvedimento contenuto nella Legge di Stabilità per il prossimo anno. C’è chi, però, non possiede l’apparecchio televisivo e quindi non è tenuto a pagare il canone: in tal caso bisogna chiedere l’esenzione. Ci sono delle regole e una procedura da seguire: il modulo per l’esenzione, ad esempio, va presentato ogni anno. Le scadenze per la spedizione della documentazione sono tre, perché variano a seconda dei casi. Se, ad esempio, si chiede l’esonero per tutto il 2017, bisogna presentare la dichiarazione sostituiva entro il 31 gennaio. Se, invece, l’esonero riguarda il secondo semestre del prossimo anno, c’è tempo fino al 30 giugno. Chi, invece, vorrà già provvedere all’esonero per tutto il 2018 dovrà presentare la domanda dal 1° luglio del prossimo anno al 31 gennaio del 2018. Il modulo va spedito per raccomandata all’Agenzia delle entrate (Ufficio di Torino 1, Sat – Sportello abbonamenti tv, casella postale 22, 10121 Torino) o con la posta elettronica certificata. In quest’ultimo caso il modulo va, però, sottoscritto con firma digitale e poi mandato all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it.