Mentre si entra nel rush finale per i cittadini che hanno diritto nel richiedere il rimborso del canone relativo all’anno solare 2016 (la scadenza ultima è prevista per il 31 gennaio), sul sito ufficiale della Rai nella sezione dedicata al Canone si cercano di spegnere tutte le polemiche che si sono avute nel corso degli ultimi mesi soprattutto in ragione del nuovo sistema di pagamento. Nello specifico nel sito nella sezione Il canone in Europa, viene messo a confronto l’entità del canone italiano con quello degli altri Paesi Europei. Un confronto dal quale si evince che quello previsto per la tv di stato italiana sia tra i più bassi previsti. Infatti, in Svizzera il canone è pari a ben 430 euro, in Danimarca è di 329 euro, in Norvegia di 320 euro, in Svezia di 221 euro, in Austria di 193 euro, in Gran Bretagna di 199 euro ed in Irlanda di 160 euro.
Come noto, a gennaio cominceranno a essere addebitate le prime rate in bolletta del Canone Rai 2017. In questi giorni chi non è possesso della televisione sta già inviando, come suggerito dall’Agenzia delle Entrate e dalle associazioni dei consumatori, la dichiarazione sostitutiva per evitare di vedersi addebitato l’importo della prima rata dovendone poi chiedere il rimborso. Il fatto però di dover ogni anno presentare questa dichiarazioni non va giù all’Unione nazionale dei consumatori, il cui Presidente Massimiliano Dona parla di “una regola assurda, un vero e proprio abuso nei confronti dei contribuenti, Non è possibile che chi non ha la tv sia costretto per tutta la vita a presentare ogni anno una dichiarazione di non detenzione. Si tratta di una sopraffazione bella e buona”. Dona ricorda anche che l’Unc aveva chiesto che con la Legge di stabilità venisse modificata la noma che prevede la validità della dichiarazione inviata dai cittadini solo per l’anno in cui viene presentata.