Daniel Gros, Direttore del Ceps, non riesce a capire come mai da parte italiana ci sia irritazione verso la Bce nella vicenda di Mps. In un’intervista a Repubblica, l’economista tedesco, che ha studiato in Italia, spiega che le analisi del centro studi che dirige “coincidono con le conclusioni dell’Eurotower”. Gros ritiene poi che sia sbagliato “rimborsare” tutti i possessori di obbligazioni subordinati retail delle banca toscana, perché tra di essi ci sono anche degli hedge fund. A suo modo di vedere bisognerebbe “andare a ripescare e distinguere gli obbligazionisti di più antica data, i veri risparmiatori che possono essere stati in qualche modo illusi, dagli speculatori che si sono inseriti all’ultimo. In un sistema efficiente dovrebbe essere possibile”.
La Banca centrale europea ha chiesto una ricapitalizzazione da 8,8 miliardi per Montepaschi, ma il Governo spera di riuscire a ottenere una “riduzione sensibile” dell’entità dell’intervento. Lo ha detto Pier Paolo Baretta parlando del negoziato che si aprirà con le autorità europee. In un’intervista a Sky TG24, il sottosegretario all’Economia ha anche detto che si augura che tale negoziato si possa concludere entro il mese di febbraio. La Banca d’Italia, in un approfondimento dedicato a Mps, aveva spiegato che di questi 8,8 miliardi lo Stato ne avrebbe dovuti sborsare circa 6,6. Baretta ha anche voluto cercare di tranquillizzare i sindacati, spiegando che non dovrebbe essere necessario modificare i tagli di organico (2.900 esuberi) e di filiali (500) previsti dal piano industriale. Anche se ha ammesso che bisognerà compiere una nuova valutazione, aggiungendo però che il Governo, entrando a far parte del gruppo dirigente di Montepaschi, cercherà certamente di ridurre le tensioni e non di aumentarle.
Non sono ottime notizie quelle diffuse dallo studio di First Cisl sulla crisi delle banche italiane, da Monte dei Paschi di Siena in giù, in questo 2016 che se ne va: secondo l’analisi dello studio dell’ufficio Studi Cisl dunque ci sono alcune pessime novità riguardo i posti di lavoro che in queste ultime settimane da incubo per le banche, non solo Mps, hanno purtroppo subito pesanti ridimensionamenti. «L’analisi dell’Ufficio Studi di First Cisl evidenzia 2.750 uscite decise in dicembre in Ubi, 1.800 nel neonato gruppo Banco Bpm, 780 in Bnl, 600 in Monte dei Paschi, 300 in Crédit Agricole, 230 sia in Popolare di Vicenza che nel Credito Valtellinese. Per il 2017 – conclude il segretario generale di First Cisl – l’augurio è che si sappia ritrovare la capacità di pensare allo sviluppo come strumento per creare occupazione e non per distruggerla, che si riprogettino i modelli di banca per assistere realmente l’economia e le famiglie e, infine, che si restituisca un lavoro a chi lo ha perso». L’analisi amata vede infatti un trend molt negativo, dalla borsa fino all’economia reale, che dunque non fa ben sperare per i primi mesi del prossimo anno che sta per cominciare. Su questa linea, positivo di certo l’intervento dello stato con il decreto del fondo salva-banche ma su questi temi si dovrà molto di più e meglio anche in termini di prevenzione.
Renato Brunetta si è recato a Siena dove ha tenuto una conferenza stampa, insieme a Danilo Mariani, coordinatore provinciale di Forza Italia, Lorenzo Lorè, coordinatore comunale e Stefano Mugnai, consigliere regionale, in cui ha chiesto l’apertura di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla vicenda Montepaschi. L’ex ministro, secondo quanto riporta i-Siena.it, si è candidato a presiedere questa commissione e ha poi attaccato sia Renzi che Padoan, definendoli degli incapaci, che i vertici di Montepaschi, chiedendo che Morelli lascia il suo incarico di amministratore delegato. Il capogruppo alla Camera di Forza Italia vuole che venga fatta luce su quanto è accaduto negli anni intorno a Mps, ma non solo: ci sono altri casi bancari, come quello di Banca Etruria, su cui occorre far chiarezza.