È stata tra le prime petizioni, non promossa da un’associazione, contro il canone Rai in bolletta, e con la sua rapida diffusione via Twitter ha quasi raggiunto il traguardo delle 50.000 firme. Ne mancano infatti poco più di tremila. Il promotore Giuseppe Sorbello ritiene che la nuova modalità di pagamento sia incostituzionale, oltre che immoral, “soprattutto pensando a come vengono ‘sperperati’ gli introiti del canone e a come vengono gestiti i canali Rai, ormai diventata la TV di propaganda governativa”. La petizione è indirizzata al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. Matteo Salvini torna ad alimentare le polemiche sulla presenza di Elton John a Sanremo, tirando anche in ballo il canone Rai. Stamattina ha infatti scritto sulla sua pagina Facebook: “Festival di Sanremo? Strapagare (quanto? 100.000? 200.000? 300.000 euro?) il signor Elton John, per esaltare le adozioni gay, è una vergogna. Ma è il festival della canzone italiana, o un comizio politico? Il canone se lo paghino loro, magari dopo aver affittato un utero”. Tra i commenti ricevuti c’è chi fa notare che il cantante inglese non ha parlato di adozioni gay, ma c’è comunque chi ha condiviso il post e lo ha anche rilanciato su Twitter.  



Se Michele Anzaldi critica i vertici della Rai, spiegando che occorre “dare un senso al canone che ora tutti pagheranno in massa”, lo stesso non può dirsi del suo partito. I capogruppo di Camera e Senato del Pd, Ettore Rosato e Luigi Zanda, hanno infatti evidenziato che la Rai sta attraversando una fase di transizione dopo la riforma appena varata dal Parlamento. Piena fiducia viene data nei vertici aziendali, “che stanno gestendo la più grande impresa culturale del paese, una sfida che non si improvvisa né si risolve nei primi pochi mesi del loro mandato”. Anche il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, ritiene che occorra dare del tempo ai nuovi vertici per far sì che possano attuare il piano per l’azienda che hanno presentato.



Nell’ultima Legge di Stabilità varata dal Governo Renzi è stato previsto un cambiamento delle modalità del pagamento del canone Rai con relativo inserimento nella bolletta energetica. Una variazione che è valida soltanto per il canone relativo all’ambito familiare mentre per tutti gli altri ambiti sono ancora in vigore le vecchie regole con il cosiddetto Canone Speciale. Questo significa che si continua a pagare con il bollettino e che potenzialmente potrebbe arrivare un incaricato della Rai e quindi controllare che tutto sia in regola. Ma come riconoscere gli incaricati della Rai evitando di imbattersi in truffatori e malintenzionati? La Rai sul proprio sito precisa che sul territorio nazionale vi sono “incaricati la cui rilevante attività, svolta dalla Rai per conto dell’Agenzia delle Entrate, consiste nell’informare l’utenza sugli obblighi derivanti dalla detenzione di apparecchi televisivi sollecitando, se nel caso, la regolarizzazione della propria posizione. Questi collaboratori – si precisa – non chiedono mai somme di denaro, rilasciano un bollettino postale, sono muniti di tesserino personale con foto e sede regionale della Rai. Inoltre l’inizio di attività nei vari comuni è preceduta da una segnalazione scritta alle autorità di pubblica sicurezza”.