E’ in arrivo una nuova tassa “sugli ascensori” che potrebbe essere indetta grazie al decreto approvato nelle prossime settimane. La gabella riguarda questa volta gli ascensori installati nel 1999 e che devono rispettare nuovi standard di sicurezza. In caso di approvazione del decreto ci sarebbero quindi da fare dei nuovi lavori che comprendono i dispositivi mancanti. Saranno 4 gli anni di tempo concessi per completare la miglioria. Il Presidente della Anacam, Michele Mazzarda, ha riferito, in un servizio di Ballarò, che le modifiche da apportare riguardano l’inverter, ovvero il dispositivo che permette il livellamento al piano, eliminando il famoso “gradino” di differenza. Inoltre devono essere presenti all’interno dell’ascensore delle fotocellule in grado di evitare che le porte mobili possano colpire inavvertitamente le persone che stanno per entrare nel vano. In ultimo deve essere previsto l’impianto telefonico che permette alla persona presente in cabina di comunicare con un certo d’emergenza in caso di bisogno. Il solo inverter ha un costo di 1.800-2.000 euro ed in generale tutto il quadro manovra dovrebbe aggirarsi sui 2.500-3.500 euro, per arrivare ad un massimo di 5.000 euro nel caso in cui vengano effettuati tutti i lavori previsti. Clicca qui per vedere il servizio di Ballarò riguardo alla Tassa sugli ascensori. Questa modifica, secondo gli addetti del settore, sarebbe necessaria per adeguare l’Italia alle normative europee sulla sicurezza, permettendo di diminuire il numero di incidenti. Il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa ha affermato che tali lavori di miglioramento non sarebbero necessari in quanto gli ascensori italiani sarebbero già dotati di dispositivi di sicurezza idonei. Secondo le stime di Confedilizia, la tassa sugli ascensori arriverebbe a costare più dell’attuale Tasi, prevedendo un esborso anche di 350 euro per ogni nucleo familiare. 



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