La novità di oggi riguarda non tanto a conferma del 730 precompilato, per il secondo anno consecutivo dopo l’introduzione dello scorso anno del Governo Renzi, con molte modifiche effettuate per migliorare i problemi della prima volta: è infatti la modifica sulle spese sanitarie a portare vero respiro a questa normativa dello Stato. Si tratta di 520 milioni di informazioni che saranno inseriti nella precompiltata: 400 milioni sono stati recuperati direttamente dal Sistema sanitario nazionale, per un valore di 1,5 miliardi di euro, mentre i 120 milioni di documenti che rimangono sono stati presi direttamente dall’Agenzia delle Entrate con il sistema della Tessera Sanitaria e valgono la bellezza di 13 miliardi di euro. In tutto dunque fanno 14,5 miliardi di “risparmio” da indicare nello spazio per le detrazioni. «Il fisco scatta una istantanea delle spese mediche di 50 milioni di cittadini, un dato significativo da cui restano escluse le sole spese sanitarie per i farmaci da banco, privi della prescrizione medica», spiega l’Agenzia delle Entrate.



L’Agenzia delle Entrate quest’anno metterà a disposizione dei contribuenti non solo il modello 730 precompilato, ma anche il modello Unico con i dati relativi alle spese detraibili. I cittadini interessati a questa novità sono circa 10 milioni. Per poter scaricare l’Unico precompilato, così come il 730 precompilato, bisognerà essere muniti del Pin per accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate o avere il nuovo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale. Il modello Unico precompilato può essere modificato o integrato prima di essere trasmesso al fisco, direttamente dal proprio computer, dal 2 maggio al 30 settembre.



Sono 30 milioni i possibili fruitori del 730 precompilato 2016, in aumento rispetto allo scorso anno. L’operazione infatti, come riporta La Rapubblica “interesserà una platea potenziale di 20 milioni di pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati, cui si aggiungono 10 milioni di contribuenti che compilano il modello Unico”. Oltre all’allargamento della platea quest’anno ci sono anche altre novità. Si arricchiscono infatti pure le modalità di accesso ai modelli rispetto alle opzioni previste lo scorso anno. Si legge sempre suo quotidiano che “si potranno utilizzare le credenziali rilasciate per i servizi telematici dell’Agenzia compreso il codice Pin. Le credenziali possono essere richieste sul sito www.agenziaentrate.gov.it, presso gli uffici territoriali delle Entrate o mediante l’App dell’Agenzia, o accedere con le credenziali Inps. I possessori di Smart Card/Cns potranno registrarsi dopo aver inserito la carta nel lettore e ottenere immediatamente il Pin e la password di accesso a Fisconline”.



Dal prossimo 15 aprile è possibile scaricare online il 730 precompilato. Una scadenza fiscale che riguarda la stragrande maggioranza dei cittadini italiani. Tuttavia ci sono dei casi in cui non c’è l’obbligo di presentare il modello. In particolare chi non ha spese da detrarre o crediti da far valere. Vediamo alcuni casi in cui il modello può anche non essere presentato: chi ha un solo reddito da lavoro o pensione ed eventualmente una prima casa o altri immobili soggetti ad Imu, chi ha redditi da terreni e fabbricati inferiori ai 500 euro, una pensione fino ad un massimo di 7200 euro e terreni fino a 185,92 euro. Rientrano nella casistica anche quanti ricevono dal proprio coniuge assegni inferiori a 7500 euro al netto della quota riservata al mantenimento dei figli e per quanti hanno un reddito al massimo pari ai 4800 euro lordi l’anno.

Torna quest’anno il 730 precompilato, con delle novità rispetto all’anno scorso. Il modello per la dichiarazioni dei redditi conterrà infatti già molte delle spese da portare in detrazione. Dal 15 aprile i contribuenti potranno quindi scaricare il proprio 730 dal sito dell’Agenzia delle Entrate, ma dovranno prima registrarsi se non l’hanno già fatto in precedenza. Il modello conterrà già le spese mediche, quelle universitarie, quelle versate per la pensione complementare, per interessi passivi sui mutui: insomma, tutte quelle che fino all’anno scorso dovevano essere inserite “manualmente” dal contribuente. In tutto si stima che ci siano 14,5 miliardi di euro in spese da portare in detrazione. 

Un grande passo avanti, che in alcuni casi potrebbero però non bastare a fare a meno di Caf o commercialista. Sia perché nel primo anno in cui questi dati sono stati raccolti dall’Agenzia potrebbero esserci state delle imprecisioni, sia perché in ogni caso non tutte le spese per i farmaci sono state registrate dal sistema. Certo il contribuente può anche integrare da solo i dati mancanti. Ci sarà tempo dal 2 maggio al 7 luglio per presentare il 730 modificato o accettarlo così com’è.