Vincenzo Boccia da oggi è il nuovo presidente di Confindustria, con la ratifica ufficiale che arriverà dall’Assemblea Generale del prossimo 25 maggio: i primissimi passi e obiettivi che cercherò di muovere il giovane nuovo leader degli industriali italiani saranno innanzitutto nel cercare di ricucire un idilliaco rapporto con Renzi (cui probabilmente non dispiace un personaggio di profilo più ridotto rispetto a Vacchi, lo sfidante che ha peso per soli 9 voti) e in secondo luogo proverà ad occuparsi dell’eterno dilemma sindacati. «Pronto a discutere su tutto senza preconcetti e senza pregiudizi con l’obiettivo principe di recuperare la produttività», scrive Vincenza Boccia nel suo programma. Altro punto nodoso che Squinzi ha dovuto affrontare nel suo mandato oggi concluso è la Fiat che una volta diventata Fca ha deciso di abbandonare Confindustria: Boccia confida in un rientro ed è pronto a discuterne direttamente con Marchionne. Infine, da buon salernitano qual’è, il nuovo presidente viene visto come probabile protagonista di un rilancio delle industrie del Mezzogiorno e tra i molti supporter che ha avuto nella sua campagna presidenziale ci sono state parecchie associazioni imprenditoriali del Sud, con la sua Arti Grafiche che è una delle aziende migliori del settore mezzogiorno italiano.
Sarà Vincenzo Boccia il nuovo presidente di Confindustria, succedendo a Giorgio Squinzi: è stato designato questo mattina dal Consiglio Generale di Confindustria alla presenza del presidente uscente e di tutti i membri aventi voto. Boccia ha superato l’alto candidato in corsa, il bolognese Alberto Vacchi: su 198 aventi diritto, votanti 192, con 100 voti presi dal vincitore e 91 da Vacchi, una sola scheda bianca. Voto segreto e sarà interessante riuscire a comprendere chi ha votato chi, per capire come questo piccolo industriale di onorata carriera in Confindustria e Piccola Industria è riuscito ad ottenere la maggioranza, seppur risicata, del club degli industriali italiani. Il voto di oggi è un passaggio dell’iter istituzionale che vedrà il 25 maggio l’ufficialità tramite l’Assemblea Generale che ratificherà l decisione del Consiglio Generale e inaugurerà il mandato del successo di Squinzi. Il giorno dopo, il 26 maggio, nell’assemblea pubblica il successore di Squinzi terrà il suo discorso, davanti alla platea di imprenditori e istituzioni, mentre antro il prossimo 28 aprile Vincenzo Boccia presenterà la squadra di presidenza del Consiglio, con sei posti disponibili per i vicepresidenti.
Vincenzo Boccia è l’amministratore delegato della azienda di famiglia Arti Grafiche, leader nel piccolo settore grafico da circa 50 anni: società piccola in Italia ma estesa in varie propagazioni all’estero. Il suo nome è legato alla stampa grafica di illustri clienti come Ikea, Panini e Ferrarelle, con i conti perfetti e in crescita negli ultimi anni sia come capitale umano che come affari economici. Originario di Salerno e nato nel 1964, Vincenzo Boccia ha passato tanti anni in Confindustria, presente da inizio anni Novanta con un ruolo attivo nel Gruppo dei Giovani Industriali; nel 2010 è stato eletto come Presidente di Piccola Industria, è legato ai temi dell’accesso al credito e della finanza a misura di impresa. Legato per carriera e amicizia a Emma Marcegaglia, ex presidente di Confindustria e ora leader di Eni, che potrebbe aver avuto un ruolo importante se non decisivo nella nomina finale, seppur Vacchi è stato battuto per soli 9 voti. Rapporto col governo e con il permise Renzi, come si comporterà Boccia? Ci sarà la stima distaccata come con Squinzi oppure avverò un riavvicinamento tra lo Stato e gli industriali italiani?