Dallo scorso 15 aprile circa 30 milioni di contribuenti italiani possono visualizzare e scaricare sul sito dell’Agenzia delle Entrate, il modello 730 precompilato oppure l’Unico. Nello scorso anno soltanto il 5% dei cittadini lo ha utilizzato senza effettuare modifiche mentre il 93% degli italiani, dinanzi a problematiche di vario genere, ha preferito affidarsi al Caf oppure ai professionisti. Probabile che questo fenomeno si possa ripetere anche quest’anno anche se in maniera meno marcata. A tal proposito è bene sottolineare come i costi per la compilazione dei modelli 730 sarà più elevata sia nei caf che presso i professionisti in quanto a partire da quest’anno ricadono su di loro le responsabilità in caso di accertamenti. Secondo un recente sondaggio le tariffe medie vanno dai 36,50 euro al Sud ai quasi 65 euro del Nord.
La scadenza per la trasmissione del 730 precompilato 2016 dovrebbe quasi certamente slittare al 23 luglio. La conferma è arrivata da alcune dichiarazioni del Direttore centrale dei servizi ai contribuenti dell’Agenzia delle Entrate, Paolo Savini, durante una trasmissione radiofonica, riportate da Italia Oggi. Pare che l’Agenzia abbia già in agenda la proroga, che era già stata concessa lo scorso anno. Per il modello Unico persone fisiche precompilato, la scadenza è invece ferma al 30 settembre.
Il 730 precompilato 2016 è ormai online pronto per essere scaricato dai contribuenti. Ma a quanto pare i controlli da parte loro non dovranno mancare. Il Sole 24 Ore, per esempio, evidenzia che l’anno scorso vi è stata la più alta densità di errori dei dati inseriti nella dichiarazione precompilata nella sezione “terreni e fabbricati”. Occorrerà quindi controllare che siano inseriti tutti gli immobili posseduti, il codice di utilizzo e i giorni di possesso, specie se vi sono state compravendite nel 2015. Il controllo va fatto anche nel caso delle locazioni. Sempre a proposito di immobili, è bene controllare se vi siano i dati riguardanti gli interessi passivi sui mutui prima casa, che possono essere detratti. Per quel che riguarda le detrazioni per i “bonus casa”, nella dichiarazione si troveranno i dati relativi a detrazioni già richieste negli anni scorsi, mentre andranno inseriti quelli relativi a spese sostenute nel 2015.