Il 730 precompilato sarà online a partire dal 15 aprile e si prevede che molti italiani ricorreranno ai Caf per modificare, completare e trasmettere la dichiarazione dei redditi, non fosse altro perché lo scorso anno solo il 5% dei contribuenti ha accettato quanto l’Agenzia delle Entrate aveva predisposto. Ansa ricorda che il Garante della privacy ha comunicato che avvierà un piano ispettivo sulle attività dei Caf per verificare il rispetto del trattamento dei dati da parte degli italiani che vi fanno ricorso per presentare la dichiarazione dei redditi. Una garanzia in più rispetto all’uso di dati sensibili.
Il 730 precompilato arriverà online tra 10 giorni, ma sembra quasi scontato che gli italiani dovranno fare ricorso ai Caf o ai commercialisti per presentare la loro dichiarazione dei redditi. Una conferma indiretta è arrivata dalla puntata di “Mi Manda RaiTre” in onda ieri, in cui si è parlato del 730 precompilato e per l’occasione è stato fatto un sondaggio tra il pubblico a casa. È stato chiesto se l’anno passato si fosse o meno modificato il 730 precompilato. Il 39,3% ha risposto di sì e solo il 14,3% no. La grande maggioranza (il 46,4%) ha confessato addirittura di non capirci nulla di questa materia. Dunque non è stato sostanzialmente in grado di dire se il 730 che aveva avuto era corretto o meno. Ciò vuol dire che si ricorre a Caf o commercialista non solo per correggere o integrare il 730 precompilato, ma anche perché non si ha realmente idea di come poter verificare la correttezza dei dati.