“Sono sorpreso e preoccupato quando sento che nelle campagna per le presidenziali Usa neppure Hillary Clinton è più totalmente convinta del liberoscambismo e dell’accordo transpacifico”. L’ex premier Enrico Letta è volato appositamente da Parigi, dov’è oggi decano della Paris School of International Affairs at Sciences Po, per il seminario “L’accordo di libero scambio UE – Vietnam e le potenzialità dell’ASEAN. Un’opportunità per le aziende italiane”, organizzato a Milano da Assolombarda.



Letta è oggi presidente dell’Associazione Italia-Asean, nata sull’onda di un interscambio-boom fra l’Unione europea e una macro-area ormai protagonista della geoeconomia. Basti pensare che i 10 paesi che ne fanno parte rappresentano nel complesso 630 milioni di abitanti, la 7° economia su scala mondiale e il 4° esportatore globale. ASEAN costituisce un partner centrale della politica commerciale europea e di grande rilevanza per il nostro Paese, in termini di investimenti esteri, occupazione e interscambio commerciale, in crescita quest’ultimo del 45% rispetto al 2008 (14,7 miliardi nel 2015).



È quanto ha sottolineato Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda, aprendo il momento di dialogo fra imprese italiane e il sud est asiatico. (All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, Michele Angelo Verna, Direttore Generale di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza; Cao Chinh Thien, Ambasciatore della Repubblica Socialista del Vietnam; Bui Vuong Anh, Consigliere Commerciale dell’Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam; Raffaele Mauro Petriccione, Vice Direttore Generale, Direzione Generale per il Commercio, Commissione Europea, Bruxelles e negoziatore UE per l’Accordo)



Dal 2016 l’ASEAN è un mercato unico che, grazie alla recente sottoscrizione dell’accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Vietnam, potrebbe trasformarsi in un interlocutore privilegiato per l’export e la crescita internazionale delle imprese italiane. Tra il 2000 e il 2014 l’ASEAN ha quasi triplicato il proprio PIL con una crescita media annua del 7,4% e più che raddoppiato dal 2011 il proprio reddito pro-capite arrivando oggi a quasi 11.900 dollari. Sono circa 420 le imprese italiane nei paesi ASEAN, su circa 30mila aziende italiane all’estero, concentrate per un quarto a Singapore, seguito da Indonesia e Malesia. E la Lombardia, prima tra le regioni italiane per numero di aziende presenti, registra un interscambio commerciale con i paesi dell’ASEAN che nel 2015 si aggirava intorno ai 5,2 miliardi di euro (+61% rispetto al 2008). Un trend confermato anche per l’import pari a 3 miliardi (+78%) e per l’export pari a 2,2 miliardi (+42%).

“L’Italia è il paese europeo che, per le sue caratteristiche, può profittare più di tutti della grande opportunità rappresentata dall’accordo di libero scambio Vietnam-Unione Europea – ha detto Letta –. Per cogliere queste opportunità bisogna, però, che l’accordo sia conosciuto e pubblicizzato nei suoi dettagli. L’incontro di Milano con Mauro Petriccione, che ha guidato il negoziato per parte europea, può dare una miniera di informazioni alle imprese italiane”.