Durante il convegno ieri a Roma sul Canone Rai 2016 in bolletta e tutte le possibili conseguenze (organizzato dall’agenzia di stampa H2OIL), è intervenuto anche il presidente dell’Authority Guido Bortoni che ha voluto sottolineare come il canone Rai è una novità con alcune riserve ma che resta una importante decisione in ambito politico e sociale. «importanti sono l’asseto relativo all’esazione e la rimunerazione delle imprese elettriche. L’esazione del canone Rai in bolletta sarà risposto del servizio elettrico sottostante, in quanto il canone non sarà una voce inserita negli oneri generali di sistema, ma sarà un’esazione tributaria, sulla bolletta elettrica, che in questo contesto rappresenta solamente un veicolo per la riscossione». Secondo Bortoni poi, a chiusura del convegno, arriva una importante spiegazione utile per tutti gli abbonati: «la norma prevede che il servizio elettrico sarà garantito in ogni caso, anche qualora non dovesse essere versato il canone, a tutela dell’utente».



I cambiamenti voluti dal Governo Renzi per quanto concerne il canone tv Rai, stanno dando non poche problematiche. Nello specifico i cittadini si sono ritrovati in difficoltà nel muoversi all’interno di nuove regole, soprattutto per quanto concerne il principio di presunzione di detenzione dell’apparecchio tv ed i casi di esenzione. Sono di queste ore le notizie di un vero e proprio blocco della casella pec abilitata per raccogliere i moduli di autodichiarazione. In attesa che la matassa venga sbrogliata dal Governo, vi vogliamo chiarire cosa succede in un caso piuttosto comune in Italia nell’ultimo tempo ed ossia quello di coniugi che per svariate ragioni, tra cui anche quella di natura lavorativa, si ritrovano ad avere delle residenze differenti. Ebbene, in questo caso entrambi i coniugi sono costretti a pagare il canone Rai di 100 euro l’anno. Naturalmente, il pagamento non va elargito nel caso in cui nell’immobile non siano presenti appareccho tv. Non si è provveduto ad inviare il modello di autodichiarazione sostitutiva entro lo scorso 16 maggio? Niente paura, si può evitare di pagarlo per il secondo semestre presentando il modello prima del 30 giugno. Va ricordato che il modello ha validità di un solo anno.

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