Dallo scorso 15 aprile lo Stato ha messo a disposizione di circa 30 milioni di cittadini sia sul sito dell’Agenzia delle Entrate che su quello dell’Inps, i modelli 730 precompilati ed i modelli Unico precompilati. Un’iniziativa salutata con favore da tutti e che rispetto alla scorsa stagione è maggiormente completa con circa 730 milioni di dati in più dei quali quasi 500 milioni sono relativi alle spese mediche. Tuttavia prima di inviare il modello attraverso i canali prestabiliti, occorre fare molto attenzione che tutti i dati siano corretti e soprattutto che non vi siano delle carenze con relativo rischio di perdere agevolazioni e detrazioni fiscali. Un recente studio dei Caf della CGIL, ha messo in evidenzia alcuni punti deboli del 730 precompilato. In primo luogo occorre controllare le spese mediche in quanto non tutte sono inserite (acquisto dei farmaci da banco ma non solo). Inoltre, eventuali costi dovuti alla ristrutturazione delle abitazioni che non sempre sono state riportate, i costi dovuti per le spese universitarie soprattutto se si sta parlando di Università non statali. Attenzione anche nel controllare i familiari a carico ed in particolare i figli in quanto è stato riscontrato che spesso sono inseriti con percentuali sbagliate. Infine, è consigliato controllare con attenzione le detrazioni dovute agli interessi passivi dei mutui.