Piazza Affari chiude la giornata con un +1,21% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Luxottica (-0,44%), Snam (-0,19%) e Unicredit (-2,89%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+4,67%), Banco Popolare (+3,51%), Mps (+6,94%), Buzzi (+4,63%), Fca (+4,16%), Mediaset (+3,49%), Saipem (+4,07%), Stm (+3,39%) e Unipol (+4,02%). Fuori dal listino principale Rcs chiude a +14,91%, L’Espresso a +9,04%, Astaldi a +6,93% e Juventus a +6,16%. Il cambio euro/dollaro è poco sotto quota 1,105, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 138 punti base.
Piazza Affari si mantiene positiva guadagnando lo 0,68% attestandosi a quota 16175, risultando però tra le meno positive tra quelle europee. Male Unicredit che cede il 2,73% come del resto non stanno andando bene Luxottica (-0,60%), Snam, (-0,67%) e Salvatore Ferragamo (-0,61%). Tra i titoli migliori di giornata MPS (+6,69%), la Banca Popolare di Emilia Romagna (+4,53%), Buzzi Unicem (+4,12) , Unipol (+4,30%) e Saipem (+3,64%). Il cambio Euro / Dollaro in questo momento è a 1,107 facendo segnare un +0,15% rispetto alla chiusura dello scorso venerdì, il prezzo del petrolio è quasi a 47 dollari al barile (brent) mentre lo spread è leggermente aumentato ed ossia pari a 139 punti base per un rendimento dell’1,22%.
Piazza Affari guadagna lo 0,9% e sul listino principale in rosso troviamo solamente Ferragamo (-0,4%), Luxottica (-0,7%), Snam (-0,1%) e Unicredit (-1,1%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+4,7%), Mps (+6,8%), Buzzi (+4,2%), Leonardo (+2,5%), Saipem (+3,5%), Stm (+2,8%), Unipol (+4,6%) e UnipolSai (+2,5%). Fuori dal listino principale Rcs guadagna il 15,1%, L’Espresso sale dell’8%, Astaldi del 7,1% e Creval del 5,1%. Il cambio euro/dollaro è a quota 1,105, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova poco sotto i 139 punti base.
Piazza Affari torna in positivo, con il Ftse Mib che guadagna lo 0,8%. In rosso troviamo solo Bpm (-0,1%), Luxottica (-0,9%), Moncler (-0,4%), Unicredit (-1,7%) e Ferragamo (-0,6%). Tra i rialzi spiccano quelli di Mps (+7,3%) e Buzzi (+5,1%). Bene anche Unipol (+3,8%), Saipem (+3,7%) e Stm (+2,9%). Fuori dal listino principale Rcs sale del 15,6%, Juventus del 7,4%, Astaldi del 5,3% e L’Espresso del 5,2%. Caltagirone cede il 3,6%, Landi Renzo il 3,2%. Il cambio euro/dollaro è ormai a quota 1,105, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 139 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,1% e alcuni titoli bancari cominciano a far segnare perdite di non poco conto. Unicredit cede il 3,5%, Bpm il 2,1%, Bper il 2,1%, Ubi Banca l’1,4%. Mps, invece, sale del 5,3%. Bene anche Buzzi (+2,8%), Saipem (+1,9%), Stm (+1,8%), Ferrari (+1,5%) e Unipol (+1,5%). Fuori dal listino principale Rcs guadagna il 16%, Juventus sale del 9,5%, mentre As Roma del 4,2%. Bene anche L’Espresso con un +4%, mentre Caltagirone perde il 3,2%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,105, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 140 punti base.
Piazza Affari guadagna lo 0,4% e sul listino principale spicca il +7% di Mps. Bene anche Saipem (+3%), Buzzi (+2,6%), Fca (+2,4%) e Telecom Italia (+1,9%). I titoli in rosso riescono a contenere i cali. Chi ne fa registrare di più sono infatti Fineco (-1,1%), Luxottica (-0,8%) e Bpm (-0,5%). Fuori dal listino principale Rcs guadagna il 16%, Dmail il 13,2%, Carige il 4,5%, mentre Gabetti cede l’1,3%, così come Piaggio. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,1, mentre lo spread tra Btp e Bund sale sopra i 140 punti base.
C’è di certo attesa per vedere come aprirà Piazza Affari oggi dopo il rimbalzo di venerdì. Per la ripresa dell’attività borsistica non sono previsti driver macroeconomici di un certo livello. L’unico dato interessante potrebbe essere la produzione industriale corretta italiana, che sarà comunicata nella mattinata. Importante inoltre la tenuta nella fase di pre-apertura della quota 16.000 riconquistata nel finale di venerdì, quando la Borsa Italiana ha chiuso a +4,08%.
Gli investitori dopo le prese di beneficio dell’ultima settimana, sono ritornati massicciamente ad acquistare i titoli, principalmente del settore bancario. In calo il differenziale tra Bund tedeschi e Btp, che è sceso a 136 punti base. La seduta di borsa era partita ottimamente sia per la sostanziale l’apertura delle istituzioni europee riguardo una soluzione delle sofferenze bancarie italiane, che per le parole di Matteo Renzi. I politici nostrani ed europei sono infatti interessati a trovare una risoluzione definitiva, relativamente al sistema bancario nostrano. Se questo è prioritario per ovvie ragioni politiche per il governo, sembra esserlo ancor di più per la Banca centrale europea i cui vertici sono preoccupati che l’eventuale tracollo di qualche istituto di credito italiano possa innestare un pericoloso e deleterio effetto domino in tutto il vecchio continente.