Piazza Affari chiude con un +1,63% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Mediaset (-1,19%), Recordati (-0,86%), Snam (-0,48%) e Terna (-1,1%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+4,28%), Banco Popolare (+5,49%), Mps (+4,25%), Ubi Banca (+5,36%), Unicredit (+6,63%) e Unipol (+4,41%). Fuori dal listino principale Stefanel chiude a +15,14%, Snai a +10,25%, Banzai a +7,18%, mentre Rcs cede il 4,75%. Il cambio euro/dollaro torna sopra quota 1,1, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 132 punti base.
La giornata si mantiene positiva per Piazza Affari che nelle ultime ore sta incrementando i guadagni con l’indice FTSE MIB che è arrivato in questo momento a quota 16766 per un +1,62% rispetto alla chiusura di ieri. Ancora molto bene tutto il comparto borsistico italiano con in testa Banco Popolare (+6,75%), Ubi Banca (+6,04%), Unicredit (+5,84%), Banca Popolare di Milano (+5,84%) e Banca Popola dell’Emilia Romagna (+5,83%). Tra i titoli in negativo ci sono Mediaset che cede l’1,19%, Terna (-1,31%), Snam (-1,25%), A2a (-0,25%) e Recordati (-0,29%). In discesa anche lo spread ed ossia il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani BTP ed i Bundes tedeschi attestandosi intorno ai 130 punti base per un rendimento dell’1,21% mentre in leggera salita è il prezzo del petrolio per barile giunto a 46,96 dollari (Brent).
Piazza Affari sale dell’1,4% e sul listino principale troviamo in rosso A2A (-0,7%), Ferragamo (-0,3%), Mediaset (-0,7%), Recordati (-0,3%), Saipem (-0,8%), Snam (-0,4%) e Terna (-0,6%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+5,1%), Banco Popolare (+5,5%), Bpm (+4%), Mps (+4,2%), Ubi Banca (+5,2%) e Unicredit (+5,1%). Fuori dal listino principale Banzai sale del 9,1%, Snai dell’8,7%,Prelios del 6,8%, Stefanel del 5,9%, mentre Rcs cede il 5,7%.Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,1, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 131 punti base.
Piazza Affari mantiene il suo rialzo a +1,4% e sul listino principale in rosso troviamo solamente A2A (-0,7%), Mediaset (-0,2%), Recordati (-0,1%), Snam (-0,1%), Telecom Italia (-0,7%) e Terna (-0,4%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+5,3%), Banco Popolare (+5,6%), Mps (+4,6%), Ubi Banca (+4,8%) e Unicredit (+5,7%). Fuori dal listino principale Banzai sale del 9,4%, mentre Dmail cede il 5,1%. Il cambio euro/dollaro supera quota 1,1, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 132 punti base.
Piazza Affari guadagna l’1,6% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-0,2%), Snam (-0,5%) e Terna (-0,4%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+4,1%), Banco Popolare (+4,8%), Mps (+4,6%), Intesa Sanpaolo (+3,7%), Ubi Banca (+4,1%), Unicredit (+4,3%) e Unipol (+4,2%). Fuori dal listino principale Stefanel sale del 4,9%, mentre Immsi cede l’1,5%. Il cambio euro/dollaro si trova a quota 1,1, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 132 punti base.
Dopo il calo di ieri, Piazza Affari oggi dovrà cercare un nuovo “riscatto”. In ogni caso il Ftse Mib si è mantenuto sopra i 16.500 punti. La giornata borsistica era partita bene sull’onda della chiusura americana e giapponese. Diverse le cause delle prese di beneficio. Da una parte la voglia degli investitori di non scoprirsi nei propri investimenti, soprattutto visto l’avvicinarsi degli “stress test” bancari. Dall’altra l’accordo ancora non definito tra Italia e Ue sulle banche. Milano ha poi amplificato le perdite nel momento in cui sono stati resi noti i dati dell’inflazione, che hanno visto una discesa dello 0,4% su base mensile. Quello che all’inizio era un calo di mezzo punto, si è poi tramutato in una perdita più pesante, soprattutto trainata dalla caduta di Telecom, le cui azioni sia ordinarie che risparmio sono state interessate da molte vendite (è stato il titolo odierno più scambiato). Sugli scudi, invece, Mps, con gli investitori che scommettono sulla maxi cartolarizzazione dei crediti inesigibili. Sul fronte dei titoli di stato conferma dei titoli di stato italiani, che sono riusciti a mantenere il differenziale con i Bund tedeschi poco sopra i 130 punti base.