Piazza Affari chiude la giornata a -0,29% e Mps termina la seduta a -0,09%, restando sopra i 34 centesimi ad azione. Secondo la Banca d’Italia, il flusso dei nuovi crediti deteriorati delle banche italiane è arrivato al 2,9%, il livello più basso dall’inizio della crisi. Per palazzo Koch il livello degli Npl resta elevato, “ma la qualità del credito continua a beneficiare della graduale ripresa ciclica”. Continua ad andare piuttosto bene a Piazza Affari il titolo della banca senese Monte dei Paschi di Siena, tra i più positivi in questa giornata abbastanza interlocutoria per i mercati finanziari dopo la spaventosa strage di ieri sera a Nizza nel corso della quale sono morti almeno 84 persone. In questo momento il titolo Mps viene valutato a 0,344 euro (nel corso della mattina aveva toccato anche quota 0,3549) per un incremento dello 0,97% rispetto alla chiusura fatta segnare ieri. Intanto, si incominciano a prefigurare le prossime mosse del management di MPS per uscire da questo nuovo periodo di sofferenza ed in particolare si dovrebbe profilare un nuovo aumento di capitale intorno ai 4,5 miliardi di euro. Aumento di capitale che verrà effettuato soltanto una volta trovato l’accordo con il fondo Atlante. Piazza Affari resta in rosso e Mps guadagna lo 0,7%, restando sopra i 34 centesimi ad azione. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, si starebbe continuando a lavorare alla nascita del Fondo Atlante 2. Dovrebbero bastare 3 miliardi di raccolta per farlo partire, considerando che tramite l’effetto leva con una cifra del genere potrebbe smuovere fino a 30 miliardi di Npl. Naturalmente Montepaschi sarebbe il primo soggetto da cui verrebbero acquistati i crediti deteriorati. Piazza Affari si muove in rosso, ma Mps sale dello 0,4%, restando sopra i 34 centesimi ad azione. Secondo quanto riporta Milano Finanza, i crediti deteriorati di Montepaschi potrebbero essere ceduti a un valore pari al 27-28% di quello nominale, al di sopra della media di mercato, ma ancora sotto al 30% che sembra la soglia più “gradita” al sistema bancario. Forse una sorta di garanzia pubblica potrebbe riuscire a far diminuire le perdite che la banca dovrà registrare in bilancio.