Piazza Affari chiude con un +0,31% e sul listino principale troviamo in ribasso A2A (-1,43%), Banco Popolare (-1,89%), Bpm (-1,67%), Enel (-0,29%), Eni (-0,15%), Mediaset (-1,21%), Moncler (-0,06%), Snam (-0,49%), Stm (-0,23%), Telecom Italia (-0,72%), Tenaris (-0,24%), Terna (-0,33%) e Ubi Banca (-0,17%). Tra i rialzi spiccano quelli di Cnh Industrial (+3,33%) e Mediobanca (+3,55%). Bene anche Bper (+1,99%), Mps (+1,28%), Buzzi (+1,35%), Fca (+1,73%), Generali (+1,17%), Recordati (+1,03%), Saipem (+1,06%), Unicredit (+1,09%) e Unipol (+1,18%). Fuori dal listino principale Neurosoft chiude a +16,81%, mentre Astaldi cede il 3,82%. Il cambio euro/dollaro sale sopra quota 1,11, mentre lo spread tra Btp e Bund si trova sotto i 119 punti base.
Piazza Affari guadagna lo 0,5% e sul listino principale troviamo in rosso solamente A2A (-0,8%), Bpm (-0,7%), Mediaset (-0,5%), Recordati (-0,1%), Snam (-0,1%), Stm (-0,1%), Telecom Italia (-0,5%), Tenaris (-0,2%), Terna (-0,5%) e Yoox (-0,4%). Tra i rialzi spiccano quelli di Bper (+2,4%), Mps (+4,3%), Cnh Industrial (+3,3%), Ferragamo (+1,2%), Mediobanca (+1,5%) e Unicredit (+1,7%). Fuori dal listino principale Salini Impregilo cede il 2,4%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,11, mentre lo spread tra Btp e Bund resta a 118 punti base.
Piazza Affari cede lo 0,2% e tra i rialzi del listino principale si notano quelli di Mps (+1,8%), Campari (+0,5%) e Unicredit (+0,9%). Sul fronte dei ribassi, invece, quelli più consistenti sono fatti registrare da Banca Mediolanum (-0,8%), Banco Popolare (-0,9%), Bpm (-1,4%), Leonardo (-0,8%), Saipem (-0,7%) e Telecom Italia (-0,7%). Fuori dal listino principale Caltagirone guadagna il 3,7%, mentre Saras cede il 2,4%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,105, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 118 punti base.
Piazza Affari, dopo il rialzo di ieri, cercherà oggi di avvicinarsi ancora di più ai 17.000 punti. Attesi in giornata i dati tedeschi riguardo le esportazioni e il saldo della bilancia commerciale. Mattinata dedicata ai dati provenienti dalla Gran Bretagna, con i numeri relativi all’indice della produzione manifatturiera e il saldo della bilancia commerciale inglese. Pomeriggio dedicato alla produttività non agricola americana, banco di prova per testare la buona salute dell’economia. Ieri il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,71%, con in spolvero il comparto bancario con quasi tutti i maggiori istituti di credito in guadagno, e che mettono a segno anche buone performance (ad esempio il Banco Popolare in incremento di oltre 5 punti percentuali e Unicredit che mette a segno un ottimo +2,81%). In controtendenza Monte dei Paschi di Siena, sospesa per eccesso di volatilità, e che ha perso oltre quattro punti.
Sui mercati è arrivata poi la notizia di un vertice Opec a settembre che potrebbe ancora una volta valutare un congelamento della produzione del petrolio. Il prezzo del greggio è quindi salito. Lo spread tra Btp e Bund è invece sceso sotto i 120 punti base.