Si chiude in rialzo la giornata di Mediaset, decisiva a suo modo perché il CdA doveva esprimersi sul contenzioso con Vivendi per l’acquisizione di Premium, la pay-tv del Biscione che lo scorso luglio ha subito lo stop improvviso della vendita a contratto già firmato dal colosso francese. Arrivano ora le conferme della continuazione a senso unico per cui Mediaset non intende minimamente fermarsi nella citazione per danni a Vivendi: «Mediaset intende proseguire nel contenzioso con Vivendi relativo alla querelle della cessione della pay-tv Premium e conta, se necessario, di mettere in atto nuove azioni per ottenere l’esecuzione del contratto siglato in aprile con il gruppo francese», è quanto emerge da alcune fonti di Repubblica vicine a Fininvest. Il Consiglio di Amministrazione di Cologno Monzese ha deciso così, dopo una riunione che definiscono “combattiva” in cui è stata preso in esame il contratto della vendita di Premium firmato da Vivendi che però ora rimane sul piatto della contestazione da parte di entrambe le parti. Secondo ancora Repubblica, nel corso del vertice Mediaset, i consiglieri hanno espresso particolare apprezzamento per l’efficacia delle azioni a tutela dell’azienda contro i comportamenti di Vivendi. Oggi era probabilmente l’ultima occasione per arrivare ad un compromesso per poter ancora vendere Premium: dall’esito avvenuto a questo punto si può mettere pietra sopra questa ipotesi di cessione.



Prosegue male il percorso di Mediaset in borsa per la giornata di oggi, 27 settembre, in attesa del Consiglio di Amministrazione del Biscione sulla arci nota vicenda cessione Premium a Vivendi. Sembrava tutto chiuso e poi il dietrofront del colosso francese ha fatto andare su tutte le furie il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, che ha citato per danni Vivendi e ora si attendono decisioni su eventuali compromessi o definitive chiusure. La causa se inizierà andrà per le lunghe visto che entrambe le parti credono di avere le ragioni per vincere: si pensa dunque ad un accordo, anche se notizie vicino a Mediaset filtrano come non vi sia alcuna intenzione di Mediaset e Fininvest di fare sconti al colosso francese. L’ultima ipotesi allora in campo, mostrata da il Giornale, mostra come Vivendi stia pensando ad un asset di questo tipo: con a fianco Mediobanca, starebbe sondando Telefonica (socia di Premium all’11%) e con altri fondi dal medioriente si potrebbe arrivare ad un riassetto della pay tv che vedrebbe sia Vivendi che Cologno Monzese al 40% e con questi soci al 20%. Ipotesi probabile o del tutto utopica, questo si scoprirà dopo il CdA Mediaset tra qualche ore.



Riflettori puntati su Mediaset visto che oggi si riunisce il CdA del Biscione per discutere di eventuali altre proposte di Vivendi, il colosso francese delle telecomunicazioni che qualche mese fa era in procinto di acquistare Premium e che sul suo rifiuto improvviso si è vista ricapitare l’azione legale di Mediaset prima e Fininvest subito dopo, con richieste milionarie di risarcimenti per mancato rispetto di contratto. Il Board infatti oggi esaminerà eventuali altre proposte di Vivendi per poter arrivare ad un’accordo: il tempo, riporta Milano Finanza, ci sarebbe fino al 30 settembre. Dopo quella scadenza partirà, senza accordi, l’azione legale in fase seconda, con la vicenda giudiziaria che approderà in aula di tribunale il prossimo 21 marzo per la prima udienza del procedimento legale (fonte TeleBorsa). 1,5 miliardi di euro richiesti come risarcimento da Mediaset, 570 milioni di euro da Fininvest: Vivendi nell’angolo tenta la strada d’uscita, anche se pare non abbia alcuna intenzione di arrivare ad un compromesso. Il gruppo francese aveva infatti accusato Mediaset di non aver fornito cifre reali prima della firma dell’accordo. Il titolo in borsa intanto non è partito benissimo e a Piazza Affari cede lo 0,89% proprio in attesa del Consiglio di Amministrazione che si terrà nel pomeriggio.

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