Questa notte è stato approvato dal Governo il Def 2016, il Documento di Economia e Finanza in cui l’esecutivo ha di fatto aggiornato le sue previsioni sull’andamento dell’economia e su cosa intende fare negli anni a venire con le stime di crescita e di deficit rispetto ai dati dell’economia reale. Atteso da giorni, il Consiglio dei Ministri terminato a mezzanotte ha approvato dunque la nota del documento di programmazione economica e finanziaria con molti punti in realtà confermati fino a ieri dai giornali, mentre le vere novità riguardano la crescita abbassata ancora una volta, la terza in questo 2016; e poi la spesa per il prossimo anno, rivista in leggero ribasso. In sintesi, per il 2016 il governo prevede una crescita dello 0,8 %, a dispetto dell’1,2% rispetto al DEF di aprile. Il deficit invece (la differenza tra quanto lo Stato incassa e quanto spende) sarò del 2,4% del Prodotto Interno Lordo (Pil). Proprio il Pil invece cresce dell’1% mentre nel recente passato rimaneva al -1,9%: per il 2017 invece le stime di crescita sono state abbassate al 1% mentre il deficit fissato al 2%, anche se ieri sera Renzi ha anche detto che il governo chiederà lo 0,4% in più per poter rispondere alle varie emergenze nazionali di questo periodo, sicurezza, migranti e terremoto quelle principali. La richiesta verrà inviata all Commissione Europea dove si attende un’approvazione nonostante gli attriti che ultimamente hanno preso Renzi e Merkel sostanzialmente , proprio sui punti cardine di spesa economia e questione migranti. Va ricordato che il Def è e rimane un documento non una norma da applicare: questo significa che sono contenute norme che si applicano non immediatamente ma rappresentano una sintesi di studi e stime di mesi di ricerca. Resta ora a Renzi e Padoan cercare di capire con queste stime arrivate come mettere a punto la Legge di Bilancio da approvare entro la fine dell’anno.



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