Piazza Affari chiude in rialzo dell’1,87%. Sul listino principale resta in rosso solamente Leonardo (-0,23%). Il rimbalzo di Fca termina con un+4,61%, mentre Exor arriva al +6,72%. Fa meglio Ubi Banca, che sale del 9,59%. Tra i rialzi più significativi ci sono anche quelli di Azimut (+3,47%), Banca Mediolanum (+3,64%), Bper (+5,99%), Buzzi (+3,35%), Cnh Industrial (+2,64%), Ferrari (+2,72%), Fineco (+2,22%), Mediobanca (+4,02%), Prysmian (+2,13%), Stm (+3,2%), Telecom Italia (+2,22%), Unicredit (+3,49%), UnipolSai (+2,16%) e Yoox (+3,06%). Fuori dal listino principale Zucchi chiude con un +9,76%, Save a +9,29%, mentre Sintesi cede il 13,73%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 156 punti base.



Piazza Affari, grazie all’avvio positivo di Wall Stree, accelera guadagnando l’1,9% e sul listino principale resta in rosso solamente Leonardo (-0,8%). Il rimbalzo di Fca prosegue con un +4,6%, con Exor che arriva al +6,5%. Continua il rally di Ubi Banca, che sale del 9,3%. Bene anche Unicredit, che fa segnare un +4,8%, e Banco Bpm (+6%). Tra i rialzi più significativi ci sono anche quelli di Azimut (+3,6%), Banca Mediolanum (+4,9%), Bper (+4,9%), Buzzi (+3%), Cnh Industrial (+2,7%), Ferrari (+2,6%), Intesa Sanpaolo (+2,2%), Mediobanca (+3,9%) Stm (+2,3%), Telecom Italia (+2,3%) e Yoox (+2,5%). Fuori dal listino principale Premuda sale del 7,8%, mentre Sintesi cede il 9,8%. Il cambio euro/dollaro resta sopra quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 157 punti base.



Piazza Affari guadagna l’1,2% e sul listino principale troviamo in rosso solamente Cnh Industrial (-0,7%) e Leonardo (-0,5%). Fca rimbalza del 5%, con Exor che guadagna il 6,3% grazie anche al +3,6% di Ferrari. Continua il rally di Ubi Banca, che guadagna il 10,9%. Tra i rialzi più significativi ci sono anche quelli di Azimut (+1,6%), Banca Mediolanum (+1,9%), Banco Bpm (+3,5%), Bper (+3,1%), Mediobanca (+1,8%) e Unicredit (+1,7%). Fuori dal listino principale Bioera sale dell’8,4%, mentre Sintesi cede il 9,8%. Il cambio euro/dollaro si trova sopra quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta a 159 punti base.



Piazza Affari comincia una seduta con l’incognita Fca. L’agenzia per la protezione dell’ambiente ha infatti accusato il costruttore di aver montato su alcun vetture un software in grado di alterare il rilevamento delle emissioni inquinanti. E ieri il titolo ha chiuso con un calo superiore al 16%. Il calendario economico di oggi inizia con i dati in arrivo dalla Cina: il primo riguarda le importazioni annuali e il secondo il saldo commerciale. Per il primo dato gli analisti si attendono una crescita dell’import del 2,1%. Questi numeri sono particolarmente rilevanti per valutare lo stato di salute dei consumi dell’economia cinese. Nessun particolare dato macroecononomico importante, invece, in arrivo dall’eurozona. Nel pomeriggio sono attesi numeri di rilievo da oltreoceano. Alle ore 14:30 verranno rese note le vendite dei beni al dettaglio relative al mese di dicembre dagli Uda ed alle 16:00 verrà divulgato l’indice della fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan, dato da sempre tenuto in considerazione per capire come sia il morale della classe media americano nell’ambito dei consumi.

Ieri la Borsa italiana ha chiuso la seduta con una perdita dell’1,69% a 19.156 punti. La giornata è stata caratterizzata da un andamento piuttosto tranquillo, con una bassa volatilità, che ha permesso all’indice di rimanere con valori attorno alla parità. Nell’ultima ora di contrattazioni, tuttavia, l’indice ha innescato una brusca correzione che l’ha portato a chiudere con oltre un punto e mezzo percentuale di perdita. Oltre a Fca male anche Mediaset che perde il 4% ed Exor che perde quasi il 10% per le voci relative a Fca. Scende anche il settore bancario con Intesa Sanpaolo che perde l’1,4%, Unicredit l’1,8% e Banco Bpm  il 2%. In controtendenza Ubi Banca dopo l’offerta d’acquisto per le tre Good Banks italiane, ha guadagna circa il 9%.

Nessun movimento particolare sui titoli di stato. Lo spread fra Btp e Bund è in leggera discesa a 158 punti base, mentre il rendimento del Btp decennale è in leggera crescita all’1,90%.