Piazza Affari chiude in calo dell’1,17% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Campari (+0,05%) Ferrari (+0,09%), Luxottica (+8,25%), Moncler (+0,23%) e Yoox (+0,6%). I ribassi più consistenti sono quelli di Banca Mediolanum (-1,99%), Banco Bpm (-2,52%), Cnh Industrial (-1,64%), Exor (-4,9%), Fca (-4,19%), Generali (-2,28%), Intesa Sanpaolo (-1,87%), Italgas (-1,68%), Leonardo (-1,68%), Poste Italiane (-1,62%), Saipem (-4,39%), Stm (-1,82%), Tenaris (-1,78%), Ubi Banca (-2,96%), Unicredit (-1,95%), Unipol (-1,91%) e UnipolSai (-3,08%). Fuori dal listino principale Clabo chiude con un +30,11%, Acotel con un +16,81%, mentre Sintesi perde il 18,18%. Il cambio euro/dollaro si attesta a quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 158 punti base.



Piazza Affari cede l’1,3% e sul listino principale troviamo in rialzo solamente Campari (+0,9%) Ferragamo (+0,8%), Luxottica (+8,7%), Mediaset (+0,1%) e Moncler (+0,3%). I ribassi più consistenti sono quelli di Banca Mediolanum (-2,4%), Banco Bpm (-2,7%), Exor (-4,5%), Fca (-4,7%), Generali (-3,3%), Saipem (-3,5%), Ubi Banca (-2%), Unicredit (-2,5%) e UnipolSai (-2,6%). Fuori dal listino principale Neurosoft sale del 9,7%, mentre Vita cede l’11,5%. Il cambio euro/dollaro resta sotto quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund scende sotto i 160 punti base.



Piazza Affari cede l’1% e sul listino principale si nota il +8,6% di Luxottica, dovuto all’annuncio della fusione con la francese Essilor. In apertura il titolo non era riuscito a far prezzo con un teorico +19%, aumento che si andato riducendo nel corso delle contrattazioni. Gli unici altri rialzi sono quelli di A2A (+0,5%), Campari (+0,3%) Ferragamo (+1,1%), Italgas (+0,5%), Mediaset (+0,1%), Moncler (+1,2%), Recordati (+0,2%), Snam (+0,1%), Terna (+0,1%) e Yoox (+0,1%). Fca cede il 3,4%, a causa delle ultime non confortanti notizie sul caso delle emissioni. Male anche Banco Bpm (-2,7%), Exor (-2,8%), Generali (-3,3%), Saipem (-2,6%), Ubi Banca (-2%), Unicredit (-2,6%) e UnipolSai (-2%). Fuori dal listino principale Neurosoft sale del 6,3%, mentre Sintesi cede l’11,4%. Il cambio euro/dollaro si trova sotto quota 1,06, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 160 punti base.



Per Piazza Affari quella di oggi è una giornata abbastanza scarsa dal punto di vista dei dati macroecononomici. Sono solo due le statistiche in uscita che possono influenzare in modo molto modesto il corso delle borse. La prima arriva dal Giappone: verrà reso noto il dato sull’indice delle industrie del settore terziario a livello mensile. In Europa, invece, alle ore 11 verrà diffuso il dato sulla bilancia commerciale di dicembre di tutta l’eurozona.

Venerdì è stata una giornata decisamente positiva per la borsa di Milano. L’indice ha iniziato la mattinata in rialzo con un guadagno di circa lo 0,8% ed è salito progressivamente fino a guadagnare oltre il 2%. La seduta alla fine si è conclusa con un rialzo dell’1,86% a quota 19.514 punti. Molto bene FCA che rimbalza dopo le forti perdite della seduta precedente: oltre il 4,61% di guadagno. Recupera anche Exor che porta a casa oltre il 6%. Bene anche il settore bancario: dopo l’acquisto delle tre Good Banks, Ubi Banca continua la sua corsa e guadagna oltre il 9%, Bper il 6%, Unicredit il 3,49% e Intesa Sanpaolo l’1,49%. Il nostro indice ha chiuso la settimana sopra un’area di ex resistenza importante, ora diventata un ottimo supporto, ed è possibile che la prossima settimana provi a riattaccare i massimi relativi dove staziona una grande resistenza, 19.800 punti, superata la quale il Ftse Mib potrebbe trovare lo slancio per riprendere quota 20.000 punti.

Buone notizie sui nostri titoli di Stato. Lo spread fra titoli italiani e tedeschi è calato leggermente e ha chiuso a 156 punti base. Il rendimento del Btp decennale italiano è in leggera contrazione, attestandosi all’1,904%