Resta acceso lo scontro tra Italia e Germania riguardo Fca e il software montato su alcune vetture finito al centro delle accuse dell’Epa negli Stati Uniti. Il ministro dei Trasporti di Berlino, Alexander Dobrindt, ha infatti dichiarato che le autorità italiane erano a conoscenza del fatto che l’azienda utilizzava dispositivi illegali sulle emissioni inquinanti, aggiungendo una richiesta all’Unione europea per procedere al richiamo di alcuni modelli di Fca. Il suo omologo italiano, Graziano Delrio, ha risposto spiegando che la richiesta di Berlino “è totalmente irricevibile. I nostri test dimostrano che non esistono dispositivi illegali e comportamenti anomali”. Il suo collega di Governo, Carlo Calenda, si è schierato sulla stessa linea con toni più duri: “Se si occupa di Volkswagen, Berlino non fa un soldo di danno”, ha detto il ministro dello Sviluppo economico. Intanto il titolo di Fca in Borsa cede il 5,1%, complice il ribasso registrato venerdì scorso a Wall Street. La borsa americana oggi sarà peraltro chiusa, dunque gli occhi degli investitori sono puntati su Piazza Affari. E naturalmente verso le istituzioni Usa e Ue.



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