Si è chiusa una giornata storica per Luxotiica, con l’annuncio pubblico della fusione con Essilor che condurrà verso un colosso italo-francese di certo leader nel mercato dell’ottica. In Borsa l’operazione è stata valutata positivamente, con la chiusura del titolo di Leonardo Del Vecchio a +8.25% con prezzo di contrattazione a 53,65€: mercato che vola dopo l’annuncio di fusione, che porta Luxottica nell’Olimpo dell’eyewear, con ricavi netti fino a 15 miliardi di euro. Intanto arriva dall’America il giudizio assai positivo di Goldman Sachs: secondo gli analisti della banca d’affari Usa, «una mossa strategicamente ragionevole sia dal punto di vista di Essilor che da quello di Luxottica». In un report, la banca d’affari segnala che «una piena integrazione verticale consentirà al gruppo combinato di ottenere profittabilità e una crescita superiore a quella del mercato nel medio termine, con particolari benefici sul mercato statunitense, dove Luxottica ed Essilor sono i due principali operatori nella distribuzione ottica».



Prosegue la giornata di impennate in Borsa per Luxottica dopo la notizia “bomba” della fusione con Essilor che darà il via ad un colosso mondiale del reparto occhiali e oculistica da 15 miliardi netti di ricevi, come minimo, per il prossimo anno. A Piazza Affari il titolo corre ancora a +8,25% ed è destinato a chiudere in ultra positivo questo lunedì di contrattazioni; estremamente soddisfatto il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, che d’ora in poi sarà azionista di maggioranza della nuova società, con una quota compresa tra il 31 e il 38%. «Con questa operazione si concretizza il mio sogno di dare vita ad un campione nel settore dell’ottica totalmente integrato ed eccellente in ogni sua parte. sapevamo da tempo che questa era la soluzione giusta, ma solo ora sono maturate le condizioni che l’hanno resa possibile. Finalmente due parti naturalmente complementari, montature e lenti, verranno progettate, realizzate e distribuite sotto lo stesso tetto». Luxottica è infatti l’azienda che produce montature per almeno 30 marchi iper affermati, mentre Essilor è impegnata nella produzione di lenti progressive innovative.



Essilor e Delfin hanno firmato un accordo per una fusione tra la società francese e Luxottica da cui nascerà un operatore nel campo dell’ottica con ricavi netti superiori ai 15 miliardi di euro e un Ebitda combinato, si legge in una nota, di circa 3,5 miliardi. L’operazione prevede il conferimento dell’intera partecipazione di Delfin in Luxottica (pari a circa il 62%) in Essilor in cambio di azioni di quest’ultima, con un rapporto di scambio pari a 0,461 azioni Essilor per 1 azione Luxottica. Successivamente verrà lanciata un’Opa sulle rimanenti azioni di Luxottica finalizzata al delisting da Piazza Affari. Il closing dell’operazione è previsto nel secondo semestre dell’anno e al termine della stessa Delfin dovrebbe detenere una partecipazione in EssilorLuxottica (nuova società) compresa tra il 31% e il 38%, divenendone il primo socio. I diritti di voto di tutti i soci di EssilorLuxottica sarebbero limitati al 31% e sarebbe eliminato ogni diritto di voto doppio. Leonardo Del Vecchio diventerà Presidente esecutivo e amministratore delegato di EssilorLuxottica, mentre il presidente e Ceo di Essilor, Hubert Sagnieres, sarà vice presidente esecutivo e vice amministratore delegato con i medesimi poteri del Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato. All’apertura di Piazza Affari Luxottica non è riuscita a far prezzo con un teorico +19,05%. Ora il titolo guadagna l’8,3%, a quota 53,7 euro. A Parigi, invece, Essilor sale del 13,6%.