Mattinata di altalena per Unicredit in Borsa, con il titolo aperto male, continuano in rialzo e ora di nuovo in sofferenza: titolo volatile a Piazza Affari che conferma quando gli analisi prevedevano dopo l’annuncio del cda di ieri (la crisi dei conti nel 2016) che fa il paio con l’aumento di capitale pronunciato nelle scorse settimane e previsto per i prossimi giorni. Al netto di tutto questo, il titolo e la stessa banca non “crollano” come invece avvenuto ieri e a spiegare i motivi ci ha pensato un collega del Sole 24ore, esperto di finanza: «il titolo oggi non crolla? Perché il lungo elenco di fattori di debolezza denunciati ieri dalla banca e nei fatti messi nero su bianco nel documento di registrazione pubblicato in mattinata, potranno essere superati con l’aumento da 13 miliardi che dovrebbe chiudersi entro fine mese», scrive Marco Ferrando. Di fatto, l’intervento massiccio di Unicredit trova al momento il favore degli investitori che dunque tengono in buona considerazione le scelte di piazza Gae Aulenti.



Una partenza al rilento e subito il riscatto: per Unicredit leggera inversione di tendenza rispetto alla debacle di ieri e alla brutta partenza stamane a Piazza Affari: i mercati europei sono tutti in rialzo, ma a Milano il clima è nervoso con l’inversione di molti titoli che non sta portando stabilità a molte azioni importanti. Su Unicredit occhi puntati da tutti i mercati per provare a capire la reazione il giorno dopo la pubblicazione dei conti con la forte perdita del 2016 – qui sotto nel nostro focus spieghiamo il motivo -; come riporta de Il Sole 24ore,, gli analisti europei rimangono positivi sul titolo, «mettendo in conto la strada di miglioramento che imboccherà l’istituto. In più il piano è stato definito credibile dagli esperti». La vera attesa è per l’aumento di capitale voluto da 13 miliardi, come ha spiegato lo stesso board di piazza Gae Aulenti: sarà a quel punto, nella prossima settimana, in cui i mercati potranno dare una lettura dell’operazione per decretarne il successo o il fallimento.



Parte ancora male Unicredit a Piazza Affari dopo le pessime performance di ieri in Borsa per la banca italiana: questa mattina apertura in forte ribasso, con il titolo alle 9.30 che perde 3,59% e non accenna miglioramenti nelle contrattazioni come del resto avvenuto anche ieri. Perdite peggiori ieri a Piazza Affari, con la brutta performance del titolo bancario in generale, specie nel caso di Unicredit. Ieri c’e’ stata una riunione straordinaria del consiglio di amministrazione sui conti 2016, che dovrebbero chiudere con una perdita di 11,8 miliardi, mentre l’aumento di capitale dovrebbe partire lunedi. Secondo quanto riporta il settore Borsa de Il Giornale, il titolo ieri ha perso il 5,4% a 26,2 euro, complice una giornata nera per il FtseMib (-2,9%): «nelle sale operative si fa inoltre notare che l’aumento dovrebbe avere uno sconto del 30-40% sul Terp (il prezzo teorico dell’azione dopo lo stacco del diritto) quindi le quotazioni si stanno allineando a questa ipotesi». Tutto resta in bilico fino all’aumento di capitale previsto lunedì e frutto delle continuative discussioni ieri in cda: ma cosa sta accadendo ad Unicredit?



Chiusa la giornata pessima di ieri, il Consiglio di Amministrazione di Unicredit si è riunito ieri in serata e ha prodotto una nota dopo qualche ora per rassicurare da un lato i correntisti e dall’altro per annunciare i prossimi step per uscire dalla crisi. «I risultati preliminari del quarto trimestre 2016 sono stati influenzati da poste non ricorrenti per circa 12,2 miliardi da attribuire a svalutazioni e rettifiche». Inoltre l’istituto ha preso in considerazione una serie di ulteriori svalutazioni una tantum, derivanti principalmente da ulteriori svalutazioni del Fondo Atlante, pari a circa a 1 miliardo. «A causa di queste spese straordinarie la banca prevede di registrare una perdita netta di 11,8 miliardi», produce la nota Unicredit in tarda serata i ieri. La banca di Piazza Gae Aulenti prova anche a difendersi dicendo che senza queste poste non ricorrenti il risultato economico netto del gruppo nel 2016 sarebbe stato positivo. A questo punto, i risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2016 saranno sottoposti all’approvazione del Cda e comunicati il 9 febbraio 2017: attorno a quella data, se non già da lunedì prossimo, sarà invece molto atteso anche l’aumento di capitale da 13 miliardi di euro annunciato ormai da due mesi. Secondo indiscrezioni della Stampa, «l’operazione sarà anticipata di qualche giorno e dovrebbe partire già lunedì prossimo, 6 febbraio, invece che il 13 febbraio, in modo da non sovrapporla con l’eventuale operazione Generali-Intesa. La forchetta di prezzo sarà decisa a metà settimana».