I GIUDIZI DI MOODY’S E S&P SULLE BANCHE
Mps si prepara a tornare in Borsa in un momento non proprio positivo per le banche italiane. Moody’s ha infatti confermato l’outlook negativo sui nostri istituti di credito, per via delle crescenti pressioni a ridurre lo stock dei crediti deteriorati, in un periodo in cui gli aumenti di capitale non sono semplici, la redditività è in calo e le banche sono sempre esposte al debito pubblico italiano. Standard & Poor’s ha invece evidenziato che le nuove regole sugli Npl della Bce avranno impatti in particolare in Italia, Portogallo e Grecia. L’agenzia di rating ritiene che le banche italiane diventeranno sempre meno disposte a erogare credito alle aziende. Dunque le banche potrebbe anche pagare le conseguenze di un andamento negativo dell’economia, come d’altronde già successo dopo il 2011. Se poi si aggiunge che il Qe della Bce potrebbe presto venir meno, il quadro è tutt’altro che rassicurante.
CASINI SCRIVE A VISCO E VEGAS
Il Presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare sulle banche, Pier Ferdinando Casini, ha scritto a Ignazio Visco e Giuseppe Vegas per chiedere di acquisire “ogni elemento istruttorio” utile per indagare sui recenti casi di crisi bancaria, relativi quindi a Mps, Banco Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti. Nella lettera indirizzata ai presidenti di Banca d’Italia e Consob viene anche chiesto di indicare il regime degli atti che dovrà essere osservato dai commissari nelle procedure di visione. A proposito dell’attività della Commissione stessa, non è dato ancora sapere quali saranno le persone chiamate in audizione. Potrebbero anche esserci i destinatari della missiva di Casini, tenuto conto che le due istituzioni che rappresentano hanno il compito di vigilare sulle banche e sui mercati finanziari regolamentati.
RINNOVATA PARTNERSHIP CON COMPASS
Monte dei Paschi ha rinnovato la partnership con Compass, che prevede la distribuzione dei finanziamenti della società di credito al consumo del gruppo Mediobanca nelle filiali della banca toscana. L’accordo prevede che oltre ai tradizionali prestiti presso gli sportelli Mps si possa utilizzare la cessione del quinto attraverso Futuro, la società controllata da Compass specializzata in questa tipologia di finanziamenti. Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, ha espresso soddisfazione per il rinnovo di questa collaborazione, giudicata importante in quanto “fondata su una profonda intesa professionale e commerciale e che ci consente di rafforzare il presidio territoriale, incrementando allo stesso tempo la nostra quota di mercato nel credito al consumo”.
L’amministratore delegato di Monte dei Paschi, Marco Morelli, ha invece sottolineato come il rinnovo della partnership “permetterà al gruppo Montepaschi di rafforzare la propria offerta con maggiori soluzioni per durata, entità e tipologia di finanziamento, in modo da soddisfare ulteriormente le esigenze della propria clientela”. Il numero uno di Rocca Salimbeni ha anche ricordato che l’intesa “prevede anche l’introduzione di processi digitali integrati nei canali internet della Banca, con l’obiettivo di aumentare le opportunità di contatto con i clienti, riducendo i tempi di servizio e di interazione e in linea con il nostro piano industriale”. Grazie al rinnovo della partnership, Compass offre i propri prodotti in 6.350 sportelli di oltre 50 banche italiane, senza dimenticare le 169 filiali proprie e gli accordi con 30mila esercizi commerciali e 12mila uffici postali.
I PRIMI PASSI PER LA CARTOLARIZZAZIONE DEGLI NPL
In queste ultime settimana si discute molto di Npl, visto che la Bce è pronta a varare nuove regole in materia che potrebbero essere penalizzanti per le banche italiana. Mps, prima ancora della ricapitalizzazione precauzionale, ha previsto la cessione di un importante portafoglio di crediti deteriorati. E, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, è stata avviata la procedura per iniziare la cartolarizzazione di 26,1 miliardi di Npl. A guidare questa operazione per conto di Quaestio e Cerved dovrebbe essere Enrico Maria Fagioli, che ha lavorato per Monte dei Paschi, proprio come responsabile dei crediti e asset problematici, fino all’inizio del 2017, quando si era poi trasferito insieme a Fabrizio Viola alla Banca Popolare di Vicenza, dove era diventato vicedirettore generale. Per la cartolarizzazione di questi Npl saranno in campo, come financial arranger, ben sei banche: Mediobanca, Jp Morgan, Deutsche Bank, Monte dei Paschi Capital Services, Hsbc e Credit Suisse).
Metà dei crediti deteriorati sarà gestita dalla piattaforma Sirio, posseduta pariteticamente da Quaestio e Cerved, mentre un 30% sarà affidato a doBank e il restante 20% verrà assegnato ad altri operatori specializzati. Sono anche stati presi contatti con Moody’s e Dbrs per sottoporgli i titoli senior peer l’assegnazione delle Gacs. Il quotidiano di Confindustria fa anche un punto sul ritorno di Monte dei Paschi in Borsa, spiegando che la Consob ha formalmente tempo fino al 20 ottobre per esaminare la documentazione inviata dalla banca toscana. Dunque il rientro a Piazza Affari potrebbe avvenire già la settimana prossima o quella successiva.