PIAZZA AFFARI, LA CHIUSURA
La Borsa italiana chiude in calo dello 0,62% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+2,12%), Brembo (+0,5%), Campari (+0,37%), Cnh Industrial (+0,19%), Exor (+0,19%), Ferragamo (+0,46%), Ferrari (+1,37%), Italgas (+1,18%), Luxottica (+2,39%), Mediaset (+1,18%), Mediobanca (+1,68%), Recordati (+0,48%), Snam (+1,08%), Stm (+0,35%), Tenaris (+1,39%) e Terna (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-3,29%), Bper (-1,55%), Eni (-1,01%), Generali (-1,26%), Leonardo (-1,78%), Telecom Italia (-1,66%), Ubi Banca (-2,98%), Unicredit (-3,37%), Unipol (-2,27%) e UnipolSai (-1,6%). Fuori dal listino principale Biancamano chiude con un +16,51%, mentre Zucchi perde il 6,6%. Il cambio euro/dollaro scende verso quota 1,155, mentre lo spread tra Btp e Bund sfiora i 156 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 15:50
La Borsa italiana cede lo 0,9% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1,5%), Brembo (+0,3%), Campari (+0,4%), Cnh Industrial (+0,1%), Ferragamo (+0,5%), Ferrari (+1,1%), Luxottica (+2,2%), Mediobanca (+1,1%), Recordati (+0,5%), Snam (+0,7%), Stm (+0,1%) e Tenaris (+0,1%). I ribassi più ampi sono quelli di Banco Bpm (-3%), Bper (-1%), Eni (-2%), Generali (-1,4%), Intesa Sanpaolo (-1%), Leonardo (-1%), Telecom Italia (-1,5%), Ubi Banca (-2,5%), Unicredit (-2,9%), Unipol (-1,9%) e UnipolSai (-1,1%). Fuori dal listino principale Mps cede l’1%, Biancamano sale del 16,7%, mentre Digital360 perde il 5,5%. Il cambio euro/dollaro scende sotto quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund sale a 155 punti base.
PIAZZA AFFARI, AGGIORNAMENTO DELLE ORE 10:15
La Borsa italiana perde lo 0,1% e sul listino principale troviamo in rialzo A2A (+1%), Brembo (+0,2%), Cnh Industrial (+0,1%), Ferragamo (+0,8%), Ferrari (+0,5%), Fineco (+0,6%), Intesa Sanpaolo (+0,2%), Italgas (+0,2%), Luxottica (+1,2%), Mediaset (+0,6%), Mediobanca (+3,1%), Moncler (+0,7%), Recordati (+0,3%), Snam (+0,1%), Tenaris (+0,3%), Terna (+0,3%) e Yoox (+0,8%). I ribassi più ampi sono quelli di Atlantia (-0,6%), Bper (-0,8%), Fca (-0,9%), Saipem (-1,1%), Stm (-1,4%) e Ubi Banca (-1,1%). Fuori dal listino principale Mps cede l’1,1%, Biancamano sale del 9,3%, mentre Neurosoft cede il 4,%. Il cambio euro/dollaro si avvicina a quota 1,16, mentre lo spread tra Btp e Bund scende a 152 punti base.
PIAZZA AFFARI ATTENDE IL PIL USA
Giornata macroeconomica che non prevede dati interessanti dal continente europeo quella di oggi. Da segnalare solo alle 11:20 un’asta di Bot italiani a sei mesi. I rendimenti attesi sono negativi per uno 0,34% circa. Alle 14:30 il dato più importante della giornata: il Pil del terzo trimestre americano, prima lettura preliminare. Gli economisti si attendono un’espansione del 2,5%, in calo rispetto al trimestre precedente quando la crescita era pari al 3,1%. Infine, alle ore 16:00, il dato sempre importante sulla fiducia e in particolare l’indice di fiducia del Michigan per il mese di ottobre. Le attese sono per un dato pari a 100,9 punti, in linea con il mese precedente. Ieri Piazza Affari ha chiuso con un rialzo dell’1,61%, a quota 22.807 punti. Tutti i mercati europei hanno mostrato performance positive apprezzabili, grazie alle gradite parole pronunciate da Mario Draghi. In rosso alcuni titoli bancari: Unicredit ha ceduto lo 0,19% mentre Banco Bpm lo 0,39%. Positiva, invece, Intesa Sanpaolo che ha guadagnato lo 0,97% e Ubi Banca che è salita dello 0,6%. Molto bene gli industriali con Fca ed Enel che hanno guadagnato oltre il 3%.
La giornata è stata condizionata principalmente dalle decisioni delle Bce. Mario Draghi ha spiegato che dal gennaio del 2018 gli acquisti del Qe verranno dimezzati dagli attuali 60 miliardi a 30 fino a settembre 2018 e oltre se necessario. Il presidente della BCE ha inoltre ribadito che i tassi di interesse rimarranno bassi a lungo e sicuramente oltre la fine del Qe. A Draghi è stata posta anche la domanda relativa all’addendum della Bce sugli Npl e la risposta è stata affidata al vice Costancio: la Banca centrale europea non ha intenzione di fare retromarcia. In questo contesto lo spread fra Btp e Bund si è attestato a 155 punti base. In calo il rendimento del Btp decennale, pari all’1,97%.