LA RASSICURAZIONE DELLA SOPRAINTENDENZA
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio in una nota ha voluto ricordare che i beni di interesse storico artistico di Mps sono ancora sotto tutela “ope legis” “fino a quando non avvenga la verifica dell’interesse culturale di tali beni”. In questo senso, la Soprintendenza ha già provveduto ad avviare il procedimento e l’iter amministrativo necessario, “emanando un nuovo vincolo per quanto riguarda i beni di interesse storico artistico di proprietà della Banca Monte dei Paschi, facenti parte della storica Collezione Chigi Saracini, vincolandoli come collezione indivisibile e pertinenziale al Palazzo Chigi Saracini in Siena”. Nella nota è stato anche spiegato che un’analoga verifica è in corso “per tutti gli altri beni di interesse storico artistico che costituiscono i vari gruppi collezionistici presenti nelle varie sedi della Banca Monte dei Paschi”.
LA RICHIESTA DI PICCINI SUL PATRIMONIO ARTISTICO
Monte dei Paschi ha chiuso l’ultima seduta della settimana in Borsa con un rialzo dello 0,17% a 4,736 euro ad azione. C’è però preoccupazione per quanto concerne il patrimonio artistico della banca toscana: potrebbero doverlo cedere per via di una richiesta in tal senso pervenuta dalle autorità europee per avere il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale. L’ex Sindaco di Siena, Pierluigi Piccini, ha infatti detto che “la notizia che la Banca centrale europea abbia preteso la vendita del patrimonio artistico del Monte dei Paschi non può che gettare nello sconcerto i senesi. Se così fosse il danno per la città sarebbe enorme e aggiungerebbe rabbia e amarezza ad una comunità che ha già subito molto, troppo”.
L’ex primo cittadino ha anche spiegato che Monte dei Paschi e la Sopraintendenza potrebbero comunque fare qualcosa per limitare i danni, considerando che “le opere d’arte più famose di proprietà della banca sono vincolate ope legis, regime che non cambia al variare della natura giuridica dell’istituto di credito da pubblico a privato. In più, pare che la Soprintendenza stia facendo una verifica per rinnovare il vincolo delle opere ai palazzi dove le stesse sono alloggiate. Questo rende inamovibile il patrimonio artistico lasciandolo a Siena, indipendentemente da qualsiasi variazione di proprietà”. Piccini invita anche i cittadini di Siena a fare pressioni sulla Sopraintendenza perché si accelerino le procedure necessarie a raggiungere questo obiettivo. Senza dimenticare che ci sono alcuni documenti e opere minori “che dobbiamo tutelare, indispensabile per ricerche, di cui la banca si deve porre come garante nei confronti della collettività”.